la Porsche 919 Hybrid che comanda la graduatoria individuale pilotata da Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb

LMP1, in Messico Audi punta ad insidiare Porsche e Toyota cerca la 1° vittoria

di Claudio Margarita
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CITTA' DEL MESSICO – L'inseguimento a Porsche continua in Messico, la prima delle cinque tappe extraeuropee del FIA World Endurance Championship (WEC) 2016. Nella classe regina, la LMP1, il costruttore di Stoccarda ha vinto tre delle quattro prove disputate finora ed ha 164 punti in classifica contro i 129 di Audi ed i 97 di Toyota. Il terzetto di piloti delle 919 Hybrid che comanda la graduatoria “individuale” - Romain Dumas, Neel Jani e Marc Lieb – è a quota 106, 33 lunghezze in più rispetto ai colleghi di Audi Di Grassi, Jarvis e Duval.

La 6 Ore di Città del Messico – dove si torna a disputare una gara di Endurance ad un quarto di secolo dall'ultima apparizione – è ricca di insidie. Intanto perché il meteo è incerto e non è esclusa pioggia, ma soprattutto perché l'autodromo Hermanos Rodriguez si trova ad oltre 2.200 metri di quota. Per questa ragione alle scuderie sono stati concessi 90 minuti supplementari di test per la messa a punto dell'aerodinamica. L'altitudine mette in difficoltà più i motori aspirati rispetto alle unità turbo, che comunque perdono potenza e lavorano a temperature ancora più elevate: un problema per tutti sul fronte del raffreddamento, tanto che sono state concesse deroghe.

Toyota, l'unica casa a non aver ancora vinto in questa stagione, si presenta al via con grandi ambizioni. La metà dei suoi piloti (Sébastien Buemi, Stephane Sarrazin e Mike Conway) conosce almeno in parte la pista, visto che ci ha gareggiato in marzo con le monoposto di Formula E. Certo, il percorso era in versione ridotta rispetto ai 4,303 chilometri sui quali si disputa il WEC, ma potrebbe essere un vantaggio importante, in particolare in condizioni difficili.

La scuderia Audi non dovrà più chiedere gli “straordinari” a Marcel Fässler ed André Lotterer, che si erano alternati in due al volante della R18 ibrida a gasolio numero 7 nella prova del Nürburgring, mentre Benoit Treluyer era convalescente dopo un incidente con la mountain bike. Lucas Di Grassi aveva tagliato per primo il traguardo in Formula E in Messico, ma era poi stato squalificato per una irregolarità tecnica all'auto. I piloti Porsche conoscono poco il tracciato, anche se a Weissach è disponibile un simulatore che il 36enne Marc Lieb ha dichiarato di aver impiegato per prendere confidenza con il tracciato.
 

 

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Giovedì 1 Settembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 17:34 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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