
FE, nel weekend le gare di Shanghai: il sabato con il Pit Boost, la domenica senza. Tutti all'inseguimento di Rowland (Nissan)

FE, Evans (Jaguar) dalla pole alla vittoria, la 14/a "elettrica". Wehrlein e Porsche riaprono il mondiale

FE, nuova pole senza duelli: due Jaguar in prima fila a Berlino, quella ufficiale di Evans e quella della Envision di Frijns

FE, libere con miglior crono e tamponamento per Wehrlein (Porsche), che centra il compagno di squadra da Costa
SHANGHAI – Come per gli ePrix di Tokyo, anche per seguire quelli di Shanghai occorre essere almeno crepuscolari. Perché libere (ad eccezione delle prime, alle 10 di mattina di venerdì, le altre sono in programma alle 2) e qualifiche (dalle 4.20) sono in calendario nelle notti fra venerdì e sabato (gara 10) e fra sabato e domenica (gara 11), mentre le gare si svolgono di buon mattino, tra le 9 e le 10 italiane. Il rimaneggiato tracciato che ospita anche la Formula 1 misura 3,051 metri ed è articolato su 12 curve.
Nell'EPrix di sabato le scuderie dovranno fare di nuovo ricorso al Pit Boost, la ricarica obbligatoria con sosta ai box di 34'', di cui 30'' per il rifornimento di 3.8 kWh di energia, l'elemento aggiunto in questa stagione per alimentare lo spettacolo con possibili nuove opzioni strategiche. La tecnologia aveva debuttato a Jeddah ed era stata poi di nuovo impiegata a Monaco e Tokyo: interessante per promuovere l'affidabilità dei motori elettrici e delle batterie che li supportano, il sistema non sembra semplificare la comprensione del campionato.
Le previsioni indicano scarse probabilità di precipitazioni, che hanno condizionato i fine settimana del Principato e del Giappone: un problema in meno per gli ingegneri. Quelli di Nissan sono impegnati a mettere ancora Oliver Rowland, il dominatore assoluto della stagione con 4 vittoria e 77 punti di vantaggio sul secondo, Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche), nelle migliori condizioni, che il britannico sembra comunque in grado di crearsi anche da solo. Tutti gli altri sono costretti a studiare opzioni alternative, a cominciare da quelli della casa di Stoccarda, che con i suoi due campioni del mondo (l'altro è Antonio Felix da Costa, primo nel secondo ePrix di Shanghai di un anno fa) prova a insidiare la squadra del costruttore nipponico anche con le altre monoposto, quelle fornite alla Andretti e alla Cupra Kiro.
James Barclay, alla sua ultima stagione con la Jaguar – che secondo le confidenze raccolte da “The Race” perderebbe anche Nick Cassidy a fine stagione – non può ritenersi soddisfatto né con i risultati del proprio team (Mitch Evans è andato a punti una sola volta grazie alla vittoria nell'ePrix inaugurale) né con quelli della scuderia cliente, la Envision, che con Sébastien Buemi ha peraltro vinto il prestigioso ePrix di Monaco. La Neom McLaren, motorizzata Nissan, vuole festeggiare il primo successo di Taylor Barnard, il più giovane del circuito, così come vorrebbe farlo la Mahindra, tornata a essere competitiva con la Gen3 Evo. La Ds Penske e la Maserati, entrambe con una vittoria all'attivo, devono ancora dare continuità alla loro azione: il solo bi campione del mondo Jean Eric Vergne è sempre alla ricerca di un nuovo trionfo. La gestione dell'energia sarà fondamentale, anche se fra sabato e domenica la differenza sarà di un solo giro: 29 e 28 tornate.