la Valkyrie LMH

WEC, Aston Martin svela la Valkyrie LMH e la sua squadra di piloti per dare l’assalto alla 24 Ore di Le Mans

di Michele Montesano
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GAYDON – Il grande giorno è finalmente arrivato. Aston Martin ha ufficialmente presentato la sua Valkyrie LMH, la vettura con cui darà la caccia al titolo del FIA WEC. Non solo, perché l’impegno della Casa inglese oltre al Mondiale Endurance prevede anche la partecipazione alla serie americana IMSA. In entrambi i casi, sarà il team The Heart of Racing a gestire le Hypercar in pista. La squadra americana, dopo aver supportato il lavoro di sviluppo, porterà all’esordio la Valkyrie in occasione della 1812 km del Qatar, tappa inaugurale del WEC.

Entusiasta Adrian Hallmark, AD di Aston Martin: «Per noi questo è un momento di grande orgoglio. Ritornare a lottare per la vittoria assoluta alla 24 Ore di Le Mans rappresenta appieno i nostri valori e segna una pietra miliare nel nostro patrimonio automobilistico. Essendo l’unica Hypercar nata da una vettura stradale e ora pronta a sfidare i vertici del panorama Endurance, la Valkyrie incarna appieno il nostro DNA sportivo».

Infatti, a differenza delle altre Hypercar presenti in griglia, la Aston Martin è l’unica vettura che è stata sviluppata partendo da una versione stradale. Non solo, la Valkyrie sarà anche la sola a non disporre di un sistema ibrido. I tecnici inglesi hanno infatti preferito conservare il motore Cosworth V12 aspirato da 6.5 litri senza affiancargli nessuna controparte elettrica. Tale scelta tecnica comporterà anche del lavoro supplementare per chi dovrà redigere il BoP (Balance of Performance), al fine di equiparare nella giusta finestra di performance l’Aston Martin con le altre LMH e LMDh ibride presenti in pista.

Oltre al supporto del team The Heart of Racing, la Casa inglese ha lavorato al fianco di Multimatic Motorsport, azienda specializzata nelle vetture da competizione, per lo sviluppo e la realizzazione del telaio. La Valkyrie LMH ha, inoltre, subito una profonda rivisitazione anche dal punto di vista aerodinamico per migliorare l’efficienza aerodinamica della vettura, oltre a rendere più semplice la manutenzione in caso di guasti meccanici o incidenti di gara.

Per quanto riguarda la formazione del Mondiale Endurance, Aston Martin ha optato per equipaggi a due soli piloti nei round più brevi seguendo, così, la strategia messo in atto da Porsche. Sulla Valkyrie LMH numero 007 si alterneranno Harry Tincknell e Tom Gamble, mentre la gemella numero 009 sarà affidata ad Alex Riberas e Marco Sørensen. A partire dalla 12 Ore di Sebring, prevista a metà marzo, il team Heart of Racing schiererà anche una vettura in tutto il campionato IMSA, con una particolare livrea blu, per i piloti Ross Gunn e Roman De Angelis.

Già definite anche le formazioni per la 24 Ore di Le Mans del prossimo giugno. La Valkyrie 007, come vuole il numero tanto caro a James Bond, vedrà un trio tutto britannico con Tincknell, Gamble e Gunn, mentre sulla 009 correranno Riberas, Sørensen e De Angelis. Restano ancora da definire, invece, i terzi piloti per la 1812 km del Qatar e le gare della IMSA Michelin Endurance Cup, dove il regolamento impone un equipaggio di tre membri per vettura.

Ian James, Team Principal del team The Heart Of Racing, si è detto entusiasta della nuova avventura: «Per chiunque abbia partecipato a gare Endurance guidare un'auto della classe regina marchiata Aston Martin, che è considerata una delle più belle al mondo, è un vero onore. Essere incaricati di seguire questo programma è sicuramente uno dei punti più alti della carriera. Si può sempre fare di più, ma sono soddisfatto dei progressi compiuti e dell'affidabilità che abbiamo dimostrato. Non potrei essere più entusiasta di come tutto si è integrato: dal team alla progettazione nell'Aston Martin Performance Team, fino alla costruzione della squadra corse».

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sabato 8 febbraio 2025 - Ultimo aggiornamento: 14:38 | © RIPRODUZIONE RISERVATA