Al centro il principe Khalid bin Sultan Al-Abdullah Al-Faisal, presidente della Samf, la federazione motoristica saudita

FE, il principe presidente della federazione saudita scherza: «Il vicinato non si potrà lamentare del rumore»

di Mattia Eccheli
  • condividi l'articolo

JEDDAH – Due donne e un italiano, senza contare un pilota che corre con licenza del Belpaese e che, come altri campioni del motorsport, parla la nostra lingua. Il primo rookie test che la Formula E ha organizzato nella stagione 11 è un po' più "rosa" e un po' più "azzurro" rispetto agli ultimi, oltre che un po' più diverso. Diverso per la pista, che è il Corniche Circuit di Jeddah nato per ospitare la Formula 1 e adattato per le monoposto elettriche con un tracciato di 3.001 metri e 19 curve.

È la settima volta che l'Arabia Saudita ospita il mondiale elettrico, ma è la prima che lo fa a Jeddah, scelta perché, almeno ufficialmente, a Diriyah, dove si era corso finora (anche in notturna), sono in corso grandi lavori di riqualificazione attorno a uno dei patriomoni dell'Unesco. Ѐ più "rosa" perché ci sono due donne pilota, scelte dalla Jaguar Tcs e dalla Lola Yamaha Abt: si tratta di Jamie Chadwick e di Tatiana Calderon, entrambe già impegnate nella giornata al femminile ricavata nel programma dei test ufficiali di Madrid dello scorso novembre.

Ed è un po' più "azzurro" perché la Nissan ha puntato ancora una volta sul siciliano Gabriele Mini, che aveva già guidato la monoposto elettrica la scorsa primavera a Berlino. Il 30enne Daniil Kvyat torna al volante di un bolide a zero emissioni dopo l'esperienza fatta due anni fa con la Nio 333: lo ha scelto la Ds Penske. Il russo aveva preso parte alla 24h di Le Mans correndo con licenza Tricolore: del resto parla anche molto bene l'italiano, anche se immaginarlo come debuttante richiede un certo sforzo. Per la scuderia americana è un pilota ancora giovane e comunque talentuoso. Per restare nel Belpaese, la Maserati, unico marchio nazionale impegnato in Formula E, ha puntato su Theo Pourchaire.

La griglia è completata da Thomas Preining, il 26enne austriaco schierato dalla Tag Heuer Porsche, da Mikkel Jensen (Cupra Kiro), da Alex Dunne (Neom McLaren), da Zak O'Sullivan (Envision), da Kush Maini (Mahindra) e da Jack Crawford (Andretti). Per Jeddah le gare elettriche sono una novità, anche se da tempo l'Arabia Saudita sta investendo per creare un “ecosistema” sostenibile: “Chi abita nelle vicinanze sarà contento della Formula E, perché non si potrà lamentare del rumore”, ha scherzato il principe Khalid bin Sultan Al-Abdullah Al-Faisal, presidente della Samf, la federazione motoristica saudita.

  • condividi l'articolo
giovedì 13 febbraio 2025 - Ultimo aggiornamento: 17:51 | © RIPRODUZIONE RISERVATA