La Porsche di Niederhauser-Picariello-Müller

GT World Challenge: a Barcellona Porsche si laurea campione della serie Endurance con Niederhauser-Picariello-Müller

di Michele Montesano
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MONTMELÒ – La domenica è stata una lunga giornata di festeggiamenti per Porsche. Dopo il titolo conquistato oltreoceano in IMSA, la casa di Stoccarda ha bissato il successo anche in Europa, portando a casa il titolo Endurance Cup del GT World Challenge Europe al termine di una gara combattuta e imprevedibile. A trionfare non è stato l’equipaggio più vincente, ma quello più costante: Patrick Niederhauser, Sven Müller e Alessio Picariello hanno costruito la loro stagione con precisione e regolarità, senza mai salire sul gradino più alto del podio ma chiudendo sempre nelle posizioni di vertice. Un approccio che, a conti fatti, li ha premiati con il titolo per un solo punto di vantaggio sul trio della Mercedes Winward Racing composto da Matteo Cairoli, Lucas Auer e Maro Engel.

La gara sul tracciato catalano è stata una battaglia dal primo all’ultimo giro. Incidenti, safety car e neutralizzazioni hanno reso il pomeriggio lungo e incerto, con i pronostici continuamente ribaltati dagli eventi. Al via, le due McLaren 720S GT3 di Dean Macdonald e Benjamin Goethe sono scattate in testa, seguite da un sorprendente Picariello che, in poche curve, ha portato la Porsche del Rutronik Racing dal decimo al quarto posto superando anche la Mercedes di Engel. L’entusiasmo iniziale è stato però subito smorzato da un incidente multiplo nelle prime curve che ha disseminato detriti lungo la pista, costringendo la direzione gara a far entrare la safety car.

Quando la corsa è ripresa, non è passato molto prima che un nuovo incidente cambiasse nuovamente le carte in tavola. La Mercedes AMG GT3 di Rinat Salikhov e la Ferrari 296 GT3 di Nicolò Rosi si sono toccate violentemente alla curva Wurth, finendo contro il muretto e poi di traverso in pista. Fortunatamente, entrambi i piloti ne sono usciti illesi, ma le operazioni di recupero hanno imposto una nuova neutralizzazione. È stato il momento perfetto per giocare d’astuzia ai box: il team Garage 59 ha richiamato le proprie McLaren per la prima sosta. Strategia imitata da diverse squadre, tra cui il WRT, con Charles Weerts costretto a rimontare dal venticinquesimo posto dopo una penalità in qualifica. Il Rutronik Racing, il Winward e l’AF Corse hanno invece atteso un giro in più, scelta che li ha temporaneamente relegati a metà gruppo.

Alla ripartenza, Oliver Söderström si è ritrovato al comando davanti alla McLaren di James Allen e alla vettura di Adam Smalley, subentrato a Macdonald. Per la seconda McLaren del Garage 59 la gara è invece terminata anzitempo per un problema tecnico. Nel mentre Müller ha cominciato una silenziosa ma efficace scalata salendo fino al sedicesimo posto, poco davanti alla Mercedes di Cairoli. Proprio l’italiano si è ritrovato con una penalità di dieci secondi, da scontare a causa di un’infrazione commessa da Engel nel primo giro, un imprevisto che si sarebbe poi rivelato decisivo per la corsa al titolo.

La seconda ora ha regalato spettacolo con un protagonista assoluto: Antonio Fuoco. Subentrato a Eliseo Donno sulla Ferrari 296 GT3 dell’AF Corse, il pilota calabrese ha costruito una rimonta di forza, risalendo il gruppo con una serie di sorpassi decisi e spettacolari fino a raggiungere la zona podio. La sua cavalcata è stata però interrotta da un altro incidente, quello di Rocco Mazzola, finito a muro con la sua Audi R8 GT3 alla curva 7. Ancora una volta, la safety car è stata chiamata in causa, rimescolando le strategie e offrendo alle squadre l’occasione per le ultime soste.

