Eleonora Mori e Luca Rossetti

Eleonora Mori: «Io e Rossetti pronti per il 2° titolo. Al 2 Valli punto alla tripletta con Citroen»

di Franco Carmignani
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VERONA - Venerdì e sabato prossimi si corre a Verona il Rally 2 Valli, penultimo atto del Campionato Italiano Rally, passaggio cruciale della stagione, probabilmente non definitivo, prima del gran finale a metà novembre, Il Tuscan Rewind sugli sterrati intorno a Montalcino e Buonconvento nel senese, che ha un coefficiente 1,5, con il quale verranno moltiplicati i punteggi ottenuti dai primi dieci (20 al primo, 15 al secondo, 12 al terzo ecc.).

Al 2 Valli i quattro protagonisti del CIR 2019 si presentano in quest’ordine: Giandomenico Basso (Škoda) con 74,5 punti, Rossetti (Citroën) 61,50, Campedelli (Ford) 56,75, Crugnola (Škoda) 52,25. Ci sono in ballo 50 punti – 20 a Verona e 30 a Buonconvento, e poi ci saranno gli scarti, saranno infatti validi solo sette risultati eventualmente conseguiti nelle otto gare tricolori. Qui sta il punto. L’unico in questa condizione è Basso, che finora ha riempito tutte le caselle, mentre Rossetti, Campedelli e Crugnola hanno uno 0 da scartare. Situazione complicata. A Verona c’è comunque un precedente, anzi due nel senso che le ultime due edizioni le ha vinte Rossetti. Il pilota friulano ha rilanciato sul tavolo tricolore con la vittoria a Udine nell’ultima gara disputata. Oltre a portare per la prima volta Citroën al vertice del CIR, l’obiettivo di “Rox” è di aggiungere un secondo titolo italiano al suo curriculum che comprende tre corone europee, una in Turchia e tanto altro ancora. Per la sua navigatrice, Eleonora Mori il titolo sarebbe la definitiva realizzazione di un sogno.

“Con Luca ci siamo trovati nel 2015 a Piancavallo per dei test, io con un altro pilota, lui faceva scuola a un turco, ed è nata la possibilità di fare la gara insieme” racconta la navigatrice vicentina. “Da lì è nato tutto, anche perché la stagione successiva si sapeva che Matteo Chiarcossi, lo storico navigatore di Rossetti non sarebbe stato disponibile”.

“Direi che alla fine è stato Luca a scegliermi. Abbiamo provato e probabilmente è andata bene, perché se sono qua…E’ stato comunque lui a stare dalla mia parte e io ho fatto di tutto perché fossi la sua scelta. Ci tenevo troppo. Chiaramente per me è il migliore e fin da piccola ci tenevo sognavo di navigarlo”.

Inevitabile, la domanda: hai mai avuto paura?

“Sì, dico la verità. Ho paura nel pensare che non ci sia “Rox” alla guida, proprio per l’abitudine che s’è creata a stare in macchina insieme. Per dire, quando abbiamo avuto quell’incidente al Rally di Roma Capitale, mi sono accorta solo quando la macchina s’è fermata. E’ tanta la fiducia in quello che fa, che farei fatica a navigare un altro pilota”.

E una seconda, impertinente: Prima di salire sul podio un tocco di trucco te lo concedi?”

“Assolutamenteee – e ride – non mi trucco nei giorni normali, figuriamoci in gara”

“La prossima gara di Campionato è il 2 Valli a Verona, che avete vinto negli ultimi due anni…”

“Sì nel 2017 con la Škoda e nel 2018 con la Hyundai. E’ una gara che a noi piace molto. E per me è un la gara di casa, vicino a dove abitavo, e dunque ci suscita bei ricordi. L’abbiamo vinta due volte con macchine diverse, speriamo che venga fuori la tripletta con Citroën”

“E’ anche la gara di casa di Basso, però”

“Giando” abita a Treviso. E’ un pilota fortissimo in qualsiasi tipo di gara, molto preparato al pari di Campedelli e Crugnola, tre avversari bravissimi. Il concetto di avversari vale soltanto in gara, fuori siamo tutti amici e si cerca anche di aiutarsi. Io quest’anno ho un bel rapporto con Tania Canton, la navigatrice di Simone Campedelli. Tra donne ci si dà una grande mano, penso che sia normale ed anche segno di solidarietà femminile, perché di navigatrici ce ne sono molte, però tante volte i piloti…”

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Martedì 8 Ottobre 2019 - Ultimo aggiornamento: 09-10-2019 18:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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