Loris Capirossi testa la nuova MotoE sul circuito di Vallelunga

L’elettrico salta in sella: ecco la MotoE World Cup. Dal 2019 correrà in concomitanza con 5 prove della MotoGP

di Nicola Desiderio
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ROMA – Anche il motomondiale entra nell’era dell’elettrico e dal 2019 accoglierà al proprio interno il FIM Enel MotoE World Cup, il campionato mondiale monomarca per moto elettriche che sarà disputato in concomitanza con 5 gare europee del calendario, insieme alla Moto3, alla Moto2 e alla MotoGP. Gli artefici dell’operazione sono la Dorna, la società spagnola che organizza e gestisce i diritti televisivi del motomondiale, la FIM (Federazione Internazionale Motociclistica) e l’Enel. La grande società italiana infatti diventa Sustainable Power Partner della MotoGP e fornirà sia l’energia, ricavata da fonti rinnovabili, sia tutti i servizi e l’attrezzatura per la ricarica delle EgoGp, le moto che saranno realizzate dalla Energetica, azienda modenese la quale da tempo costruisce moto elettriche stradali ad alte prestazioni.
 

Ma il ruolo dell’Italia non sarà solo tecnico. A curare infatti lo sviluppo della moto in pista è Loris Capirossi. Il 3 volte campione del mondo (1990 e 1991 nella 125 e 1998 nella 250) ha giudicato in modo molto positivo la EgoGp. «Ho cominciato a lavorare su questo progetto dal 2016 e la scelta è caduta sul mezzo della Energica dopo averne provati anche altri. È molto divertente da guidare. Pesa più di una normale moto da corsa – ha detto Capirex con il suo solito sorriso – ma ha il baricentro molto basso e un bilanciamento perfetto. Inoltre ha una coppia fantastica, con l’acceleratore ci puoi giocare ed è facile trovare quella connessione “elettrica” che tutti i piloti cercano con la propria moto. Il rumore? Siamo cresciuti nel caos e penso che ogni tanto guidare una moto in pista del silenzio è figo! Siamo all’inizio dello sviluppo, ma saremo pronti per il 2019». Capirossi ha anche escluso di gareggiare, anche come wild card, a bordo di una EgoGp che si annuncia con una potenza di 110 kW e una coppia di 200 Nm disponibile sin dallo spunto per un’accelerazione da 0 a 100 km/h in 3 secondi e una velocità massima di 250 km/h. La batteria potrà essere ricaricata in 30 minuti.

Visibilmente soddisfatto Francesco Starace: «L’impegno nella MotoE dopo la Formula E permetterà ad Enel di esplorare l’innovazione tecnologica nel mondo della mobilità sostenibile» ha detto l’amministratore delegato e general manager dell’azienda che recentemente ha annunciato un piano per la mobilità elettrica in Italia da 300 milioni di euro per installare 14mila colonnine di ricarica entro il 2022. Parole analoghe sono state spese da Vito Ippolito il quale ha ricordato come «La sostenibilità fa parte dei programmi della FIM da 25 anni e la consideriamo uno dei pilastri per il futuro del motociclismo. Sono molto felice di essere presidente in questo passaggio epocale».
 

 

Propositivo anche Carmelo Ezpeleta: «Abbiamo voluto dare a questo nuovo campionato il contesto migliore. Per questo si svolgerà nel cuore del motomondiale e avrà la migliore visibilità televisiva. Inoltre – ha continuato il Ceo della Dorna – affideremo quasi tutte le moto ai team di MotoGP». Delle 18 EgoGp che saranno in griglia per la MotoE, 14 saranno affidate a 7 squadre private della classe regina e le restanti 4 a quelle di Moto2 e Moto3. L’accordo tra Dorna e FMI è per 3 anni nel corso dei quali saranno valutate le potenzialità del nuovo campionato. Intanto bisognerà decidere i piloti e le 5 piste europee che nel 2019 accoglieranno la MotoE, ma una cosa è sicura: la scossa è arrivata anche per le due ruote.

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Domenica 11 Febbraio 2018 - Ultimo aggiornamento: 12-02-2018 13:24 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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