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Per spiegare l'attuale stagione 2024, così divertente e combattuta a partire dal settimo appuntamento dopo un iniziale dominio della Red Bull-Honda di Max Verstappen, è necessario stilare un paragone con quanto accaduto nel 2023. Prendiamo in esame le prime 14 gare sia del campionato in corso sia dell'anno passato.
Il calendario ha proposto tappe differenti. Per esempio, nel 2023 si è corso a Baku come quarto appuntamento dopo la trasferta di Melbourne, mentre quest'anno quando si è lasciata l'Australia ci si è diretti in Giappone e poi in Cina. Si è anche corso a Imola, evento non verificatosi nel maggio '23 per l'alluvione che ha colpito la Romagna . Le prime 14 gare 2024 si sono svolte entro luglio, nel '23 si era già in settembre con i Gran Premi di Zandvoort e Monza alle spalle.
In ogni caso, poco cambia per quanto riguarda i punti conquistati dai dieci team del Mondiale. La differenza tra le due annate è notevole per quanto riguarda la Red Bull-Honda. Dopo le 14 gare 2023, il team diretto da Christian Horner contava 583 punti ed aveva vinto ognuno dei GP disputati: 12 volte Max Verstappen, 2 successi per Sergio Perez. Un dominio travolgente.
Quest'anno, la Red Bull pur occupando il primo posto nella classifica costruttori, ha intascato 408 punti (175 in meno) e sette vittorie con Verstappen. Nelle ultime quattro corse, l'olandese ha concluso quinto, secondo, quinto e quarto. Con la RB20 in netto calo in quanto a prestazioni per via di sviluppi non azzeccati, Verstappen non recita più da fenomeno diventando improvvisamente normale, battibile, fragile, nervoso. Alla Red Bul inoltre, mancano punti pesanti da Perez, infilatosi in una crisi senza fine.
Impressionante, invece, la McLaren-Mercedes. Nel 2023, con 14 gare svolte, si ritrovava quinta nel campionato con 115 punti, oggi è seconda e di punti ne ha 366, ben 251 in più. Una crescita a dir poco sconvolgente per il team di Zak Brown e diretto da Andrea Stella. Merito di un progetto vincente della MCL38, di sviluppi sempre azzeccati e di due piloti come Lando Norris ed Oscar Piastri che portano tanti tanti punti alla causa. Due le vittorie, una per ognuno dei due piloti e una valanga di podi: sette per Norris, tre per Piastri. Brown ha senza dubbio la miglior coppia del Mondiale.
La Ferrari ha compiuto progressi. A questo punto della stagione, nel 2023 vantava 228 punti, terza in classifica. Ora è sempre terza, ma di punti ne ha 345, un aumento di 117. Due i primi posti conseguiti, uno per Carlos Sainz e uno per Charles Leclerc. Dopo la vittoria di quest'ultimo a Monte Carlo, la Ferrari ha come interrotto un periodo estremamente positivo e su sei Gran Premi sono saltati fuori appena due terze posizioni, una per pilota, come miglior risultato. Le ultime novità portate per la SF24 non hanno funzionato, non resta che aspettare l'arrivo di tecnici di qualità.
Chi si mantiene sulla linea dello scorso anno è la Mercedes. Non che sia una nota positiva. Nel 2023, il team di Toto Wolff aveva 273 punti ed occupava il secondo posto in campionato, ora ne ha 266, ma è quarto. E' vero che sta recuperando competitività, la W15 ha vinto due volte con Lewis Hamilton e una con Russell, anche se il buon George si è visto togliere il primo posto di Spa per vettura sottopeso, ma la coppa del leader è rimasta nel motorhome Mercedes passando ad Hamilton. Il sette volte iridato sta avendo un rendimento di alto livello da quando la W15 ha imboccato il giusto sentiero verso il podio e questa è una buona notizia per i ferraristi in ottica 2025.
