Toto Wolff e Christian Horner, team principal di Mercedes e Red Bull

Mercedes e Red Bull volevano correre in Australia, poi Wolff ha cambiato idea...

di Massimo Costa
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C'è un retroscena interessante, riguardo la cancellazione del GP di Australia, emerso in queste ore. Quattro team volevano assolutamente partecipare all'evento ed erano pronti a scendere in pista per il primo turno di prove libere del venerdì. Trattasi di Mercedes, Red Bull, Alpha Tauri e Racing Point. Al contrario, McLaren (per ovvi motivi considerando la quarantena a cui è stato sottoposto parte del personale), Ferrari, Alfa Romeo e Renault non erano dello stesso avviso mentre Haas e Williams avevano scelto di accettare qualsiasi decisione finale fosse stata presa.

Nella notte di giovedì, presso il Crown Hotel, regnava l'incertezza nella riunione che vedeva coinvolti i team principal, Liberty Media, la FIA, gli organizzatori del Gran Premio. Per prima cosa, è stato ricordato l'articolo 5.7 del regolamento, il quale recita che un Gran Premio può essere annullato se in pista vi sono meno di dodici monoposto. Con Mercedes, Red Bull, Alpha Tauri e Racing Point convinte di correre, più Haas e Williams che avrebbero seguito la linea vincente, a dodici ci si arrivava. Il punto è che le votazioni erano quattro contro quattro, creando una situazione di totale stallo. Occorreva che qualcuno rompesse il fronte, sia per arrivare alla cancellazione sia per dare il via all'evento.

A cambiare linea è stata la Mercedes. Toto Wolff ha infatti ricevuto una telefonata dal presidente di Daimler AG, lo svedese Ola Kallenius, il quale ha chiaramente fatto capire al proprio team principal che il gruppo preferiva non disputare il Gran Premio. Wolff si è inchinato al volere del suo presidente e così Mercedes ha "scavallato" andando a unirsi a Ferrari, Alfa Romeo, McLaren e Renault, portando così alla maggioranza il gruppo che era contrario allo svolgimento del weekend di gara. A quel punto, è stata definita la cancellazione del primo appuntamento stagionale.

Mercedes ha poi redatto e inviato (prima che lo facesse la Federazione) un comunicato stampa riguardante la propria volontà di non partecipare al Gran Premio di Australia e nel quale chiedeva alla FIA la cancellazione dell'intero evento. Una mossa a dir poco opportunista, non concordata con Red Bull, Alpha Tauri e Racing Point (infuriate per questa mossa), che metteva Mercedes agli occhi del mondo come la squadra che pensava alla salute della famiglia Formula 1, quando invece pochi minuti prima voleva a tutti i costi prendere parte al Gran Premio.

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Martedì 17 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 19-03-2020 11:23 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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