SALOU – Il pubblico del Rally di Catalogna, undicesima delle 13 tappe del FIA World Rally Championship, non si è lasciato impressionare dalla pioggia. Non solo ha affollato le strade del Montjuic per la prova inaugurale di giovedì sera, ma ha anche accompagnato con curiosità i piloti in gara nella prima giornata, penalizzata almeno in mattinata dal maltempo. Accampata con tende e caravan, la gente non si è lasciata scoraggiare, “premiata” nel pomeriggio dal sole.
 

Quello che molti non hanno visto sono le signore che “comandano” la gara. Per la prima volta in 44 anni di storia della specialità, la “squadra” di commissari è guidata da una donna, la tedesca Waltraud Wunsch, coadiuvata da Christina Lundqvist Viklund, direttore sportivo e di corsa del Rally di Svezia, e dalla spagnola Silvia Bellot l'ambasciatrice femminile nella commissione Motorsport della Fia nonché unico steward donna in Formula 1. Nel complesso, sono 15 le ufficiali di gara impegnate nella tappa spagnola del WRC. Lo staff “rosa” è supportato anche da Yvonne Gilli segretaria del campionato. "Dobbiamo continuare a incoraggiare più donne a entrare in ruoli di ufficiali di alto livello e non solo steward", ha commentato Wunsch.

Ai box di Volkswagen, Luisa Moya, ex navigatore di Carlos Sainz e due volte campione del mondo, “svela” alcuni segreti delle auto, che solo quattro persone (i meccanici) oltre a pilota e navigatore possono toccare, e delle gomme. Per ciascuna Polo R “mondiale” sono disponibili 68 pneumatici, anche se solo 28 possono venire realmente impiegati per la competizione.

Le gomme sono sottoposte ad uno stress notevole. Quelle per lo sterrato pesano attorno ai 24 chilogrammi (cerchi inclusi) e possono perderne fino a 3 l'una. Per l'asfalto, le Michelin da competizione pesano poco meno di 20 chilogrammi, ma alla fine della giornata raramente vengono consumate per oltre 500 grammi.