La Aston Martin-Mercedes ha perso per strada 144 punti in 12 mesi. Dai 217 che aveva al 14esimo appuntamento 2023, che le permettevano di occupare la quarta piazza a contatto con la Ferrari, è crollata quest'anno a 73 punti. In campionato è quinta, ma lontanissima dalla quarta posizione della Mercedes. Nulla ha funzionato a dovere nella AMR24 e le novità portate da Imola in avanti non sono servite per far risalire Fernando Alonso nella classifica. Un anno fa, lo spagnolo nelle prime 14 gare era salito sul podio sette volte (senza vittorie), questa stagione non ha mai fatto meglio della quinta posizione, tra l'altro ottenuta in una sola occasione. Pressoché inutile l'apporto di Lance Stroll.
Un grande balzo in avanti lo ha compiuto la Racing Bulls-Honda. La squadra diretta da Laurent Mekies se la passava male al 14esimo GP del 2023, ultima con appena 3 punti. Oggi in saccoccia ne ha ben 34 di punti ed è sesta nella classifica. Merito di Yuki Tsunoda, sette volte in zona punti, e di Daniel Ricciardo, in top 10 in quattro occasioni. Un gran recupero quello compiuto dagli uomini del team con sede a Faenza, e che lascia ben sperare per il prosieguo della stagione per mantenere tale posizione. La Aston Martin, quinta, è lontana, occorre quindi difendersi dagli inseguitori.
Anche la Haas-Ferrari è migliorata rispetto al 2023. Un anno fa era ottava con 11 punti, ora è settima con 27 lunghezze. Nico Hulkenberg ha fatto un lavoro meraviglioso, suoi sono 22 punti, non si può dire altrettanto di Kevin Magnussen, appena 5 punti portati a Gene Haas. Il nuovo team principal Ayao Komatsu è riuscito a convincere il boss americano a effettuare alcuni importanti investimenti, ad assumere nuovo personale, e piano piano le cose sono migliorate. Anche il precedente team principal, Gunther Steiner, ci aveva provato a portare Haas ad aprire il portafoglio, ma non era stato ascoltato a dovere finché le parti sono entrate in collisione.
Assieme a Red Bull e Aston Martin, il terzo team ad essere precipitato in quanto a punti ottenuti è quello dell'Alpine. A fine luglio 2023 era sesto con 73 punti, a fine luglio 2024 è ottavo con 11 punti. Una differenza di 62 lunghezze che appare pesantissima per Alpine, un marchio che il presidente Renault Luca De Meo voleva rilanciare, ma che ha affossato essendo allo sbando totale con personale licenziato, assunzioni sbagliate, scelte incomprensibili, futuro incerto che potrebbe culminare con la vendita della struttura ad HitechGP. Tutto questo nonostante due piloti di assoluta qualità come Esteban Ocon e Pierre Gasly, fregati dal nazionalismo francese (la scelta appunto del marchio transalpino) che li sta portando alla deriva.
Si fa un gran parlare della Williams-Mercedes come se fosse un team meritevole di occupare le prime posizioni della classifica. Ma la realtà delle cose è completamente diversa. Un anno fa, era settima con 21 punti, tutti portati da Alexander Albon, ora è sull'orlo del precipizio con appena 4 punti ottenuti e sempre da Albon. Inutile aggiungere che la FW46 è figlia di un progetto errato e che la conferma a fine 2023 da parte di James Vowles dell'inutile Logan Sargeant, passerà alla storia come una delle cose più incompresibili del team Williams. Nonostante questa situazione disastrosa, Vowles è riuscito a convincere Sainz a far parte della squadra futura grazie a un piano di rilancio, nuovi ingegneri eccetera. Vedremo...
Era ultima al 14esimo GP del 2023, ma almeno 10 punti li aveva conquistati. La Sauber-Ferrari si conferma ultima, ma questa volta con il dramma agonistico di non avere ancora portato una propria monoposto in top 10. Valtteri Bottas appare svogliato nell'avere tra le mani una C44 che non va, Guan Yu Zhou fa quel che può. La scelta di ingaggiare un ingegnere come James Key si è rivelata sbagliatissima, non per niente in McLaren lo hanno mandato via in fretta e guardate ora dove sono senza di lui. L'Audi, leggi Mattia Binotto, dovrà fare un po' di pulizia.