LONDRA – La Formula E si sposta sempre più a oriente: per il calendario, ma non solo. Nella stagione 11, quella che scatterà il 7 dicembre da San Paolo, in Brasile, sembra destinata ad andare in porto la soluzione tailandese, per il momento non ancora confermata. I contratti non sono ancora stati sottoscritti, ma le trattative sembrano essere arrivate alla fase conclusiva. Si tratterebbe della quinta data del programma, quella dell'8 marzo 2025. La località prescelta sarebbe Chiang Mai.
Oltre alla città della Thailandia ci saranno tre metropoli orientali ad ospitare il mondiale elettrico, per un totale di 5 (8 gare su 17): le confermate Tokyo (17 e 18 maggio) e Shanghai (31 maggio e 1 giugno) e la rientrante Jakarta (21 giugno). Gli ePrix sauditi, i numero 3 e 4 (14 e 15 febbraio), potrebbero venire trasferiti da Diriyah, nei pressi della capitale Riad, a Gedda, su una versione rimaneggiata del circuito realizzato per la Formula 1. Il mondiale elettrico perderebbe così un altro tracciato cittadino.
Il trasloco è legato alle strategie delle autorità saudite, che attraverso il fondo sovrano Pif (Public Investment Fund) supportano la Formula E. E non solo quella, come risulta evidente curiosando nell'Allianz Fan Village di Londra. Il fondo lavora anche ad altre due iniziative in qualche modo collegate al mondiale elettrico o, almeno, a uno dei suoi fondatori, Alejandro Agag, genero dell'ex primo ministro spagnolo Josè Maria Aznar. Cioè l'Extreme E, che diventerà “H” perché i Suv saranno a idrogeno, e l'E1 Series riservata a imbarcazioni elettriche.
Lo stesso centro dei congressi che ospita le gare londinesi della Formula è legato al golfo Persico, perché, come informano a caratteri cubitali le insegne luminose, la struttura fa parte dell'Abu Dhabi National Exhibition Company. L'Adnec, a sua volta, è ollegata all'Adq (Abu Dhabi Development Holding Company), un fondo sovrano il cui quartier generale si trova proprio ad Abu Dhabi, uno dei sette emirati dell'UEA (Emirati Arabi Uniti). In Europa “sopravvivono” Montecarlo, Berlino e Londra, per complessive sei gare, tutte in circuiti non permanenti.