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VALENCIA - «Siamo competitivi», assicura Antonio Felix Da Costa (DS Techeetah), il campione uscente della Formula E. Il portoghese ha girato con eccellenti crono a Valencia pur guidando una monoposto equipaggiata ancora con il “vecchio” powertrain, quello con il quale ha conquistato il titolo individuale e, assieme a Jean Eric Vergne, anche quello a squadre. La nuova unità verrà probabilmente adottata con l'ePrix di Roma, attualmente la quinta del calendario della settima stagione.
«È un'opzione che presenta vantaggi e svantaggi perché noi conosciamo già la macchina e gli altri hanno magari apportato delle migliorie, ma la Formula E è imprevedibile: noi possiamo riuscire a stare davanti anche all'inizio della stagione». Da Costa immagina che nel 2021 la Formula E possa correre anche sui circuiti come quelli di Valencia, quindi veloci e non cittadini. «Se mi preoccupa non avere certezze sul calendario? Siamo tutti nelle stesse condizioni: sarà quel che sarà».
«Sono stati dei buoni test – esordisce Stoffel Vandoorne, il pilota della Mercedes-Benz EQ che potrebbe tornare a gareggiare in Formula 1 nel fine settimana per via della positività al Covid di Luis Hamilton – anche se con i nostri tempi non siano nell'area più alta della classifica». «Come scuderia avevamo un programma e abbiamo seguito quello senza preoccuparci di quello che facevano gli altri. Rispetto allo scorso anno è andata meglio: abbiamo avuto meno problemi ed abbiamo fatto passi avanti da molti punti di vista. A Santiago del Cile e a Diriyah sarà comunque molto diverso da qui». «Siamo fiduciosi, soprattutto grazie al forte finale della passata stagione» ha concluso.
René Rast (Audi Sport Abt Schaeffler) è uno che ha gareggiato molto e riposato poco nel 2020 visti i suoi molteplici impegni: «Sarà così anche per i prossimi due mesi. Non prevedo una pausa invernale a breve», ammette. Dopo Berlino, dove è anche riuscito a salire sul podio, il tedesco ha guadagnato parecchia fiducia: «Nei primi tre ePrix mi sono sentito come un punching ball, ma avevo bisogno di capire come guidavano questi ragazzi in Formula E», sorride. A proposito della decisione di Audi di lasciare la competizione dice che «è un peccato»: «Voglio dire – conclude – sono appena arrivato e speravo di potere correre qualche anno in questa serie. Ma dietro queste scelte ci sono delle decisioni che noi accettiamo. E comunque non è la prima volta che i programmi vengono cambiati in corsa: mi è già capitato, fa parte del mestiere».
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