L'Aston Martin di Sebastian Vettel

La FIA ha rigettato l'appello della Aston Martin per la squalifica di Vettel in Ungheria

di Massimo Costa
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Non è cambiato l’ordine d’arrivo del GP di Ungheria di Formula 1. I commissari della FIA hanno infatti respinto l’istanza di riesame da parte dell’Aston Martin in merito alla squalifica di Sebastian Vettel. Al termine di una brillante gara sul circuito magiaro, il tedesco aveva conquistato un meritato secondo posto. Ma, a distanza di poche ore, la doccia fredda: la AMR21 era stata trovata con un quantitativo di benzina ritenuto insufficiente per le verifiche tecniche. Nello specifico nel serbatoio erano presenti solamente 0,3 litri contro il litro minimo consentito da regolamento. Aston Martin ha provato ad impugnare la decisione dei commissari, chiedendo una revisione sulla base di nuove prove oltre ad aver presentato una richiesta di appello formale. Il team con base a Silverstone, ha presentato più di 100 canali dati della telemetria, relativi al sistema di carburante, i quali segnalavano la presenza di 1,74 litri effettivi di benzina. La mancanza di 1,44 litri è da imputare al non corretto funzionamento della pompa del carburante che, sempre secondo la difesa Aston Martin, non ha creato nessun vantaggio in termini prestazionali.

Tali prove sono state accolte, ma giudicate “non rilevanti” da parte dei commissari che hanno rigettato il ricorso. Ai fini del regolamento l’Aston Martin doveva terminare la gara con 1 litro di carburante, mentre la scuderia inglese ha portato prove in merito ad un problema tecnico. La vettura di Vettel è stata squalificata per aver infranto l’Articolo 6.6.2 del regolamento sportivo, ovvero la mancanza di un quantitativo minimo di carburante all’interno del serbatoio. La squadra ora dovrà valutare se proseguire o meno con l’appello proposto al Consiglio Mondiale della FIA. Otmar Szafnauer, CEO e Team Principal Aston Martin, ha così dichiarato: “Abbiamo ritenuto che le prove presentate fossero rilevanti, sfortunatamente la FIA ha avuto una visione diversa. Nonostante l’accuratezza delle nostre prove non sia stata contestata, la squalifica di Sebastian è stata confermata. Siamo delusi, ora esamineremo la nostra posizione rispetto all’intero processo di appello”.

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Giovedì 12 Agosto 2021 - Ultimo aggiornamento: 14-08-2021 10:06 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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