Sebastian Vettel

Vettel, rischio squalifica: la superpatente è a 3 punti dallo stop. A Singapore e Sochi deve “fare il bravo”

di Massimo Costa
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SINGAPORE - Lo scenario peggiore è questo: se Sebastian Vettel in uno dei prossimi due Gran Premi, ovvero Singapore e Sochi, commetterà una scorrettezza, subirà inevitabilmente una penalità di tre punti sulla "patente", la superlicenza. La conseguenza? Vettel ha già nove punti su un massimo di dodici in un anno temporale, che scatta dal Gran Premio in cui un pilota incassa la prima penalità, e quindi verrebbe squalificato per una gara, nel caso Suzuka. Sarebbe la prima volta nella storia che la Ferrari si ritrova con un pilota al quale non è permesso correre per regolamento FIA. Vettel deve stare molto attento a Singapore e Sochi, non solo in gara, ma anche nel rispettare le bandiere gialle, o rosse, in qualifica e nelle prove libere, non ostacolando gli altri piloti. Il rischio è alto considerando le distrazioni recenti di Vettel. L'ultima penalità, il tedesco l'ha presa a Monza durante la corsa per il pericolo creato nel ripartire dopo il testacoda alla Ascari, andando a colpire l'incolpevole Lance Stroll. Riuscirà Vettel a uscire "pulito" da Singapore e Sochi? Se farà il bravo, a Suzuka scadrà l'anno e la patente a punti si azzererà. E' stato infatti ad Austin 2018 che aveva preso i primi tre punti.

Incredibile la posizione in cui si è messo, da solo, Vettel. Con questa tegola sulla testa, non potrà certamente correre sereno il buon Sebastian nei prossimi due fine settimana. Ma se dovesse accadere il peggio, chi schiererà la Ferrari al fianco di Charles Leclerc in Giappone? Il terzo pilota è Antonio Giovinazzi, che sta disputando il campionato con l'Alfa Romeo. Dunque, il ragazzo pugliese probabilmente verrebbe dirottato sulla SF90 mentre il team di Hinwil richiamerebbe per l'occasione Marcus Ericsson, terzo uomo Alfa Romeo.Lo svedese si era precipitato in Belgio dagli USA, poche settimane fa, perché Raikkonen aveva un problema fisico, poi risolto. Ericsson è rimasto a fare il turista in quel di Spa saltando una gara Indycar che c'era quel weekend, il campionato che quest'anno lo vede protagonista. In Ferrari lavorano al simulatore Brendon Hartley e Pascal Wehrlein, rispettivamente ex Toro Rosso ed ex Sauber, ma appare difficile che si possa pensare a loro per salire sulla SF90 di punto in bianco, considerando che non hanno da mesi il ritmo gara come ha Giovinazzi.

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Mercoledì 18 Settembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 19-09-2019 11:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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