Marquez davanti a Valentino Rossi

GP Germania, Marquez è sempre il re al Sachsenrig, Valentino ottimo secondo

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SACHSENRING - Nel 2019 il Sachsenring non sarà in calendario. Basterà ad interrompere il dominio tedesco di Marc Marquez? È quel che sperano gli altri piloti della MotoGp dopo la nona doppietta consecutiva pole-vittoria dello spagnolo in Germania. Emessa la sua sentenza, il leader del mondiale ha accolto sul podio Valentino Rossi e Maverick Vinales (secondo e terzo anche in classifica, a -46 e -56), ma la Yamaha fatica a sorridere, a digiuno di successi com’è ormai da 19 gare. Ancor meno voglia di festeggiare ha Danilo Petrucci, che si è visto “scippare” il terzo posto a due giri dalla fine. Gara dai due volti per Jorge Lorenzo. Partito fortissimo, da metà in poi ha pagato la scelta della soft all’anteriore, chiudendo sesto dopo un contatto con Petrucci, passato anche da Bautista. Anonima la domenica di Andrea Dovizioso, alle prese con il degrado delle gomme negli ultimi giri e settimo al traguardo, ultimo di un ‘treninò di quattro Ducati.

Mai con i migliori Andrea Iannone, 12/o con la Suzuki, mentre il suo compagno Alex Rins non ha nemmeno terminato la prima tornata, travolto dalla Ktm di Pol Espargaro (Ktm) dopo poche curve. L’Aprilia aveva perso Aleix Espargarò addirittura nel warm-up, caduto alla curva 4 e vittima di una forte contusione al torace. Se Assen era stata una battaglia a suon di sorpassi e colpi sulle carene, il Sachsenring ha ricordato una partita a scacchi, con Marquez prima prudente e superato al via da Lorenzo e Petrucci, quindi - dopo averli passati entrambi - lesto a scappare, sfruttando l’elettronica della Honda che gli consente di trattare le gomme in guanti bianchi. Tre giri più tardi anche Rossi ha saltato Lorenzo, ormai in debito con il posteriore. Capito che Marquez era imprendibile, il Dottore si è però accontentato di conservare il secondo posto, salendo per la dodicesima volta sul podio della pista tedesca, felice anche per il primo in carriera del fratello Andrea Marini, terzo in Moto2.

Vinales, partito male, ha recuperato, ma si è comunque lamentato dell’elettronica, che non consente di scaricare a terra tutta la potenza del motore Yamaha. «È stata la mia gara più bella fino ad ora. Ho guidato come dovevo, salvando le gomme. Non ho commesso errori. Avevo delle motivazioni extra oggi - ha detto Rossi -: mio fratello Luca ha raggiunto il primo podio in Moto2 e io non volevo essere da meno. Inoltre voglio dedicare questa piazza d’onore a Don Cesare», il parroco di Tavullia che suonava le campane ad ogni suo successo sin dalla 125cc., scomparso di recente. «Gara difficile, soprattutto all’inizio. La mia partenza è stata tutt’altro che perfetta - ha sottolineato Marquez, al quinto successo stagionale - ed ho perso due posizioni. Poi ho attaccato, dopo aver condotto una gara saggia cercando di gestire le gomme. Quando ho visto Valentino avvicinarsi ho cambiato passo. Sono 25 punti molto importanti». Ora il Motomondiale va in vacanza: si riparte il 5 agosto a Brno, con il Gp della Repubblica Ceca.

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Lunedì 16 Luglio 2018 - Ultimo aggiornamento: 18-07-2018 20:45 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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