Alexander Albon

Red Bull, o la va o la spacca: promuove Albon. Gasly retrocesso in Toro Rosso

di Massimo Costa
  • condividi l'articolo

ROMA - Che Christian Horner ed Helmut Marko stessero tramando qualcosa di clamoroso era nell'aria. Le parole del team principal Red Bull dopo Budapest ("Abbiamo bisogno di punti e Gasly non ce li porta", questo il succo), erano risuonate come una bocciatura per il francese. Che pure, appena lo scorso 8 luglio, era stato rassicurato: "Pierre concluderà la stagione con noi". Ma si sa, le parole in casa Red Bull non contano molto. Che il sedile di Gasly fosse a rischio era noto, ma si diceva che non vi era il profilo giusto per sostituirlo, tanto che si tirava in ballo il nome di Fernando Alonso. E invece no. La Red Bull ha deciso di bruciare Gasly retrocedendolo con effetto immediato alla Toro Rosso al fianco di Daniil Kvyat e di promuovere nella squadra principale Alexander Albon che di corse in F1 ne ha fatte appena dodici. L'anglo-thailandese ha impressionato nei suoi primi Gran Premi in carriera, ma non così tanto da poter immaginare di ritrovarlo già sulla RB15. in casa Red Bull funziona così, lo abbiamo già visto nel 2016 con Kvyat sacrificato passando dalla Red Bull alla Toro Rosso per far posto al giovanissimo Verstappen. In quell'occasione la brutale manovra funzionò eccome, vedremo quindi se Albon riuscirà a capire subito la RB15 e ad essere all'altezza del nuovo compagno di squadra olandese. Un rischio enorme per la sua carriera, anche perché il cambio di squadra avverrà su uno dei circuiti più impegnativi del calendario, Spa questo fine settimana. E' proprio il caso di dire "o la va o la spacca". La Red Bull a fine anno valuterà poi se proseguire con Albon, in caso contrario, se Gasly con Toro Rosso otterrà brillanti piazzamenti, potrebbe tornare nella squadra principale.

Albon, 23 anni, ha debuttato nel mondo delle monoposto nel 2012 come pilota Junior Red Bull grazie agli eccellenti risultati nel karting, partecipando al campionato di F.Renault Eurocup e alla F.Renault ALPS con il team spagnolo Epic. La Red Bull lo abbandona subito per mancanza di risultati, ma viene preso dal programma Junior Lotus Gravity. Nella serie europea della Renault è rimasto fino al 2014, stagione in cui, dopo due anni non facili, ha cominciato a ottenere i primi importanti risultati concludendo terzo con il team KTR, ma rimanendo a secco di vittorie.  Nel 2015, il salto nel FIA F3 con Signature e il settimo posto finale e ancora zero successi. Uscito da Gravity, il 2016 lo ha visto debuttare in GP3 con ART e finalmente ha conquistato le prime vittorie in monoposto, ben quattro, risultando vice campione alle spalle di Charles Leclerc. Immediata la promozione in F2 con ART col quale ha concluso decimo. Nel 2018, ancora F2, ma con DAMS, e il terzo posto finale nel campionato condito da quattro vittorie.

  • condividi l'articolo
Martedì 27 Agosto 2019 - Ultimo aggiornamento: 13:07 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti