
Le pagelle del Gp di Suzuka: Fenomeno Max, Kimi super, Charles non s’arrende, Lewis molle. Piastri scatenato
VERSTAPPEN 10
L’impresa di Suzuka – pole e vittoria – ha capovolto un luogo comune della F1: quello secondo cui la macchina conta più del pilota. Verstappen ha dimostrato che chi è dotato di talento, su una pista vera che esalta le capacità di guida, può fare la differenza. Pole e vittoria sono state una masterclass: tra vent’anni le insegneranno all’università del pilotaggio.
ANTONELLI 9
La sua corsa vale molto di più del sesto posto finale. Suzuka non l’aveva mai vista e non è una pista che si impara al computer ma guidandoci dentro col cuore in gola in quelle curve velocissime. Kimi in un solo giorno da allievo si è trasformato in maestro: giro più veloce e un distacco abissale rifilato a Hamilton con cui all’inizio duellava.
PIASTRI 8
Ormai l’uomo forte della McLaren sembra più lui di Norris. A Suzuka l’ha incalzato per tutta la gara aspettando che il team gli desse il permesso per superarlo. Presto il gregario prenderà il posto del capitano.
LECLERC 7,5
Corsa in solitario ma tenace e volitiva come gli riesce spesso. La cosa triste è che mentre lui ha guidato in modo impeccabile senza sbagliare nulla, i 16 secondi che lo separano dal primo sono tutta colpa del ritmo scarso della sua Ferrari.
NORRIS 7,5
Intendiamoci, un secondo posto non si butta mai via. Ma quando il gioco si fa duro, Norris va in crisi. Aveva tutto per vincere ma non è mai riuscito a mettere il sale sulla coda di Max. È il perfetto interprete dell’arte di accontentarsi.
HAMILTON 6-
Nemmeno la carta di sparigliare la strategia delle gomme è servita. Un week end abulico con una Ferrari inconsistente. Come da copione: quando la Rossa è competitiva lui ci mette l’anima (Cina), ma quando non va e deve lottare nelle retrovie, tira i remi in barca. Speriamo che alla lunga non si demotivi.
SAINZ 5
Ma che è successo al pilota che sulla Ferrari spesso e volentieri batteva Leclerc? Pare spento, abulico, distratto. In prova ha ostruito Hamilton nella curva più critica, in gara il paragone con il compagno Albon è stato imbarazzante. Deve fare un reset mentale.
SUZUKA 5
La pista è un circuito old style che piace a tutti; guidare lì dentro scatena l’emozione, ma quanto a spettacolo in gara, zero assoluto! Come sono partiti in griglia, così sono arrivati. Solo due o tre cambi di posizione e sorpassi quasi nessuno.
LAWSON 4
Sempre peggio. Anche la retrocessione da Red Bull a Racing Bull non è servita a scuotergli l’orgoglio. Il suo compagno finisce ottavo, lui quart’ultimo.
ALPINE 4
Dove è finita la baldanza invernale di Briatore? La sua squadra è costantemente nelle retrovie ed è l’unica fra i dieci team F1 che non ha raccolto nemmeno un punticino.