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MARANELLO. Il 24 maggio scorso, in pieno lockdown, si sarebbe dovuto svolgere il Gran Premio di Montecarlo, l’appuntamento più glamour della Formula 1, unico per l’ambientazione del circuito nelle strade del Principato di Monaco, tra Santa Devota, il Casinò, l’Hotel de Paris, le piscine, la Rascasse… punti cardinali di un tracciato lento quanto spettacolare: l’ideale per un Gran Premio, ma anche per un film. Ed è proprio un film, per meglio dire un cortometraggio, che in quella domenica privata del Gran Premio è stato girato sulle strade del Principato. Titolo: “Le grand rendez vous”, Il grande incontro; attrice protagonista la Ferrari SF90; attore coprotagonista Charles Leclerc; regia di Claude Lelouche. Sì proprio lui, l’autore del celeberrimo “C’était un rendez vous”, girato a Parigi nel 1976 e diventato poi un cult.
Finora le scene girate nel “salotto da corsa” monegasco sono rimaste segrete, ma stasera, sabato 13 giugno, sarà possibile vedere il cortometraggio alle 20,20 sul sito del The Official Ferrari Magazine (https://magazine.ferrari.com). I pochissimi privilegiati che hanno avuto modo di vederlo in anteprima assicurano che “è un appuntamento da non perdere”. Le riprese sono state girate alle prime luci dell’alba. Nell’occasione le strade del Principato sono state chiuse al traffico ma l’evento è stato seguito da molti monegaschi pronti a sfruttare il primo allentamento delle misure anti-pandemia. La produzione ha richiesto l’impiego di 17 tecnici e numerose telecamere disposte lungo il percorso. Tra i consulenti di Lelouch e del suo staff anche ingegneri e meccanici della Ferrari, giunti appositamente da Maranello.
Al volante della Ferrari SF90, “mostro” con motore V8 ibrido da 1000 cavalli, c’era, come detto, Charles Leclerc; al suo fianco il principe Alberto II di Monaco e, poi, anche una misteriosa compagna di viaggio. Nel tratto più veloce sono stati raggiunti i 240 km/h; nei tratti più tortuosi il pilota della Ferrari ha esibito il meglio in materia di cambi di traiettoria, frenate al limite e brusche accelerazioni: un repertorio arricchito dalla “voce” del V8, autentica “colonna sonora” del film, ma anche un vero e proprio pressure test in vista della commercializzazione dell’auto (presentata lo scorso anno, la SF90 non era stata ancora testata ufficialmente su strada).
Il cortometraggio che andrà in scena stasera ricorda, come detto, il primo “C’était un rendez vous”, girato da Lelouch a Parigi nel 1976 e tuttora capace di attirare migliaia e migliaia di visualizzazioni sui social. Oltre alla passione per la velocità e all’inconfondibile “sinfonia” del motore Ferrari, le due opere condividono presenze femminili vicine al regista francese: la donna del primo incontro fu Gunilla Friden, allora sua compagna, mentre la giovane fioraia che compare all’inizio e alla fine del nuovo film è Rebecca Blanc-Lelouch, loro nipote.
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