Nella foto, Mick Schumacher con la Haas

Per Mick Schumacher inizio di stagione in salita: pochi gli sviluppi per il team Haas

di Massimo Costa
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Sembra non iniziare al meglio la stagione di debutto in F1 per Mick Schumacher, figlio del sette volte campione del mondo Michael. Il vincitore del campionato Formula 2 2020, correrà quest'anno per il team americano Haas, ma le prospettive sembrano non essere positive. Il team principal, italiano, Gunther Steiner, ha infatti dichiarato che gli sviluppi alla vettura dello scorso anno saranno minimi e i due "gettoni" concessi dal regolamento per intervenire sulle monoposto, non sono neanche stati utilizzati. Considerando che la Haas VF20 è stata assieme alla Williams la monoposto meno competitiva, non c'è da star allegri.  

"Parti come l'ala anteriore, i deflettori e le prese d'aria dei freni sono cambiate, dovevano essere adattate", ha detto Steiner ad Auto Motor und Sport, "ma non si poteva fare altrimenti viste le modifiche al fondo piatto e al diffusore, imposte dalla FIA per ridurre il carico, che influenzano tutti i flussi. Potevamo realizzare un nuovo musetto, ma eravamo in ritardo. Siamo rimasti fermi troppo a lungo per essere pronti entro la scadenza di fine settembre". Una ammissione sorprendente quella di Steiner, dettata certamente dalle difficoltà economiche dettate dalla pandemia e dai premi in denaro ridotti per il minor numero di gare disputate. Dall'avvio del nuovo anno, il team Haas ha lavorato in galleria del vento per la nuova VF21: "Non vogliamo usare altro tempo in galleria", ha confermato Steiner.

Insomma, profilo molto basso per la squadra di proprietà dell'americano Gene Haas che con due piloti debuttanti come Schumacher e Nikita Mazepin tirerà a... campare in attesa del 2022 quando le monoposto saranno soggette a una vera e propria rivoluzione aerodinamica. Dalla Ferrari ci sarà una trasmissione evoluta, che non costa gettoni, e una power unit che si attende migliorata dopo la perdita di cavalli dello scorso campionato. Ma curiosamente il nuovo V6 turbo-ibrido resta spento perché a causa delle restrizioni sui viaggi per Coronavirus, i tecnici assegnati da Maranello non possono raggiungere la sede inglese della Haas, situata a Banbury, per la prima accensione. Per ragioni logistiche, la Haas questa volta sta infatti assemblando la macchina in Gran Bretagna, con i pezzi di fattura Dallara spediti dall'Italia. Nonostante tutto, la tabella di marcia è rispettata. 

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Venerdì 5 Febbraio 2021 - Ultimo aggiornamento: 06-02-2021 18:22 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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