La Toyota GR Yaris sarà protagonista di un inedito campionato rally monomarca dotato di un ricco montepremi

Toyota GR Yaris Rally Cup, il nuovo monomarca ispirato al WRC per lanciare giovani piloti

di Nicola Desiderio
  • condividi l'articolo

OLBIA – Come trasformare in un’auto da corsa una stradale a sua volta ispirata ad una campionessa mondiale di rally. È l’idea che ha guidato la nascita di Toyota GR Yaris Rally Cup, il nuovo campionato monomarca che vedrà la partecipazione di 15 team e 20 GR Yaris seguendo alcune date del Campionato Italiano Rally. La nuova iniziativa è stata presentata a Olbia in occasione del Rally di Italia Sardegna, quinta tappa del WRC, alla presenza dei vertici di Toyota Motor Italia, ideatrice e promotrice di un’idea che potrebbe presto fare scuola anche in altri paesi di Europa e del mondo.

Per l’occasione è stato presentato il Toyota Gazoo Racing Italy, il progetto che si rifà al Toyota Gazoo Racing evocandone tutti i successi (24 Ore di Le Mans e WEC, Dakar e WRC) e la filosofia che si basa su 3 pilastri: utilizzare le competizioni per migliorare i prodotti rendendoli più affidabili e divertenti da guidare, sviluppare le competenze del personale e infine coinvolgere gli appassionati. La Toyota GR Yaris è il prodotto ideale perché è l’auto di serie più vicina alle competizioni rallystiche e, allo stesso tempo, incarna al meglio le due anime di Toyota. La prima è quella dell’auto non ricaricabile con i consumi e le emissioni più basse (64 g/km di CO2) grazie all’ibrido, ma con un prezzo accessibile a tutti, tanto da essere la quarta auto più venduta sia in Italia nei primi 5 mesi dell’anno (prima fra le straniere) sia in Europa nel periodo gennaio-aprile. La seconda è quella di essere un’autentica sportiva: 1.6 turbo da 261 cv, 230 km/h e 0-100 km/h in 5,5 secondi. E anche qui parliamo di successo clamoroso per un istant classic che ha richieste assai superiori alla disponibilità.

La GR Yaris che sarà impegnata nel nuovo campionato monomarca segue il regolamento R1T 4x4 ed è stata sviluppata sotto la supervisione di Tobia Cavallini, pilota da rally e direttore della scuola di pilotaggio ufficiale di Toyota Motor Italia, la Toyota Driving Academy. Il motore, grazie alla nuova centralina ed allo scarico modificato, eroga circa 280 cv. Rivista anche la gestione del sistema di trazione integrale attiva con giunto centrale a controllo elettronico e un differenziale Torsen per ciascun assale che conserva anche la possibilità di selezionare 3 modalità di funzionamento. L’assetto gode di molle e supporti modificate, barre antirollio più rigide e di ammortizzatori Bilstein regolabili sia in compressione sia in estensione. L’impianto frenante rimane identico con l’adozione però di pasticche racing. I cerchi OZ da corsa montano pneumatici Pirelli. Plancia, rivestimenti e sedili posteriori sono stati ovviamente rimossi per far spazio a roll bar, gusci da corsa con cinture a 6 punti e attacchi per il casco e i rivestimenti in carbonio. La scocca è stata rinforzata e provvista di protezioni supplementari nella parte inferiore.

Alla fine il peso è di 1.280 kg, ovvero pari a quello dell’auto di serie. Il kit completo costa 27.980 euro (+IVA) da aggiungere ai 39.900 euro per la vettura. Dunque un costo ragionevole per iniziare a correre, assai inferiore ai 150mila euro ed oltre necessari per una R5 che ha anche costi di gestione notevolmente superiori, e con un’auto che ha caratteristiche di base molto interessanti. Per il futuro si sta studiando la possibilità di adottare un rapporto al ponte più corto e addirittura un cambio sequenziale da corsa al posto di quello di serie con innesti ad H. Altrettanto interessante è il montepremi complessivo di ben 300mila euro che si pensa possa attirare molti giovani e contribuire a sviluppare una nuova generazione di giovani piloti italiani che da troppo tempo mancano ai massimi livelli del rally mondiale. Ci saranno premi speciali dedicati ai piloti donna, agli under 23 e persino uno dedicato agli over 50 oltre che per i team. Una proposta talmente coinvolgente che ci sono ben 4 concessionari Toyota tra i 15 team in totale.

La Toyota GR Yaris Rally Cup e il Toyota Gazoo Racing Italy sono un progetto nato in Italia, ma che ha ricevuto la benedizione sia di Toyota Motor Europe sia di Toyota Motor Corporation oltre che l’interesse di altri paesi che vogliono adottare la stessa formula. Tra questi figurano Polonia, Portogallo, Spagna, Regno Unito e altri ancora. Anzi, visto che l’appetito vien mangiando, il Gazoo Racing – quello che si occupa delle hypercar, GR010, delle Yaris WRC e delle Hilux Dakar – potrebbe sviluppare una gamma di auto da corsa basate sulla GR Yaris e omologate per altre categorie ancora più specialistiche e competitive. Del resto, già la Supra è stata omologata nel GT4 e messa disposizione dei team privati. Al nuovo campionato sarà affiancata anche un’attività di comunicazione che vedrà la partecipazione di Matteo Bobbi, commentatore di Formula 1, ed Eduardo “Dudu” Barrichello, pilota e figlio d’arte. La GR Yaris Rally Cup ha 4 date già confermate: prenderà il via al Rally di Roma (23-25 luglio) e seguiranno la Mille Miglia (3-4 settembre), il Due Valli (8-9 ottobre) e il Città di Modena (30-31 ottobre). In attesa di conferma è il Rally di Monza.

  • condividi l'articolo
Domenica 6 Giugno 2021 - Ultimo aggiornamento: 08-06-2021 14:41 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti