Tecnologia e show, un poker d'assi

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LA GLORIA
La Nissan GT-R LM Nismo mette pepe in un'atmosfera già incandescente. La 24 Ore di Le Mans che ci corre dal 1923 è recentemente tornata ai fasti degli anni Sessanta ed ora vede impegnati ufficialmente un numero di costruttori che fa invidia alla Formula 1. Nella categoria GT (le vetture derivate dalla serie) anche quest'anno punteranno alla vittoria assoluta quattro marchi diversi: Ferrari, Aston Martin, Corvette e Porsche. Anche nei prototipi, le mostruose LMP1, le vetture in grado di vincere sono almeno 4: la nuova GT-R LM si aggiunge infatti all'Audi R18 e-tron quattro, alla Porsche 919 Hybrid e alla Toyota TS40. Chi è il favorito? Impossibile dirlo anche perché le varie scuderie hanno realizzato nuove auto e i valori visti in pista lo scorso anno potrebbero non essere gli stessi.
SCELTA LIBERA

Alla Nissan hanno ammesso di dover imparare, ma hanno anche detto che sono certi di essere subito competitivi. Che partiranno all'attacco è anche confermato dal fatto che schiereranno al via ben tre equipaggi, la scelta di chi punta alla coppa più prestigiosa e non a fare esperienza. Saranno oltre 10 (3 Audi, 3 Porsche, 3 Nissan e 2 Toyota) quindi le astronavi che si sfideranno per le prime posizioni grazie ad un regolamento veramente azzeccato che consente di miscelare al meglio le spesso opposte esigenze di spettacolarità e ricerca tecnologica. Gli organizzatori dell'Aco e la Fia hanno messo a punto una formula che si basa sulla quantità di energia a disposizione, ognuno può sfruttarla come meglio crede. È quindi libera la cilindrata, l'architettura del motore (numero e disposizione dei cilindri), il tipo di carburante (benzina o gasolio), l'alimentazione (aspirata o turbo), aspetti in Formula 1 tutti rigorosamente vincolati. Ecco quindi che lo scorso anno si sono date battaglia giorno e notte l'Audi con un propulsore V6 turbodiesel, la Porsche con un V4 benzina sovralimentato e la Toyota con V8 benzina aspirato. La vettura dei quattro anelli recupera energia con un volano, quella della casa di Stoccarda con batterie al litio, la giapponese con i supercondensatori. Nissan proporrà un'ulteriore variante con un V6 tuRbo benzina anteriore e una spinta zero emission di addirittura 750 cv. La scorso anno ha vinto di nuovo l'Audi, la sua R18 forse non era la più veloce, ma è quella che ha avuto meno problemi, quindi ha percorso la distanza maggiore al termine delle 24 ore.
PROFUMO DI LEGGENDA

Per la casa di Ingolstadt si tratta della vittoria numero 13 negli ultimi 15 anni. La regina della maratona è però la Porsche che dagli anni Settanta ha dominato ben 16 volte (la Ferrari è a 9, l'Alfa Romeo a 4). Porsche ha conquistato l'ultima gara della scorsa stagione a San Paolo del Brasile dimostrando di aver raggiunto i vertici.
La belva più cattiva (oltre mille cavalli) nel 2014 è stata però la Toyota che ha dominato il WEC (il Campionato Mondiale) ed era in testa anche alla 24 Ore prima che una delle sue vetture avesse un incidente e l'altra accusasse un inconveniente meccanico.
G.Urs.
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Martedì 10 Febbraio 2015 - Ultimo aggiornamento: 06-04-2016 11:42