Benetti, a Cannes la novità del futuro è B.Neos: s’ispira alla vela per il super yacht a motore (ibrido) del futuro
Metti una sera a cena ai margini del salone nautico di Cannes, nella pace d’una una villa affacciata sul mare della Côte d’Azur, ad Antibes, con Giovanna Vitelli padrona di casa in vena di confidenze. E scopri che Benetti, colosso della grande nautica che produce imbarcazioni in alluminio e acciaio fino a oltre 100 metri, ha in animo di realizzare, entro il 2027, una barca rivoluzionaria, ovvero un grande yacht a motore ispirato alle proporzioni e al silenzio della vela.

Con la sigla B.Neos (nome che deriva dal greco néos, nuovo, giovane, fresco) si aggiungerà alle già note categorie della gamma Benetti (Class, Motopanfilo, Oasis, B.Yond, B.Now, B.Century, B.Loft e Custom) distinguendosi per linee basse e filanti firmate da Malcom McKeon, yacht designer di fama mondiale al quale è stato chiesto di trasferire su una imbarcazione a motore i pregi delle moderne barche a vela. Nel piano anche l’esigenza di raccordarsi con Francesca Muzio (responsabile degli interni con lo studio FM Architettura) per centrare un obiettivo molto ambizioso: celebrare anche il valore dell’essenziale in un motoryacht, ripudiando l’opulenza ostentata e privilegiando il minimalismo, gli spazi fluidi, l’efficienza e il rispetto per l’ambiente marino. Un valore, quest’ultimo, che sarà salvaguardato anche dalla propulsione ibrida di serie.
“B.Neos è un nuovo approccio che guarda avanti, al quale noi di Azimut-Benetti teniamo molto, e perciò ci siamo affidati a Malcom McKeon, una grande firma proveniente dal mondo della vela” ha detto la presidente di Azimut-Benetti Giovanna Vitelli. E ha aggiunto: “Il nostro obiettivo è portare le proporzioni filanti degli yacht a vela in uno yacht a motore, rifuggendo dal volume a tutti i costi. Dalla vela B.Neos erediterà anche il piacere del silenzio in rada, grazie alla tecnologia ibrida e a un approccio essenziale negli interni, che si discosta dall’opulenza ridondante di certa grande nautica”.
Del progetto è stata mostrata, per ora, una sola immagine, che risulta tuttavia sufficiente per capire quanto forte sia il contenuto di novità introdotto da Malcom McKeon, designer inglese titolare di un rinomato studio internazionale specializzato in progetti innovativi, dove il vetro è l’elemento protagonista. Nel suo portfolio oltre 200 yacht realizzati, e nella sua storia lavorativa una visione progressista, che integra innovazione tecnologica, strutturale e ingegneristica: quanto basta per farne una delle firme più autorevoli del design nautico contemporaneo.
Riservatissimo, in questa fase di lavoro ancora lontana dal varo della prima unità, McKeon ci ha confidato comunque di sapere bene che i progressi più evidenti nella progettazione delle barche da diporto, di qualsiasi dimensione, sono arrivati, negli ultimi anni, proprio dalla vela, e anche per questo si è prestato con piacere ad affrontare l’innovazione voluta da Benetti, concentrandosi sulla realizzazione di una imbarcazione non convenzionale, che cambierà i codici usuali dei megayacht.
Al progetto lavora, come detto, anche FM Architettura, studio italiano di interior design fondato nel 2009 da Francesca Muzio. Conosciuto per la capacità di creare ambienti altamente personalizzati, spaziando dallo yachting alle residenze private e all’hôtellerie, lo studio ha iniziato progettando piccoli yacht per arrivare ai superyacht, alle dimore prestigiose e ai grattacieli di lusso, mantenendo sempre la stessa attenzione ai dettagli e la volontà di sorprendere. In casa Benetti sono certi che “anche grazie a lei B.Neos cambierà l’immagine del lusso a bordo di un super yacht”.