Alla ripresa la McLaren del Garage 59, ora nelle mani di Prette, è tornata in testa, seguita dalla BMW M4 GT3 di Jens Klingmann e dalla Ferrari di Arthur Leclerc, che aveva preso il volante da Fuoco. Alle loro spalle, Raffaele Marciello ha dato vita a una rimonta aggressiva, superando prima l’Audi di Alex Aka e poi puntando la Ferrari per il terzo posto. L’italo-svizzero è riuscito nel sorpasso a un quarto d’ora dal termine, venendo poi lasciato libero da Klingmann di tentare l’attacco alla vittoria. Il tempo, però, non è bastato: Marciello ha dovuto accontentarsi del terzo posto finale, lasciando a Prette, Macdonald e Smalley il successo assoluto e la vittoria in Gold Cup.

Sul podio, insieme a loro, anche la BMW di Klingmann, Al Faisal Al Zubair e Ben Tuck, seguita dal trio Rowe formato da Marciello, Augusto Farfus e Jesse Krohn. Quarta la Ferrari 296 GT3 AF Corse Francorchamps Motors di Fuoco, Donno e Leclerc, mentre Leonardo Moncini, Aka e Sebastian Øgaard hanno chiuso quinti, conquistando la vittoria in Silver Cup con l’Audi R8 GT3 del Tresor Attempto Racing. Al sesto posto si è piazzato l’equipaggio del Team WRT con Weerts, Kelvin van der Linde e Ugo De Wilde, che con questo risultato si è assicurato il titolo Overall del GT World Challenge Europe.

Il settimo posto finale è bastato a Sven Müller, Patrick Niederhauser e Alessio Picariello per conquistare il titolo Endurance Cup del GT World Challenge Europe. Il trio della Porsche Rutronik Racing ha saputo capitalizzare sugli errori dei rivali, con la Mercedes del Winward Racing solo quattordicesima al traguardo dopo due penalità: dieci secondi per il taglio di pista iniziale e ulteriori cinque per non aver scontato la penalità durante l’ultimo pit-stop.

Nelle altre classi, il team Verstappen.com ha chiuso una stagione da incorniciare, conquistando il titolo Endurance in Gold Cup grazie a Harry King, Thierry Vermeulen e Chris Lulham, con questi ultimi due vincitori anche del titolo Sprint e Overall di categoria. In Silver Cup, Will Moore, Jarrod Waberski e Mex Jansen hanno ottenuto il titolo nonostante un coinvolgimento nel caos del primo giro. La Bronze Cup ha visto la vittoria di tappa della Porsche di Morris Schuring, Loek Hartog e Antares Au, ma il titolo Endurance è andato al trio del Kessel Racing formato da Conrad Laurens, Dustin Blattner e Dennis Marschall. Proprio il team svizzero ha guadagnato anche l’invito ufficiale alla prossima 24 Ore di Le Mans, grazie alla vittoria combinata nel GT World Challenge Europe.

Sul circuito di Montmeló, dunque, si è chiusa una stagione ricca di adrenalina, gare combattute e incerte fino all’ultimo. Il GT World Challenge Europe non ha disatteso le aspettative confermandosi il campionato più in forma nel panorama delle vetture GT3. Dopo una lunga pausa invernale, i motori delle vetture si riaccenderanno a metà aprile, per la gara Endurance del Paul Ricard, e a inizio maggio per la tappa Sprint di Brands Hatch. Le GT3 saranno protagoniste anche sui nostri circuiti a Monza, a fine maggio, e a Misano per l’appuntamento estivo di metà luglio.

GT World Challenge Europe Endurance Cup – Montmelò: Risultati Gara

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martedì 14 ottobre 2025 - Ultimo aggiornamento: 11:01 | © RIPRODUZIONE RISERVATA