
Rowland (Nissan) trionfa a Londra, Wehrlein (Porsche) vince il titolo piloti. Jaguar si “consola” con il successo a squadre

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EPrix Città del Messico, i 31'' che hanno cambiato la gara, acuto di Rowland (Nissan) davanti a tre Porsche

EPrix Città del Messico, a Wehrlein anche la seconda pole stagionale, suo il "derby" Porsche con da Costa che vale 3 punti
LONDRA – Agatha Christie non avrebbe saputo fare di meglio. Non solo all'ultima gara, ma quasi all'ultimo giro: il titolo della decima stagione della Formula E è andato a Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche), che era partito quarto nell'ePrix numero 16, dietro agli altri due contendenti per il successo, i neozelandesi della Jaguar Tcs Nick Cassidy, il poleman di oggi, e Mitch Evans, quello di ieri. La gara è stata decisa dal doppio passaggio per l'attivazione dell'Attack Mode (obbligatorio), che Evans non era riuscito a far scattare per la seconda volta nel concitato finale.
E così il tedesco lo ha infilato, dopo averci ripetutamente provato per gran parte della gara, tanto che i commissari avevano anche “ammonito” lo stesso Evans (bandiera a scacchi). Quasi passa in secondo piano il trionfo di Oliver Rowland, con la Nissan, per la prima volta a punti a Londra. Richiamato in questa stagione da Tommaso Volpe, il numero delle operazioni del costruttore giapponese nel mondiale elettrico, Rowland lo ha ripagato con due vittorie, un secondo e quattro terzi posti. Evans è rimasto sul podio, il terzo di fila, ma ha perfino dovuto alzare il piede dall'acceleratore per evitare di tagliare il traguardo senza aver consumato il tempo residuo dell'Attack Mode galeotto.
Cassidy, che dopo la Pole sembrava il grande favorito, anche perché già dopo la prima curva Evans aveva passato la Maserati di Maximilian Günther, formando un “trenino” Jaguar che aveva già condotto alla doppietta sul circuito di Monaco, è rimasto al palo. Con 199 punti Wehrlein ha preceduto Evans con 192 e Cassidy con 176. Ai piedi del podio finale è rimasto Rowland, che si è issato a 156 e la cui corsa al titolo era stata azzoppata dalla doppia assenza forzata (per motivi di salute) a Portland. Gli altri verdetti sono ancora sospesi perché la gara di Cassidy è finita a 6 giri dal termine dopo una foratura, forse derivata da un contatto con Antonio Felix da Costa (Tag Heuer Porsche): i due sono stati sportivamente “pizzicati” abbracciati a fine gara, ma la valutazione su eventuali infrazioni è stata rinviata a dopo la gara.
In ogni caso, la Jaguar Tcs si è aggiudicata il titolo a squadre, che lo scorso anno aveva ottenuto “per procura” grazie alla Envision. Sul podio, al terzo posto dietro la Tag Heuer Porsche, la Ds Penske, che ha chiuso con Jean Eric Vergne sesto, a Londra e in assoluto se verrà confermata la quinta piazza del portoghese, e con Stoffel Vandoorne nono. Fra i piloti, la Porsche succede a sé stessa, ma anche per la squadra tedesca il trionfo del 2023 era stato ottenuto con Jake Dennis (altri 5'' di penalità anche oggi) dalla scuderia cliente Andretti.