Antonio Felix Da Costa

Da Costa fa doppietta e ipoteca il titolo. Il portoghese della DS domina pure gara 2 a Berlino e allunga ancora in classifica

di Nicola Desiderio
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BERLINO - Ancora Antonio Felix Da Costa e ancora DS Techeetah a Berlino dove, per il secondo round del minitorneo da 6 gare che chiuderà il campionato di Formula E, il pilota portoghese e la monoposto sino-francese hanno ribadito il dominio assoluto bissando il successo del giorno prima dopo aver riconquistato la superpole. Stavolta l’uomo di Lisbona ha corso con scioltezza ancora maggiore lasciando agli altri i due punti della pole e del giro più veloce in gara. Il primo se lo è preso Sebastien Buemi, in ottima forma con la sua Nissan al punto da confermare sulla linea di arrivo la piazza d’onore conquistata in qualifica. Il secondo lo ha conquistato un pugnace Stoffel Vandoorne che ha rimontato dal 13° in griglia e ha compiuto il più bel sorpasso della gara infilando in un sol colpo Bird e Oliver Rowland (7° alla fine) a 18 minuti dal termine. È l’unica consolazione per una Mercedes che ha invece perso Nyck De Vries per un guasto mentre stava lottando di nuovo per le prime posizioni confermandosi il miglior debuttante della stagione.

Può sorridere finalmente l’Audi che non tornava sul podio dal round 2 di Ad Diriyah, con Lucas Di Grassi 3° e le due Virgin, motorizzate con lo stesso powertrain dei Quattro Anelli, di Robert Frijns (4°) e Bird (6°), in grado di lottare primi, mentre René Rast (13°) dimostra che vincere due volte il DTM non dà il permesso di essere subito competitivi con le monoposto elettriche. Non è garanzia di successo neppure avere la stessa macchina del vincitore ed essere campioni in carica di Formula E. Lo sa bene Jean-Éric Vergne che, partito con il dente avvelenato dopo il 20° posto dell’altro ieri, non è andato oltre il 10° posto. Dietro di lui è arrivato Alex Lynn, che poche prima aveva sorpreso tutti strappando il secondo posto in griglia regalando una soddisfazione alla Mahindra, scossa dalla notizia della positività al Covid-19 del team principal, Dilbagh Gill, destino toccato anche al fondatore della FE, Alejandro Agag.

Nella capitale dei tedeschi, davvero magra è stata la figura rimediata da Porsche e BMW. Lotterer, che il giorno precedente era arrivato dietro a Da Costa, stavolta non è andato oltre il 9° posto mentre Jani, che proprio non riesce a mettere a frutto la sua classe di vincitore alla 24 Ore di Le Mans, ha ottenuto un piazzamento ancora meno favorevole (16° invece che 13°). È andata persino peggio alla casa di Monaco, con Sims (20°) e Günther fuori gara a 8 minuti alla fine. Continua il momento di difficoltà anche per Mitch Evans che, partito 17°, è riuscito a rimontare solo 5 posizioni mentre James Calado (21°) con l’altra Jaguar è stato l’ultimo dei piloti arrivati al traguardo. Con i 28 punti di ieri Da Costa arriva a quota 125 mettendo un abisso rispetto ai 57 punti di Di Grassi e di Vandoorne. Il prossimo appuntamento è sempre sul cemento dell’aeroporto di Tempelhof per un altro doppio round previsto nei giorni 8 e 9 agosto. Stavolta però il tracciato sarà diverso ricalcando quello delle scorse edizioni dell’E-Prix tedesco dove invece l’Audi ha dominato negli ultimi due anni.

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Lunedì 10 Agosto 2020 - Ultimo aggiornamento: 16:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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