Pascal Wehrlein campione del mondo in carica di Formula E

FE, Wehrlein (Porsche): «Grande novità la trazione integrale. Le gomme? Prevedo che molti finiranno per lamentarsi dell'usura»

di Mattia Eccheli
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SAN PAOLO – Pascal Wehrlein (Tag Heuer Porsche) è al via nella Stagione 11 della Formula E con un obiettivo: difendere il titolo individuale vinto nella Stagione 10. Finora un solo un pilota è riuscito nell'impresa, ossia Jean Eric Vergne (Ds Penske) primo sia nel 2018 sia nel 2019 prima con la Techeetah e poi con la Ds Techeetah. Wehrlein è il primo tedesco ad aver vinto il mondiale elettrico, nel cui albo d'oro ci sono due brasiliani (Nelson Piquet jr e Lucas di Grassi), uno svizzero (Sébastien Buemi), un portoghese (Antonio Felix da Costa), un olandese (Nyck de Vries), un belga (Stoffel Vandoorne) e un britannico (Jake Dennis).

Sarai il secondo pilota che riuscirà a confermare il titolo?

«Ci proverò in ogni modo».

Qual è la tua impressione, credi che gli equilibri siano cambiati tra piloti e scuderie?

«Io credo che sarà un campionato molto equilibrato. Siamo al secondo ciclo di omologazione di queste monoposto (Gen3 nelle due stagioni scorse e Gen3 Evo nelle prossimi due, ndr): significa che chi magari non era riuscito a interpretare al meglio la prima versione, adesso ha avuto la possibilità di modificare il proprio approccio. Mi pare che tutti possano guadagnare terreno».

Il circuito sul quale non vedi l'ora di correre: in Messico vai forte, ad esempio?

«Tutti, tutti, non ti preoccupare».

Cosa ti piace di più in questa stagione: trazione integrale, gomme nuove...?

«Credo che la trazione integrale sia la miglior modifica apportata in questo campionato. Circa gli pneumatici non sono ancora così sicuro perché per quello che abbiamo visto finora vanno incontro ad una forte usura, cosa che non succedeva in passato».

Qual è la cosa più difficile per un pilota con le monoposto Gen3 Evo?

«Insisto sulle gomme (aggiornate dal fornitore coreano Hankook, ndr). Che sono decisamente più performanti sul giro secco, ma che, appunto, si consumano significativamente più in fretta. Finora garantivano prestazioni costanti anche in gara, indipendentemente dal fatto che fossero nuove o usate».

Quindi?

«Sarà un grande cambiamento».

Mi pareva di aver capito che ci fosse una certa soddisfazione per la possibilità di elaborare anche nuove strategie basate sugli pneumatici...

«Non c'è dubbio che su un singolo giro siano gomme che hanno più tenuta. Ma io prevedo che molti finiranno con il lamentarsi che si usurano troppo in fretta».

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Sabato 7 Dicembre 2024 - Ultimo aggiornamento: 13:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA