Sam Bird

Sam Bird: «Pista fantastica, è l’E-Prix più bello». Il britannico è l’unico ad aver vinto una gara in tutte le stagioni

di Nicola Desiderio
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In un’enciclopedia immaginaria Sam Bird e l’Italia troverebbero sicuramente spazio alla voce “le affinità elettive”. Il pilota britannico ha infatti vinto la sua prima gara in GP2 a Monza nel 2010, sul Lago di Como ha celebrato il suo matrimonio e dal 2014 è al volante di una Ferrari nella classe GTE nel WEC. E poi il suo nome è il primo nell’albo d’oro dell’E-Prix di Roma dove ha vinto nel 2018. È un veterano della Formula E perché è al volante dalla prima stagione nel 2014. Da allora, in 87 gare, è andato sul podio una volta su 4 e ha vinto 11 volte collezionando un record insuperabile: essere l’unico ad aver conquistato almeno un’E-Prix ogni stagione. Manca ancora la vittoria in campionato, ma ci sta lavorando. 

Sei stato il primo pilota a vincere a Roma, anche se su un tracciato diverso. Che cosa ti piace di quello attuale?
«Il circuito mi piace moltissimo, trovo che sia fantastico perché è lungo, pieno di saliscendi, alterna parti lente a ad altre molto veloci con curve belle da guidare. E poi c’è l’accoglienza degli italiani che è sempre meravigliosa. Per tutte queste ragioni credo che Roma sia una delle destinazioni più belle dove la Formula E corre».

Parliamo della stagione in corso. Come vedi i tuoi avversari?
«Venturi e Edoardo Mortara stanno andando molto bene, ma questa non è una sorpresa. Hanno l’esperienza e il powertrain Mercedes. Finora noi di Jaguar non siamo riusciti a raccogliere molti punti e devo ancora capire bene perché. Prima dell’inizio del campionato abbiamo lavorato molto su bilanciamento e software e la macchina ha dimostrato di essere molto veloce. I ragazzi del team si danno molto fa fare e sono sicuro che tutto questo si vedrà presto. Anche per questo non vedo l’ora di correre a Roma».

Hai già visto la vettura Gen3 per il prossimo anno?
«Sì, l’ho vista. Dal punto di vista tecnologico è un grande salto in avanti ed è completamente diversa dalla vettura attuale».

Secondo te i circuiti attuali dovranno essere aggiornati per la maggiore velocità delle nuove auto?
«No, non penso perché le Gen3 sono più piccole, più corte e più strette. È vero, saranno nettamente più potente e veloci, ma non credo che dovremo andare su circuiti permanenti. La massima serie del motorsport elettrico deve rimanere dove la mobilità elettrica è più necessaria: nel centro delle grandi città».

Che aspettative hai come pilota dalle Gen3?
«Mi aspetto che siano più divertenti da guidare e che all’inizio ci sarà qualche sfida tecnica da sistemare. Penso al software, alle nuove gomme Hankook e all’assetto per adattare la vettura al nostro stile di guida».
 

Che cosa cambierà nella strategia con la ricarica in gara?
«Sarà un altro grande cambiamento e sarà molto interessante per il pubblico. Con 600 kW di potenza ricaricheremo 4 kWh in 30 secondi, una quantità di energia enorme in un tempo brevissimo. E dovremo scegliere il momento giusto della gara per farlo. Penso che all’inizio vedremo strategie molto diverse, ma alla fine i team faranno cose molto simili».

Hai già firmato il rinnovo del contratto con Jaguar. Vuol dire che confidi nelle potenzialità del team…
«Sì, e anche loro credono in me. Mi trovo molto bene qui e l’obiettivo è vincere per entrambi. Jaguar non ha mai vinto un campionato e neppure io. Stiamo lavorando duro per questo obiettivo insieme».

Quale gara preferisti vincere questo weekend?
«Tutte e due! È quello che proverò a fare. Sono già riuscito a vincere due gare in un unico fine settimana a New York nel 2017 e credo di essere uno dei tre piloti ad esserci riuscito. Dunque perché non provarci? È un obiettivo realistico e raggiungibile».

Anche quest’anno correrai alla 24 Ore di Le Mans con una Ferrari nella classe GTE. Ti piacerebbe essere uno dei piloti per la prossima hypercar di Maranello?
«Eccome! Chiamo Antonello (Colletta, il responsabile del progetto, ndr) ogni settimana per dirgli: per favore fammi guidare l’hypercar! Scherzi a parte, quello che sta facendo Ferrari ha un valore storico: dopo decenni vedremo di nuovo il Cavallino Rampante lottare per la vittoria assoluta nella corsa più importante al mondo. Sono sicuro che a Maranello hanno tanti piloti tra i quali scegliere, ma spero che il fatto di essere stato un loro pilota ufficiale abbia la sua importanza. Al momento, sono concentrato sulla Jaguar e la Formula E, ma io ed altri piloti abbiamo fatto entrambe le cose con successo. Per questo spero che Antonello mi legga e mi chiami».

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Sabato 9 Aprile 2022 - Ultimo aggiornamento: 11:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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