Nella foto, il gran sorpasso di Russell su Verstappen

La Mercedes si avvicina alla vetta grazie anche alle magie di Russell e di Hamilton

di Massimo Costa
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Ha compiuto progressi la Mercedes grazie agli sviluppi portati nel GP di Spagna? La risposta è sì. Ha raggiunto il livelo di competitività di Ferrari e Red Bull? La risposta è, ancora no. Non è stato certamente un fine settimana in discesa per Mercedes, ma quella di Barcellona è stata comunque una tappa importante per lo sviluppo della M13. Alla vigilia di Montmelò, le aspettative erano alte in seno alla squadra di Toto Wolff per via dei numerosi aggiornamenti apportati alla vettura. L’esito della pista avrebbe infatti decretato se le frecce d’argento sarebbero rimaste relegate al ruolo di terza forza dietro Red Bull e Ferrari o se nel corso della stagione avrebbero potuto arrivare a giocarsi pole position e vittorie come nelle stagioni recenti.

Fin dalle prove libere è parso evidente che il nuovo fondo piatto abbia risolto in buona parte i problemi di porpoising di cui soffriva la W13 nei primi appuntamenti. In qualifica, George Russell ha ottenuto il miglior risultato stagionale del team, chiudendo quarto a 643 millesimi dalla pole position di Charles Leclerc. Ma ancora non basta. I miglioramenti sono stati evidenti, Russell ha lottato per la vittoria, mentre Hamilton si è lanciato in una strepitosa rimonta dalla 19esima posizione, ma Red Bull e Ferrari sono ancora davanti.

Wolff è nella scomoda situazione di dover motivare una squadra che dopo otto anni di dominio si è trovata di colpo a dover lottare per la terza o quarta fila dello schieramento in qualifica. Il team principal Mercedes, può però contare su un alleato importante, Russell. Il pilota inglese è in gran forma, veloce in qualifica, combattivo nel corpo a corpo, affamato più che mai con una vettura con cui può finalmente dimostrare il proprio potenziale. Dopo essere sopravvissuto ad un contatto con Sergio Perez in curva 1, Russell ha mantenuto la terza posizione nei primi giri di gara, trovandosi clamorosamente al comando in seguito all’errore di Max Verstappen ed al problema tecnico di Leclerc.

Il portacolori Mercedes ha cercato di difendersi con le unghie e con i denti, prima dagli attacchi di Sergio Perez e poi da quelli di Verstappen, tornato a ridosso del duo di testa in pochi giri. Russell ha anche dovuto gestire dei problemi di surriscaldamento, che si sono poi ripresentati nel finale di gara su entrambe le vetture. Sfruttando il guasto al DRS di Verstappen, Russell è riuscito a mantenere a lungo il comando della corsa, vendendo cara la pelle ad un mastino come l'olandese, costretto a cambiare strategia pur di liberarsi del rivale. A Barcellona, Russell ha dimostrato di essere veloce, costante, di saper quando attaccare e come difendersi, mantenendo grande lucidità nei duelli e dimostrando di saper gestire al meglio vettura, anche sotto stress.

Dall’altro lato del box c’è invece un Hamilton che ancora non riesce a tirare fuori il massimo dalla W13, specialmente in qualifica. Dopo tante stagioni al vertice, Hamilton è messo sotto pressione non solo dal proprio compagno di squadra, ma anche dai propri rivali. Giovedì, infatti, Fernando Alonso ha commentato la situazione dell’ex compagno di squadra ai microfoni della BBC, non facendo sconti: “A volte hai una buona macchina, a volte non è così buona e hai bisogno di progressi per tornare competitivo. Lewis sta guidando bene come nelle stagioni precedenti. Stava dominando e battendo tutti i record e ora è un secondo dietro agli altri. Benvenuto nel mio mondo Lewis…”.

Hamilton però, ha ancora tanto da dare, come dimostra la splendida rimonta che lo ha portato a raggiungere la top-5 dal fondo dopo la foratura accusata nel contatto con Kevin Magnussen in curva 4. Scoraggiato dal trovarsi ultimo e lontano dal gruppo, Hamilton si è aperto via radio suggerendo al muretto box: “se fossi in voi preferirei preservare il motore. Mi dispiace”. Da quel momento però, ha cambiato passo, si è rimboccato le maniche e ha dato vita ad un grande recupero che lo ha portato dalla 19esima posizione in cui si trovava al termine del primo giro, staccato di quasi un minuto dalla vetta, a scavalcare persino Carlos Sainz nelle battute finali, arrivando a ridosso del podio, distante soli 12 secondi nelle mani del compagno di squadra.

Solo un problema idraulico lo ha costretto ad alzare il ritmo negli ultimissimi giri, cedendo nuovamente la posizione al pilota Ferrari e accontentandosi di 10 punti pesanti, non solo per la classifica, ma, soprattutto, per il morale. “Quando mi sono ritrovato ultimo non pensavo che sarebbe stato possibile rientrare in zona punti - ha commentato Hamilton a caldo - Mi ricordo bene quanto fatica abbiamo fatto a Jeddah per risalire in top-10 dopo una qualifica negativa. Ma il team mi ha detto via radio che ero in corsa per l’ottava posizione. Pensavo fosse una previsione ottimistica, invece siamo riusciti a raggiungere il quarto posto”, poi divenuto il quinto finale. La prestazione di Hamilton non ha lasciato indifferente Wolff: “A tratti Lewis è stato il più veloce in pista quest’oggi. Ha recuperato il gruppo mostrando grande velocità, degna di un pilota alla guida di un’auto in grado di giocarsi il mondiale - concludendo - So che possiamo tornare davanti a tutti, ma dobbiamo arrivarci presto se vogliamo avere ancora qualche chance di giocarci il campionato”.

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Venerdì 27 Maggio 2022 - Ultimo aggiornamento: 14:49 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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