
EPrix Città del Messico, i 31'' che hanno cambiato la gara, acuto di Rowland (Nissan) davanti a tre Porsche

FE, Nissan chiama di nuovo Mini, il siciliano ai rookie test di Jeddah. Jaguar ingaggia una donna, Jamie Chadwick

EPrix Città del Messico, i 31'' che hanno cambiato la gara, acuto di Rowland (Nissan) davanti a tre Porsche

EPrix Città del Messico, a Wehrlein anche la seconda pole stagionale, suo il "derby" Porsche con da Costa che vale 3 punti
CITTÀ DEL MESSICO – Assolo di Oliver Rowland con la Nissan al termine di una impressionante prova corale della Porsche, che ha piazzato sul podio di Città del Messico sia Antonio Felix da Costa (seconda piazza consecutiva) sia il campione del mondo in carica Pascal Wehrlein con la scuderia ufficiale Tag Heuer e Jake Dennis ai piedi dello stesso con la 99x electric della Andretti. Nico Müller con la quarta, la seconda della squadra americana, ha chiuso nono. Stellantis ha solo avvicinato il palco d'onore, ma conta tre macchine nella Top 10: le due della Ds Penske (Jean Eric Vergne quinto e Maximilian Günther sesto) e la Maserati Tipo Folgore di Stoffel Vandoorne (settimo).
Rowland ha vinto grazie alla giusta strategia di attivazione degli Attack Mode, ma è stato anche aiutato dalla fortuna che in passato non lo aveva favorito. È riuscito a sfruttare una manciata di secondi, 31'', con la potenza aggiuntiva nella finestra tra l'uscita della Safety Car entrata perché David Beckmann era andato a sbattere con la Porsche della Cupra Kiro e l'entrata di quella per consentire l'intervento per liberare la pista dalla Jaguar Tcs di Mitch Evans.
Il britannico ha infilato nell'ordine Dennis, Wehrlein e da Costa: nei tre giri liberi restanti ha "solo" dovuto difendere la posizione tagliando il traguardo praticamente senza più energia perché nel frattempo la direzione corsa aveva ufficializzato che non sarebbero state aggiunte ulteriori tornate alle 36 previste. Come anticipato e previsto, l'effetto dell'Attack Mode è stato molto meno devastante rispetto al Brasile, ma è stato determinante ed ha vivacizzato l'ePrix che era stato animato in precedenza dal duro assalto di Dennis a Wehrlein, che era partito davanti affiancato dal portoghese, dopo una quindicina di giri. Dal “gioco” degli Attack Mode, almeno fino al trentesimo giro, sembravano essere uscite vincenti le Porsche con il “trenino” da Costa, Wehrlein, Dennis. Poi lo strepitoso acuto di Rowland, alla quarta affermazione elettrica in carriera.
Dopo due gare (su 16), da Costa è passato al comando della classifica individuale («non ha molta importanza a questo punto della stagione») con 37 punti, 12 in più rispetto a Rowland, secondo a pari merito con Evans. Quindi Wehrlein con 21, di cui sei grazie alle Pole di San Paolo e Città del Messico. Nella graduatoria a squadre, la Tag Heuer Porsche è balzata al comando a quota 58, seguita dalla Neom McLaren (un solo punto oggi) con 29 e dalla Nissan con 25 che condivide la posizione con la Jaguar Tcs, andata in bianco. Anche nel trofeo Costruttori primeggia Porsche (58), che ha 4 lunghezze in più rispetto a Nissan (54) e ne ha addirittura 27 di margine sulla Jaguar (nemmeno la squadra cliente Envision ha mosso iltabellino). Poi ci sono Mahindra con 22, Stellantis con 21 e Lola Motors ancora ferma a 0. Il prossimo evento è in Arabia Saudita: a Jeddah il 14 e 15 febbraio è in calendario il primo doppio ePrix della stagione 11.