La Toyota GR010 è la prima vettura ufficialmente presentata per partecipare alla nuova categoria Le Mans Hypercar del campionato mondiale di durata WEC nel cui calendario c'è la 24 Ore di Le Mans

Toyota GR010, tolti i veli dalla Hypercar per rilanciare la sfida nel WEC e a Le Mans

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

Si chiama GR010 la vettura che Toyota schiererà nel campionato WEC 2021 per la nuova categoria Le Mans Hypercar (LMH) con la speranza di ripetere e migliorare i risultati nell’era della LMP1 che hanno portato nelle bacheche di Nagoya 4 titoli per team, 3 per piloti e altrettante vittorie alla 24 Ore di Le Mans con altre fallite, anche in maniera clamorosa, sebbene la superiorità nelle prestazioni in pista rispetto alle concorrenti fosse evidente.

La GR010 è la prima LMH della storia e riassume nella sigla il suo compito. GR sta per Gazoo Racing, 010 invece riprende la denominazione già utilizzata nel passato per le auto da competizione di Toyota e che, dopo la TS050, indica l’inizio di un nuovo ciclo. La novità è anche nel nuovo marchio Racing Hybrid che, con ogni probabilità, sarà utilizzato anche su auto di serie sottolineando il legame tra la pista e la strada. La prima sarà probabilmente la GR Super Sport, che ha già debuttato dal vivo alla 24 Ore di Le Mans guidata da Akio Toyoda e sarà il manifesto tecnologico della casa delle Tre Ellissi.

La GR010 ha dimensioni, peso e potenza definiti dal regolamento. È lunga 4.900 mm, larga 2.000 mm e alta 1.150 mm, dunque più lunga di 250 mm rispetto alla TS050 LMP1 e più larga e alta di 100 mm. La configurazione aerodinamica sarà unica per tutte le gare della stagione mentre precedentemente ne erano permesse due: una per i tracciati più guidati e una per quelli più veloci come Spa-Francorchamps e Le Mans. L’unica regolazione possibile riguarderà l’ala posteriore mentre ci sarà il famigerato BoP (Balance of Performance) con il quale la federazione potrà intervenire per favorire la competitività nel corso della stagione. Il peso è di 1.040 kg, dunque 162 kg in più mentre il serbatoio è da 90 litri, ben maggiore di quello da 62,5 litri precedente.

Diversa dunque è la filosofia del nuovo regolamento, che prima metteva al centro i consumi e la quantità di energia disponibile sul singolo giro, ma soprattutto punta a limitare i costi dei programmi sportivi. Anche il sistema di propulsione ibrido cambia. Il V6 passa da 2,4 a 3,5 litri ed è sempre biturbo ad iniezione diretta, con cambio sequenziale a 7 rapporti, mentre i motogeneratori elettrici passano da 2 a 1 ed è solo anteriore. La potenza di quest’ultimo è di 200 kW e può entrare in azione solo oltre 120 km/h, mentre quella massima complessiva non può superare 500 kW. La ripartizione tra i due motori è gestita dal sistema e permette al V6 di erogare 15 kW in più solo alla fine dei rettilinei, ma assorbiti dal motore anteriore per recuperare energia.

Non sono stati forniti dati riguardanti la batteria, ma si sa che è ancora gli ioni di litio e presumibilmente avrà dimensioni inferiori alla precedente privilegiando l’erogazione della potenza a scapito del contenuto energetico. Come da tradizione, tutta la parte del powertrain è stata progettata e sviluppata in Giappone mentre il telaio, l’aerodinamica e l’assemblaggio finale avviene a Colonia dove c’è la gestione sportiva del team. Lo sterzo è ad assistenza idraulica, il sistema frenante è idraulico per le ruote posteriori e by wire per quelle anteriori, con dischi carboceramici. I cerchi sono in magnesio con calettatura da 18” e canale da 13”, come le LMP1.

Confermati gli equipaggi della stagione precedente. La vettura numero 7 sarà guidata da Mike Conway, Kamui Kobayashi e Jose Maria Lopez mentre al volante della numero 8 si alterneranno Sébastien Buemi, Kazuki Nakajima e Brendon Hartley. Nyck De Vries, pilota Mercedes in Formula E, sarà collaudatore e pilota di riserva. Il calendario, reso provvisorio dalla ben nota situazione sanitaria, prevede sei gare in 3 Continenti a cominciare dalla 1000 Miglia di Sebring con la 24 Ore di Le Mans fissata al 12-23 giugno seguita dalla 1000 Chilometri di Monza dove una gara mondiale di durata manca dal 1992.

Intanto la GR010 in 18 mesi di sviluppo ha già percorso 6.000 km, gli ultimi sul circuito portoghese di Portimao mostrando, a detta dei piloti, un’ottima affidabilità e una buona messa a punto. A sfidare la GR010 ci saranno la Alpine con una LMP1 e altre due LMH schierate dalla tedesca ByKolles e dall’americana Glickenhaus. Dal 2022 invece arriverà la Peugeot e dal 2023 ci sarà il gran ritorno di Audi e Porsche, la prima nella categoria LMDh mentre la seconda sta vagliando se accodarsi alla cugina o puntare anch’essa su una Hypercar.

  • condividi l'articolo
Sabato 16 Gennaio 2021 - Ultimo aggiornamento: 17-01-2021 18:20 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti