Nella foto, Carlos Sainz

Sainz e quella vittoria a Monza sfuggita per un soffio: «Mi è mancato un giro in più per farcela»

di Massimo Costa
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Ci ha creduto fino all'ultimo giro, alla curva finale, a un metro dal traguardo. Ma non ce l'ha fatta. Carlos Sainz aveva pensato di poter cogliere la prima vittoria in F1 sul circuito di Monza, riteneva che l'Alpha Tauri-Honda di Pierre Gasly fosse facilmente raggiungibile dalla sua McLaren-Renault, che già gli aveva permesso di qualificarsi in seconda fila. E invece, Sainz si è dovuto accontentare del secondo posto, che diventa comunque il suo miglior risultato mai conseguito nel Mondiale. Superata la bandiera a scacchi del GP d'Italia, il futuro pilota Ferrari è stato colto da una crisi nervosa, ha pianto per la rabbia, ma una volta sceso dalla sua McLaren ha comunque capito che aveva disputato una gara straordinaria e tutto è tornato alla normalità: "È impossibile essere delusi, ma questa vittoria la volevo", ha ammesso Carlos, che già aveva chiarito le sue intenzioni in radio con il proprio ingegnere di pista Tom Stallard.

"Sapendo della penalità a Lewis ho creduto di avere la mia opportunità per vincere. Poi, c'è stata la bandiera rossa. In quel momento ero abbastanza arrabbiato, ho ripensato alla sfortuna avuta in questa stagione e sapevo che ripartire con la mescola media usata sarebbe stato difficile. Ma mi sono messo a testa bassa per recuperare e raggiungere Gasly. Probabilmente è mancato giusto un giro, ma sono comunque super felice. Non abbiamo lasciato nulla per strada".

Una cosa, però, va sottolineata: la piazza d'onore di Sainz è un risultato da outsider, difficile da prevedere alla vigilia, ma di sicuro non fortunoso. Sia per quando mostrato al sabato sia per il passo-gara. Lo conferma anche la quarta posizione del compagno Lando Norris. "Avevamo un ritmo incredibile", ha ricordato il futuro ferrarista. I tifosi della Rossa forse hanno trovato un po' di consolazione in lui, in una domenica altrimenti "nera". E Carlos ha festeggiato il suo primo podio a caldo, visto che quello del 2019 in Brasile (curiosamente, ancora dietro a Pierre Gasly) maturò solo a tavolino. Sfruttando una penalità a... Hamilton. La McLaren invece, non vince dal 2012.

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Mercoledì 9 Settembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 10-09-2020 11:52 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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