Nella foto, Lewis Hamilton

Sentenza pesante per Hamilton: ala irregolare, partirà ultimo nella corsa sprint, solo una multa per Verstappen

di Massimo Costa
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Lewis Hamilton è stato squalificato dai risultati della qualifica disputata ieri Interlagos: l'ala posteriore della sua Mercedes, finita sotto il mirino dei commissari, è stato giudicato irregolare venendo meno all'articolo 3.6.3 delle normative tecniche di Formula 1. Il verdetto è arrivato a quasi 24 ore di distanza. Hamilton non partirà quindi davanti a tutti, ma ultimo, nella Sprint Qualifying di oggi, con il rivale Max Verstappen a ereditare la prima casella in griglia. Un'occasione d'oro per l'olandese, che invece è stato solo multato per aver toccato proprio l'ala incriminata in parco chiuso, non avendo provocato alterazioni. Sulla vettura del campione del mondo, la distanza tra i profili dell'ala posteriore ha superato in qualifica il massimo di 85 millimetri a DRS attivato. La segnalazione era partita proprio dai rivali della Red Bull, e dopo verifiche statiche, analisi video e ascoltando il parere delle parti in causa ecco l'attesissimo il responso, certamente di grande peso nelle dinamiche della lotta per il titolo 2021.

Un aspetto, a scanso di equivoci, va comunque sottolineato: non c'era intento da parte della Mercedes di violare le regole o di ottenere un vantaggio non consentito. Lo hanno messo in chiaro anche i commissari, affermando "di non aver mai dubitato" che i test non superati (quattro volte) fossero frutto di un intento antisportivo. La flessione oltre i limiti è stata dovuta probabilmente a un problema nel meccanismo degli attuatori del DRS, o a un errore di assemblaggio, secondo la spiegazione fornita dalla Mercedes. Un inconveniente, insomma, anche perché analoghe verifiche sono state compiute in moltissime occasioni senza criticità. Il weekend di Hamilton, ora, si mette decisamente in salita: nella corsa-sprint dovrà cercare di recuperare più posizioni possibili, pensando allo schieramento del Gran Premio di domani, quando comunque pagherà altre 5 caselle di arretramento per la sostituzione del motore termico già effettuata ieri.

Max Verstappen invece, se la cava con 50mila euro di multa: non avrà penalizzazioni in pista l'episodio che ha visto protagonista l'olandese al termine delle qualifiche del venerdì a Interlagos, quando ha violato il regime di parco chiuso. Il portacolori della Red Bull, come inizialmente scoperto attraverso un filmato amatoriale, con le dita ha toccato le ali posteriori della sua monoposto e di quella del rivale Lewis Hamilton, per confrontarne i rispettivi spazi di apertura dei profili per il DRS. Una leggerezza, perché in parco chiuso anche il semplice gesto di "tastare" le auto viene meno alle regole. Ma i commissari hanno ritenuto giusto non andare oltre la sanzione pecuniaria.

Il caso era spinoso perché proprio il sistema DRS della vettura di Hamilton era nel mirino: la Mercedes poteva insistere sul fatto che Verstappen avesse alterato l'alettone, con tutto ciò che ne può conseguire. Non è stato così. "Non c'è alcun movimento degli elementi dell'ala della macchina numero 44 quando Verstappen tocca il retro. Analizzando tutti i video e la sua posizione del corpo, gli stewards ritengono che non sia stata esercitata una forza significativa", è quanto si legge nel report dei delegati FIA. Che, inoltre, prendono atto: "È chiaro che sia diventata un'abitudine dei piloti toccare le auto dopo qualifiche e gara. Questa è stata anche la spiegazione di Verstappen, cioè che fosse normale toccare un'area della macchina oggetto di contestazione fra i due team (Mercedes e Red Bull, appunto). La tendenza è vista in modo innocuo e non è stata mai disciplinata uniformemente. In ogni caso è una violazione delle regole di parco chiuso e ha il potenziale di creare danni".

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Sabato 13 Novembre 2021 - Ultimo aggiornamento: 21:08 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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