Nella foto, Charles Leclerc

Leclerc, gli errori fotocopia aumentano e in Ferrari nessuno sembra volerli risolvere

di Massimo Costa
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Per tentare di capire l'errore pacchiano commesso da Charles Leclerc alla curva 4 del 1° giro del GP di Sakhir, forse bisogna fare un passo indietro, alla domenica precedente. Nel GP di Bahrain, disputato sul circuito originale, il monegasco è entrato come se non ci fosse un domani nel varco lasciato da Sebastian Vettel alla prima curva. Il tedesco, quando ha visto arrivare come un missile Leclerc, da buon compagno di squadra, è rimasto largo per evitare un contatto a seguito della avventata manovra del giovane ferrarista, perdendo posizioni. Questione di rispetto, che qualche volta Charles, quando ha il casco in testa, sembra non avere per Vettel, per esempio il comportamento nella qualifica di Monza 2019 o l'incidente innescato a Spielberg. Ebbene, Seb per quel tuffo di Leclerc all'interno della prima curva nel GP del Bahrain, si era lamentato via radio.

A fine gara, il team principal Mattia Binotto si è guardato bene dal proferire qualche parola di critica a Charles, dichiarando che era un normale sorpasso, non tenendo minimamente conto del gesto importante e decisivo per evitare un incidente da parte di Vettel. Guarda caso, legittimato nel compiere una manovra simile, domenica a Sakhir il monegasco alla curva 4 ha ripetuto quell'azione, ma davanti non aveva il compagno di squadra, bensì Sergio Perez. Che giustamente ha fatto la sua traiettoria essendo nettamente davanti. Leclerc è arrivato a ruote inchiodate, come un pilota di F4 che vede uno spazio e vi si butta a occhi chiusi, ed ha centrato la Racing Point del messicano, costringendo poi pure Max Verstappen ad andare largo e a sbattere contro le protezioni.

Giunto ai box, Leclerc sempre critico con se stesso, ha ammesso l'errore, ma si è lasciato scappare che... non si aspettava che Perez chiudesse. Frase che la dice lunga sul concetto di idea che il ferrarista deve avere sugli spazi, ma di sicuro se Binotto lo avesse catechizzato sul rischio che certe azioni comportano, anziché benedirle, magari Leclerc sarebbe stato più accorto. Dallo splendido giro di qualifica, all'errore da principiante. In F1 si fa in fretta a passare dalle stelle alle stalle, ma una volta di più va rimarcata la gestione infelice di Binotto dei propri piloti. Va da sè che se Leclerc si fosse accodato a Perez, la Ferrari poteva vivere una gara da protagonista considerando che il messicano, da ultimo è andato a conquistare la sua prima vittoria in Formula 1.

Il Charles di questi tempi (non va dimenticato l'errore della Turchia all'ultimo giro per troppa foga) appare troppo oltre, ricorda il Verstappen dei tempi della Toro Rosso o dei primi tempi in Red Bull, quando commetteva sciocchezze con facilità. Ma se l'olandese è arrivato in F1 con un solo anno di monoposto sulle spalle, di fatto imparando a guidare direttamente nel Mondiale, Leclerc ha disegnato un eccellente percorso nelle serie propedeutiche (Renault, F3, GP3, F2 ed ora è al terzo anno di F1) e queste sviste, chiamiamole così, che stanno aumentando, sono preoccupanti.

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Giovedì 10 Dicembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 12-12-2020 11:13 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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