Il presidente Sticchi Damiani dell'Aci lancia l'allarme sul futuro di Monza nel calendario F1

Il presidente Sticchi Damiani dell'Aci lancia l'allarme sul futuro di Monza nel calendario F1

di Massimo Costa
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Sono momenti difficili per l'Autodromo di Monza. Il suo futuro nel calendario del Mondiale F1 è sempre più a rischio. Servono urgentemente lavori di ristrutturazione, di cui in verità si parla da anni ma ben poco è stato fatto. L'accordo con Liberty Media comprende i Gran Premi del 2023, 2024 e 2025, dopo di che occorrerà ridiscutere il tutto. E mentre il circuito di Imola sta rimodellando il paddock da qualche settimana, a Monza si discute ancora sui sottopassaggi, sempre quelli da decenni e pericolosissimi.

In merito, ha acceso l'allarme Angelo Sticchi Damiani, presidente ACI: “L'autodromo di Monza deve evolversi, cambiare, stare al passo coi tempi. Ma in questo non possiamo essere lasciati soli. Dicono che l’Europa abbia troppi Gran Premi di F1 e ci sono richieste dall’America, dall’Asia e ora anche dall’Africa. Noi abbiamo investito 44 milioni, e lo scorso anno, che è andato benissimo, abbiamo comunque perso dei soldi, perché l’Autodromo ha un costo di gestione molto alto, indipendentemente dal Gran Premio".

Sticchi Damiani ha proseguito: "Ora il nostro bilancio comincia ad avere delle difficoltà, e non possiamo essere lasciati soli in questa sfida. Abbiamo in essere quattro progetti, di cui due definitivi su asfalto e sottopassi. Quello di rifacimento dell’asfalto della pista è stato consegnato, mentre a breve avremo il progetto definitivo dei sottopassi, che sono necessari e indispensabili perché nel flusso del pubblico non possiamo avere promiscuità tra pedoni e auto. Ci aspettiamo un’approvazione veloce per procedere con la gara d’appalto“. 

Gli altri due dei quattro progetti riguardano lavori sulle tribune e sulla copertura del paddock.

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Mercoledì 22 Marzo 2023 - Ultimo aggiornamento: 23-03-2023 09:40 | © RIPRODUZIONE RISERVATA