il team principal della Ferrari, Frederic Vasseur

La Ferrari verso il Gp del Messico, Vasseur: «Non pensiamo al mondiale ma a migliorare»

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La spinta emotiva è forte, la consapevolezza di poter fare bene dopo la doppietta di Austin lo è altrettanto, ma in casa Ferrari non ci si monta la testa, dato che la strada resta ancora in salita e porta intanto solo ai 2.200 metri di Mexico City, dove si correrà domenica. A tenere a freno ambizioni, e sogni, è il team principal, Frederic Vasseur, spiegando di voler «mantenere questo stato d'animo nella squadra, perché penso che sia importante concentrarsi sulla prestazione pura, sessione dopo sessione, e non avere in mente il campionato». Parlando al podcast 'F1 Nation' in vista del Gp del Messico, il francese sostiene che «se qualcosa può arrivare alla fine, sarà dalla prestazione giorno per giorno. Quel che voglio è che le persone si prendano più rischi, abbiano il potere di farlo, e penso che siamo in questo stato d'animo e approccio». «Di sicuro - prosegue Vasseur - dobbiamo migliorare, abbiamo fatto alcune cose per migliorare, ma ora ci attende una sfida del tutto diversa, in condizioni ambientali uniche. Città del Messico mette sotto stress tutte le componenti della vettura e in quelle condizioni la ricerca della miglior prestazione è un esercizio non facile. Mi aspetto livelli molto ravvicinati tra i top team, a fine weekend tireremo le somme», conclude.

Niente fughe in avanti, quindi, anche perchè il lavoro di preparazione alle qualifiche e alla gara sarà reso più complicato per tutti dalla rinuncia obbligata ad una sessione di prove libere, la Fp2, per consentire alla Pirelli di testare mescole per il 2025. Una piccola deroga l'avrà la Mercedes, che ha deciso di far girare nella Fp1 Andrea Kimi Antonelli al posto di Lewis Hamilton che l'anno prossimo gli cederà il posto per andare alla Ferrari. Per l'italiano sarà il secondo test sulla W15 in un fine settimana di gara dopo quello di Monza a fine agosto. Al circuito messicano si replicherà la sfida tra Max Verstappen e Lando Norris, col primo un po' rinfrancato dai punti incamerati in Texas grazie ad una Red Bull in crescita. «Abbiamo fatto dei buoni passi avanti, miglioramenti promettenti con la vettura - commenta l'olandese - ma non sono stati sufficienti per la gara, anche se vincere la sprint è stato uno stimolo per tutto il team. In Messico si tratterà di mantenere questo slancio in avanti e di continuare a guadagnare punti cruciali».

In casa McLaren la spinta è su Norris, ma soprattutto si vuole difendere la leadership tra i costruttori perchè, come sottolinea il team principal, Andrea Stella, quel che conta "è la squadra». Inoltre, l'italiano chiarisce ancora una volta che «non abbiamo un pilota numero uno e neanche un numero due, scenario che non va bene se gestisci una squadra di Formula 1 - spiega -. Non posso sapere se in questa stagione vinceremo ma sono consapevole che se vogliamo vincere in futuro, e nella gestione 2024 arrivo a distruggere gli equilibri, finirà che non avrò una base solida negli anni successivi».

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Giovedì 24 Ottobre 2024 - Ultimo aggiornamento: 19:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA