Il team La sapienza Corse con il prototipo Gajardas con cui hanno vinto il titolo mondiale della Formula Student

Futuro driverless per il Team corse La Sapienza. Obiettivo Silverstone dopo la vittoria con il prototipo Gajarda AWD

di Giuseppe Motisi
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ROMA - Bolidi a guida autonoma che daranno vita a gare in cui a fronteggiarsi sarà l’intelligenza artificiale dei computer collegata a motori sempre più performanti, con i piloti trasformati in programmatori. Scenario futuribile o realtà che si avvicina?
Per gli studenti del team Sapienza Corse, quasi tutti provenienti dalla facoltà di Ingegneria della prima università di Roma, è già realtà: dopo la vittoria nella categoria driverless ottenuta quest’anno al campionato mondiale Formula Student svoltosi in Ungheria con il prototipo Gajarda AWD, ideato e costruito proprio dai giovani dell’ateneo della capitale con la supervisione del professor Giovanni Broggiato, i futuri ingegneri sono già al lavoro per realizzare una nuova vettura senza pilota che possa bissare i successi finora ottenuti. Cominciando con la ricerca di forze fresche e nuove menti da aggregare al team che saranno reclutate attraverso un bando di prossima pubblicazione (probabilmente metà ottobre), aperto agli studenti di tutte le facoltà de La Sapienza.

Non solo quindi ingegneri e informatici: il requisito essenziale per far parte della scuderia dell’ateneo sarà quello di avere sì qualche competenza in meccanica, ma soprattutto di essere appassionati di velocità, corse e nuove tecnologie.
“La Gajarda è oggi l’unica auto italiana a guida autonoma a combustione interna della Formula Student che funziona e vince, ma essendo derivata da un prototipo del 2016 a guida standard ha fatto il suo tempo – spiega Manuel Coccia, team leader della scuderia -. Puntiamo perciò a costruire ex novo una macchina driverless per andare a Silverstone nel 2020 e partecipare alla prossima edizione del campionato mondiale”. Davanti ci sono però molte incognite e ostacoli tecnici, oltre che finanziari. Tuttavia coraggio, entusiasmo e un pizzico di visionarietà non mancano ai membri della Sapienza Corse. “Il nostro lavoro mirerà a correggere i problemi del software emersi nella Gajarda, con il miglioramento della comunicazione della centralina elettronica – spiega Jacopo Rossi, ex team leader -. È un obiettivo ambizioso che cercheremo di raggiungere con il contributo della futura scuderia, alla quale ci auguriamo possano aggiungersi anche colleghi di altre facoltà, soprattutto esperti di informatica, per costruire un nuovo veicolo che possa continuare a portare in alto il nome del nostro ateneo”.
 
Il Team Sapienza Corse
Dal 2008 la scuderia si impegna a progettare e realizzare monoposto per gareggiare in eventi in tutta Europa, organizzati da alcune delle case automobilistiche più importanti. Negli ultimi quattro anni il frutto dei progetti degli studenti del team è il prototipo Gajarda AWD, monoposto in carbonio con motore a combustione interna e trazione integrale, allestita quest’anno in versione guida autonoma.

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Mercoledì 9 Ottobre 2019 - Ultimo aggiornamento: 10-10-2019 16:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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