HELSINKI - Toyota torna nel campionato mondiale rally dopo 18 anni con la Yaris WRC e il 19 gennaio prossimo sarà ai nastri di partenza del Rally di Monte Carlo, prima tappa del calendario 2017, per sfidare le varie Citroën C3, Ford Fiesta Hyundai i20 con il team Toyota Gazoo Racing, le insegne sotto le quali sono state recentemente riunite tutte le attività sportive del costruttore giapponese, anche del marchio Lexus.

Fatta in casa da Tomi Mäkinen. La Yaris WRC è finlandese più che giapponese o tedesca, come è avvenuto finora per le Toyota da competizione. Viene infatti costruita in Finlandia di Tommi Mäkinen, il pilota quattro volte campione del mondo che ha curato personalmente e letteralmente in casa – il team ha sede nella sua fattoria di Puppola – lo sviluppo della vettura e sarà team principal, lavorando a stretto contatto con il numero uno di Toyota, Akio Toyoda che è anche team chairman, e con Koei Saga, team vice president e direttore tecnico, nonché responsabile per i sistemi di propulsione per la casa delle Tre Ellissi. Il motore 1,6 litri turbo ad iniezione diretta eroga 380 cv sarà costruito a Colonia, in Germania, presso la Toyota Motorsporto Gmbh con componenti provenienti dal Giappone. Il cambio è sequenziale a 6 rapporti e la trazione è integrale con tre differenziali, il centrale a controllo elettronico, come previsto dai nuovi regolamenti che da quest’anno consentono anche un’aerodinamica più spinta e una flangia più ampia (da 36 a 38 mm) che ha innalzato la potenza dai circa 300 cv della scorsa stagione.
 

Tutta Finlandia anche al volante. Tutti finlandesi anche i piloti. La prima guida sarà Jari-Matti Latvala (1985), 169 partenze nel WRC e 16 vittorie, in compagnia del suo navigatore Miika Anttila (1972). «Per me è come un ritorno a casa – ha detto Latvala, appena sceso dall’aereo che lo ha portato da Tolosa alla capitale scandinava – perché ho iniziato nel 2001 con una Corolla GT e nel mio museo ho anche una Celica GT di Juha Kankkunen. Sono molto contento, stiamo lavorando duro e stiamo facendo molto progressi». Il secondo sarà Jujo Hänninen (1981) con Kaj Lindström mentre Esapekka Lappi (1991), fresco campione del mondo del WRC2 con Janne Ferm (1980), sarà il tester ufficiale e insieme parteciperanno ad alcune gare nel corso della stagione con una terza vettura.
 

Toyoda: «Noi odiamo perdere». Ottimista si è mostrato Tommi Mäkinen. «Abbiamo iniziato nell’agosto dello scorso anno e abbiamo finalizzato la vettura in aprile. Abbiamo speso molto attenzione nel trovare ottimi professionisti e abbiamo lavorato molto bene. Penso – ha chiuso il 4 volte iridato con un lampo negli occhi – che abbiamo fatto qualcosa che presto vi saprà sorprendere». Durante la presentazione è stato anche mostrato un video nel quale il finlandese prova la vettura in Giappone con Akio Toyoda. Il numero uno ha ripetuto il siparietto già mostrato al Salone di Parigi: «Allora Tommi questo è un rosso Toyota o Mitsubishi» ha detto Toyoda con una grassa risata, riferendosi al passato di Makinen con le vetture dei Tre Diamanti, e ha continuato «A noi non piace perdere, anzi odiamo perdere! Quindi vinciamo insieme!». Più laconico Koei Saga «Siamo all’inizio di un nuovo viaggio. Non sappiamo se sarà bello o brutto, ma di sicuro sarà esaltante».

Un ritorno alla tradizione vincente. La Toyota è impegnata nei rally dal 1973 e ha vinto quattro campionati mondiali piloti (1990 e 1992 con Carlos Sainz, 1993 con Juha Kankkunen e 1994 con Didier Auriol) e tre per marche: 1993, 1994 e 1999, anno nel quale è uscita da queste competizioni per seguire il programma di Formula 1. I rally sono dunque la specialità dove la casa giapponese si è espressa meglio ottenendo quelle vittorie che non è riuscita mai a raggiungere in pista, l’ultima – clamorosa – sfuggitagli alla 24 Ore di Le Mans, nell’ultimo giro per una manciata di secondi.