La Peugeot 208 Rally 4

Peugeot, Andreucci svela i segreti del nuovo missile del Leone: la 208 Rally 4

di Franco Carmignani
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ROMA - C’è la garanzia di undici volte Campione d’Italia sullo sviluppo della nuova Peugeot 208 Rally 4, la macchina tanto attesa, questa volta dalla clientela sportiva, in particolare dalla grande base dai piloti rally in Italia e in tutti i paesi europei. Paolo Andreucci è stato infatti scelto dalla divisione sportiva della Casa del Leone per questa delicata fase di definizione della vettura che vuole rappresentare un ulteriore passo avanti rispetto all’eccellenza del modello precedente. “Era da tempo che mi domandavo come sarebbe potuta essere la nuova generazione di quella 208 che ho portato piùvolte in gara” spiega il grande campione di Castelnuovo Garfagnana, abituato ai lunghi test anche sulla pista della Pirelli. A poche settimane di distanza dal reveal della versione stradale, Peugeot ha tolto il velo a quella da competizione, la 208 Rally 4. “La nuova nata della casa francese, anche se con dimensioni leggermente più grandi della precedente, mi è sembrata ancor più reattiva e maneggevole”.

Nel corso dei mesi - continua Andreucci - abbiamo fatto molti test che, principalmente, sono serviti a renderla meno confortevole ma più precisa, robusta e, soprattutto, più veloce in situazioni limite come quelle richieste nelle gare. Abbiamo fatto diversi km anche per verificare la resistenza dei componenti meccanici come gli ammortizzatori, i freni, i vari supporti di motore e cambio, le temperature motore in condizione limite. In Portogallo, ad esempio, abbiamo scelto strade molto accidentate per avere tutti questi riscontri e stressare maggiormente l'auto. Ne è venuta fuori una vettura molto robusta. In particolare, nella seconda sessione dei test di luglio scorso, abbiamo scelto una strada con molti salti e sconnessioni che si susseguivano. Il problema delle vetture da rally non è solo affrontare un salto unico con un singolo atterraggio, ma anche affrontare sconnessioni o salti in sequenza che fanno lavorare gli ammortizzatori in maniera stressante: è in pratica un viaggiare costantemente su dissuasori di velocità ma non a 30 all'ora come nei centri città bensì a 120 km/h e oltre.

Un grosso occhio alla robustezza certamente, ma anche al modo migliore per mantenere l'aderenza dell'auto al fondo stradale. Da subito si è visto il potenziale di questa Nuova 208: nonostante le velocità di prova in continuo crescendo, non abbiamo avuto un solo problema legato alla robustezza dell'auto ed è una gran cosa perchè se è vero che questa è una versione da competizione, pur sempre deriva da una versione stradale e che ha oltretutto 5 porte al posto della vecchia 208 che ne aveva solo 3, intrinsecamente più rigida e resistente di carrozzeria. Questo ti dice che la vettura di base è veramente ottima Di solito le macchine R2/R4 definite piccole sentono troppo la strada, smorzando poco le asperità - sempre Andreucci che parla - con la nuova 208 Rally 4 siamo su un altro piano perchè possiamo sfruttare le caratteristiche di scocca e di sospensioni per staccare gli avversari. Sembra di guidare una vettura di categoria superiore. Il suo passo, cioè la distanza tra gli assali, aiuta non poco in termini di stabilità in curva. infatti ben gestibile nella guida rallistica nel classico traverso fatto anche a velocità elevate di circa 140/150 km/h. Hai sempre il controllo del mezzo.

Dopo le prove di durata posso dire che è una vettura più facile da guidare della precedente perchè impegna di meno cosa che sarà sicuramente molto apprezzata dai piloti che la guideranno. La grossa differenza rispetto alla vecchia perchè nel motore, che da aspirato diventa turbo. Siamo di fronte ad una versione da corsa del apprezzato motore 3 cilindri turbo della famiglia PureTech di Peugeot, un motore che passando dai 100/130 CV della versione presente in listino di serie a ben 208 CV per quella da gara. Niente affatto male anche se la si confronta coi 185 CV aspirati della precedente 208 R2B. La coppia eccezionale, al punto di poter girare i tornanti su sterrato addirittura in terza marcia per evitare il pattinamento dovuto alla grande coppia motrice. Davvero sorprendente. Il cambio è un cinque marce sequenziale che si usa più spesso dalla terza alla quinta.

La prima la si usa praticamente solo per partire e la seconda nei tornati stretti. un'auto molto divertente con cui anche i trofeisti a mio parere si troveranno molto bene. La facilità di guida della 208 fa si che anche chi si approccia al rally da neofita possa trovare una vettura ideale con cui crescere e migliorarsi, proprio perchè sincera nelle sue risposte di guida. Non vedo l'ora di metterla alla prova in gara - conclude Paolo, che quest’anno riavrà a suo fianco Anna Andreussi – perchè questa Nuova 208 Rally 4 ne farà vedere delle belle, ne sono sicuro. E se lo dice Ucci..

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Martedì 10 Marzo 2020 - Ultimo aggiornamento: 14-03-2020 13:04 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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