Nella foto, Pierre Gasly

Gasly e l'Alpha Tauri tornano a splendere in F1. Il team di Faenza sogna il quinto posto tra i costruttori

di Massimo Costa
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L'Alpha Tauri e PIerre Gasly sono tornati tra i grandi del mondiale F1. In Messico, il team di Faenza è stato il primo a piazzarsi dopo Red Bull e Mercedes. Tanta roba. Tra Monza e Sochi, Alpha Tauri aveva vissuto un periodo negativo che aveva finito per cancellare le prestazioni di grande rilievo di Gasly. Il francese, aveva raccolto consecutivamente tre risultati importanti come il quinto posto a Budapest (e per la squadra anche il sesto di Yuki Tsunoda), il sesto a Spa e il quarto a Zandvoort, con qualifiche tra la terza e la seconda fila. Poi, il buio Alpha Tauri di Monza e Sochi a cui era seguito il ritorno in zona punti di Gasly a Istanbul, sesto dopo essere partito dalla seconda fila, quarta piazzola. Ad Austin ci aveva pensato Tsunoda a prendere qualche punto piazzandosi nono dopo il ritiro di Gasly, ma in Messico l’Alpha Tauri è tornata a rompere le uova nel paniere ai grandi.

Gasly si è piazzato quinto in qualifica davanti alle due Ferrari e in gara ha costantemente tenuto il quarto posto, dal primo all’ultimo giro, tenendo lontane le Rosse di Charles Leclerc e Carlos Sainz, che nel finale aveva provato a prenderlo salvo poi arrendersi. Una prova di forza e di grande qualità quella messa in pista da Gasly e da tutta la squadra faentina, la quale ha raggiunto nella classifica costruttori l’Alpine-Renault in quinta posizione con 106 punti. E’ questo il grande obiettivo della Alpha Tauri, la quinta piazza tra i team che, pensate un po’, dal suo debutto in F1 nel 2006 non è mai stata raggiunta dalla scuderia diretta da Franz Tost. Sarebbe una dimostrazione di grande forza per Gasly e tutto lo staff tecnico di Alpha Tauri e sicuramente vi è un po’ di rammarico per le occasioni perse da Tsunoda nel corso della stagione, ma erano certamente da mettere nel conto.

Stiamo pur sempre parlando di un rookie di 21 anni con alle spalle appena due stagioni agonistiche in Europa tra F3 e F2 dopo essere cresciuto nella F4 giapponese. Gasly vanta ora 86 punti, nono nella classifica piloti, mentre Tsunoda di punti ne ha 20. Appare evidente dunque, il divario tra i due compagni di squadra e quel quinto posto poteva essere già blindato con un pilota equivalente a Gasly. Molti sottolineano come un errore quello di non avere “retrocesso” dalla Red Bull all’Alpha Tauri Alexander Albon (Helmut Marko lo ha parcheggiato nel DTM con la Ferrari di AF Corse) e i punti del team di Faenza sarebbero stati molti di più. Ma vi era la necessità di accontentare la Honda promuovendo in F1 uno dei suoi piloti Junior, Tsunoda appunto. Che sicuramente avrebbe meritato un altro anno in F2 per maturare ulteriore esperienza. Ma tant’è, ormai siamo arrivati alla conclusione del campionato ed è inutile recriminare.

Tsunoda è stato confermato per il 2022 e ci si aspetta quindi un bel salto di qualità del piccolo giapponese, se non si verificherà, il suo destino sarà segnato, magari a vantaggio di quel Liam Lawson (19enne più che promettente) che quest’anno si è diviso tra la F2 conclusa all’ottavo posto con la non eccelsa Hitech, e il DTM. E proprio nella serie per vetture GT3, il neozelandese ha strabiliato perdendo il titolo all’ultima gara e mettendo in ombra durante l’anno il ben più quotato compagno di squadra Albon in AF Corse.

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Mercoledì 10 Novembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 13-11-2021 20:27 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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