La Mustang Mach-E NASCAR

Ford Mustang Mach-E Nascar, al via la rivoluzione elettrica delle corse su ovale

di Michele Montesano
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CHARLOTTE – Anche il futuro delle corse automobilistiche sarà elettrico? È sicuramente troppo presto per dirlo ma Ford ha voluto dare una scossa anche nel mondo delle NASCAR. Dopo aver annunciato il suo ritorno nel FIA WEC e nella 24 Ore di Le Mans, il colosso americano ha voluto presentare la sua Mustang Mach-E NASCAR. Questo prototipo, che rompe con decenni di tradizione basata sui potenti V8 a benzina, rappresenta un cambio di paradigma epocale per il motorsport americano. Ad oggi, però, non sappiamo se si tratti davvero di una rivoluzione per il mondo delle corse o è un esercizio di stile per un futuro ancora lontano.

La Mustang Mach-E NASCAR si presenta come un’auto da corsa decisamente fuori dal comune. Se confrontata con le attuali stock-car, il primo impatto visivo lascia interdetti. Infatti siamo dinanzi ad un crossover elettrico, con una silhouette più alta e arrotondata rispetto alle attuali vetture NASCAR. Tuttavia non mancano i numerosi elementi aerodinamici oltre a un imponente alettone posteriore. Il design richiama il modello stradale, ma sotto la carrozzeria si cela un’anima da vera auto da competizione.

Basata sull’architettura Next-Gen della NASCAR, la Mach-E elettrica mantiene molti componenti tipici delle vetture attuali: come le sospensioni indipendenti, i freni specifici e i cerchi in alluminio forgiato da 18 pollici. Tuttavia, sotto la carrozzeria di questa vettura si cela la vera rivoluzione: al posto del classico e rumoroso V8 troviamo tre motori elettrici alimentati da una batteria da 78 kWh. Il risultato è una potenza mostruosa di 1.341 cv in modalità qualifica che, però, scendono a circa 816 CV in configurazione da gara.

L’obiettivo di Ford non è solo dimostrare che un’auto elettrica può essere competitiva nella NASCAR, ma anche affrontare le sfide tipiche di questa categoria. La gestione dell’autonomia e dei tempi di ricarica è uno dei nodi cruciali da sciogliere. Attualmente si stanno studiando soluzioni di ricarica ultra-rapida, ispirate alla Formula E, per minimizzare i tempi di sosta ai box. Ma resta da capire come questa tecnologia potrà adattarsi al formato delle gare NASCAR, spesso caratterizzate da lunghe distanze e strategie di rifornimento complesse.

Un altro aspetto determinante è il peso. La Mustang Mach-E elettrica segna sulla bilancia 500 libbre (circa 225 kg) in più rispetto a una vettura stock-car tradizionale, il che potrebbe influenzare la dinamica in pista considerando, oltretutto, la particolarità dei circuiti ovali. Tuttavia, il bilanciamento del peso e la coppia istantanea dei motori elettrici potrebbero compensare questa differenza, offrendo prestazioni impressionanti in accelerazione e trazione.

L’arrivo della Mustang Mach-E NASCAR non è un caso isolato. Anche Chevrolet e Toyota stanno lavorando a prototipi elettrici. Indiscrezioni parlano di una Blazer EV da corsa per Chevrolet e di una possibile Toyota bZ4X adattata alle competizioni. Inoltre, il marchio giapponese sta esplorando l’uso dell’idrogeno come alternativa ai combustibili fossili aprendo nuove prospettive per il futuro del motorsport.

Questa evoluzione tecnologica porta con sé interrogativi importanti: il pubblico della NASCAR, da sempre legato al rombo dei V8 e all’odore della benzina, sarà pronto ad accettare il passaggio all’elettrico? A tal proposito gli organizzatori dovranno lavorare duramente per trovare il giusto equilibrio per inserire questa nuova tecnologia senza snaturare lo spirito delle gare stock-car.

Al di là delle polemiche e delle perplessità, l’industria automobilistica sta andando verso una transizione elettrica e il motorsport non può ignorare questa tendenza. La NASCAR si trova di fronte a una svolta storica: abbracciare l’elettrico potrebbe non solo garantire un futuro sostenibile alla categoria, ma anche attrarre nuove generazioni di fan e sponsor interessati alla tecnologia del futuro. La Ford Mustang Mach-E NASCAR potrebbe essere solo il primo passo di una rivoluzione più ampia. Ma, se sarà un successo o un semplice esperimento, solo il tempo potrà dircelo.

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Lunedì 3 Febbraio 2025 - Ultimo aggiornamento: 18:32 | © RIPRODUZIONE RISERVATA