Un'edizione passata del Salerno Boat Show

Campania pronta a valorizzare la “piccola nautica”: iscrizioni aperte per Salerno Boat Show, accordo triennale per Nauticsud

di Sergio Troise
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NAPOLI - Pandemia e misure di contenimento sociale non hanno fermato la nautica da diporto, settore scampato alla crisi e rivelatosi anzi capace di registrare nel 2020 una crescita dell’8%. Rilevante, in questo scenario, il ruolo di una regione del Sud come la Campania, confermatasi tra le più attive grazie ai numerosi cantieri produttori, autentica forza trainante di un Made in Italy che non si dedica soltanto a super yacht e mega yacht, ma si nutre anche, se non soprattutto, di natanti (in primis gommoni, gozzi e day-cruiser fino a 10 metri). Se a tutto ciò si somma un’offerta turistica impareggiabile per il fascino e la capacità di accoglienza di località famose nel mondo (Capri, Ischia, la neo designata capitale mondiale della cultura Procida, le costiere sorrentine e amalfitana, il Cilento…) si avrà chiaro il perché di un successo e di una capacità d’impresa sconosciuti ad altri comparti.

E’ in questa ottica che vanno inquadrate le più recenti iniziative intraprese sull’asse Napoli-Salerno, ovvero le grandi manovre in atto per rilanciare il Nauticsud e il Salerno Boat Show: nel primo caso un salone internazionale di grande tradizione, costretto a saltare, causa pandemia, l’edizione 2021, ma pronto ad allestire l’edizione del rilancio nel 2022 (già firmato un contratto triennale con l’Ente Mostra d’Oltremare); nel secondo un evento espositivo locale, di dimensioni contenute, ma capace di attirare cantieri, dealer, operatori, aziende del settore nautico e dell’indotto nella splendida cornice del Salerno Port Village, a Marina d’Arechi, uno dei più moderni e funzionali porti turistici italiani, non per niente progettato dall’archistar Santiago Calatrava.

Gli organizzatori della quinta edizione del Boat Show salernitano hanno aperto le iscrizioni il 12 aprile scorso e fissato le date di svolgimento dell’esposizione nei weekend del 2-3 e 9-10 ottobre. La speranza è che in autunno risulti ridimensionata l’emergenza Covid, tuttavia gli organizzatori – in testa la manager Anna Cannavacciuolo – sin da ora assicurano che l’esposizione delle barche in acqua e a terra, lungo le banchine del porto, “si svolgerà nel pieno rispetto delle norme di sicurezza imposte dall’emergenza sanitaria”.

Secondo i responsabili del porto salernitano la quinta edizione del Boat Show “dovrà rivelarsi un evento speciale, in grado di rappresentare un’occasione importante di crescita e sostegno per le imprese della nautica ma anche un messaggio positivo che riporti il mare al centro del dibattito nazionale. È proprio questo – viene sottolineato - il momento giusto per mettere insieme cantieri, dealer, operatori, aziende del settore nautico e dell’indotto e i tantissimi appassionati che fanno dell’economia del mare uno dei principali motori del Paese e in particolare del Centro-Sud”.

Nella medesima direzione è stata avviata a Napoli, con grande anticipo, la macchina organizzativa del Nauticsud. Per l’evento fieristico partenopeo s’è dovuto rinunciare però all’edizione 2021: la Mostra d’Oltremare ospita infatti uno dei centri allestiti per le vaccinazioni anti-Covid e il management dell’ente è stato di recente cambiato, con la nomina di presidente e amministratore delegato. Tutto ciò ha reso impossibile avviare un piano per l’anno in corso.

Una volta insediatisi i nuovi vertici (Maria Caputo amministratore delegato, Remo Minopoli presidente) è stato dunque firmato un contratto triennale tra Ente Mostra e Afina (Associazione Filiera Italiana della Nautica) in base al quale la 48ma edizione del Nauticsud slitterà al 12-20 febbraio 2022 e negli anni successivi si comincerà a lavorare con l’obiettivo di celebrare nel 2024, nel migliore dei modi, il 50°anniversario. Nelle aspirazioni degli organizzatori napoletani il proposito di allestire, fra tre anni, un’esposizione di respiro internazionale capace di coinvolgere l’intero bacino del Mediterraneo.

“Guardiamo al futuro con ottimismo – ha affermato il nuovo amministratore delegato di Mostra d’Oltremare, Maria Caputo -. Al momento siamo bloccati dalla pandemia ma non per questo inattivi. Risolvere una serie di difficoltà e di richieste degli organizzatori di fiere che non si sono potute svolgere è stato un primo passo, ora bisogna immaginare una ripresa graduale ma ben strutturata. La nautica è uno dei pochi segmenti che non si sono fermati e noi, in quanto proprietari del brand Nauticsud, abbiamo il dovere di valorizzare questo comparto che porta benefici all’economia dell’intera regione”.

In perfetta sintonia si è espresso il presidente dell’ente Mostra Remo Minopoli. “L’idea – ha dichiarato il manager al vertice dell’ente fieristico - è rendere Napoli capitale del Mediterraneo. Per questo prevediamo, in vista dell’edizione del cinquantenario del Nauticsud, di coinvolgere diversi Paesi, attraverso ICE, ambasciate e consolati italiani all’estero. Inviteremo delegazioni straniere e ci daremo da fare per la migliore riuscita dell’evento celebrativo. L’impegno sarà notevole e la programmazione è alla base di un buon risultato, perciò parlarne sin da ora con Afina, che ci ha proposto il progetto nel suo ruolo di nostro partner organizzativo da diversi anni, significa poter immaginare un grande rilancio anche dell’intero quartiere fieristico”.

Musica per le orecchie del presidente di Afina, Gennaro Amato, da sempre in prima linea per valorizzare il comparto e difendere in particolare le aziende che producono natanti (barche fino a 10 metri) e imbarcazioni di dimensioni non superiori ai 16/18 metri. “I dati della crescita di produttività sono costanti, dal 2016 e prima della pandemia si viaggiava in doppia cifra, oggi siamo al più 7-8%. Sarebbe delittuoso trascurare questa realtà positiva e perciò siamo impegnati su più fronti con l’obiettivo di valorizzare il settore, nell’interesse delle aziende e dei diportisti” dice il rappresentante degli operatori aderenti all’Associazione Filiera Italiana della Nautica.

“Un’imbarcazione – aggiunge Amato - garantisce il distanziamento sociale e soddisfa le necessità di vacanze di prossimità, insomma una certezza che trasforma l’acquisto in un bene rifugio, anche se si tratta di un gommone, di un gozzo o di un piccolo fuoribordo. Allestire un evento come il Nauticsud significa esporre il meglio di questi prodotti e, nel contempo, attirare a Napoli tanta gente, con benefici enormi anche per il turismo. Speriamo – conclude il leader di Afina - che le autorità locali comprendano una volta per tutte il valore del nostro comparto, ci diano l’autorizzazione a sfruttare anche il lungomare per eventi espositivi e che venga varato un piano per aumentare i posti barca, ormai palesemente insufficienti rispetto alla domanda”.

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Giovedì 15 Aprile 2021 - Ultimo aggiornamento: 18-04-2021 09:14 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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