La Costa Smeralda nel porto ligure di Savona

Costa Smeranda in sinergia con la Liguria: è un laboratorio di progetti di economia circolare

di Antonino Pane
  • condividi l'articolo

SAVONA - Costa Smeralda, la nuova ammiraglia di Costa Crociere rafforza anche il legame tra la compagnia e la Liguria. Per accoglierla al meglio - come ha spiegato il presidente dell’Autorità di sistema portuale del mare ligure occidentale, Paolo Emilio Signorini - si è creata una straordinaria sinergia tra Costa Crociere, il Comune di Savona, la Regione Liguria e l’Adsp: in soli 40 giorni è stata ampliata la banchina della stazione marittima di Savona, un miracolo con i tempi dei lavori pubblici di oggi. Basti pensare che l’impresa Rti Rcm Costruzioni srl - Fincosit srl sul progetto costruttivo e di variante messo a punto da Sispi srl, hanno messo in campo fino a 80 unità lavorative in cantiere al giorno con una media 60 unità. Sono state anche utilizzate per i lavori tre unità navali, 5 trivelle per pali e palancole. Si è lavorato anche il 15 agosto, sabato e domeniche incluse. 
 

«Abbiamo dimostrato - ha detto Signorini - che quando i risultati si vogliono, si ottengono. Sinergie così lanciano il porto di Savona ai vertici in tutti i settori commerciali».

E la nuova ammiraglia di Costa Crociere, la prima a gas naturale liquefatto, è stata così avvolta alla grande nel suo home port anche perché Costa Smeralda è ritenuta un laboratorio di progetti di economia circolare interessante per il territorio. Basti pensare che oltre alla propulsione a gas naturale si mettono in campo  eccellenti performance ambientali  riconosciute dal Rina (società di certificazione internazionale) con Green Plus, la notazione addizionale volontaria di livello più alto per quanto riguarda l’impatto ambientale di una nave. Green plus si basa su un indicatore di performance ambientale che prende in considerazione tutti i principali fattori ambientali, per ognuno dei quali prevede requisiti massimi di tutela e prevenzione (olio dai macchinari, acque nere, acque grigie, rifiuti, acqua di zavorra, sostanze dannose per l’ozono, gas serra, ossidi di azoto, ossidi di zolfo, CO2, particolato, materiali pericolosi). La certificazione, oltre a premiare il rispetto dei più alti standard di sostenibilità ambientale, riconosce le soluzioni progettuali e le procedure operative messe in atto volontariamente, sia in fase di costruzione sia in esercizio, finalizzate al superamento delle prestazioni sulla salvaguardia ambientale previste dalla normativa internazionale. 

Vediamo le specifiche tecniche. «Oltre all’utilizzo di un combustibile a basso impatto ambientale, Costa Smeralda si avvale di un sistema di efficientamento energetico integrato di ultima generazione. A partire dalla forma dello scafo che, grazie al suo design con la prua leggermente inclinata, ottimizzato per la velocità di crociera della nave, consente di risparmiare combustibile durante la fase di navigazione. Ad assicurare un’eccellente manovrabilità della nave e una conseguente ulteriore riduzione di utilizzo di energia i “POD”, motori elettrici di propulsione esterni orientabili, in grado di essere ruotati di 360° sull’asse verticale.  Ad elevata efficienza energetica anche la tecnologia impiegata per tutti i servizi di bordo: motori, pompe e ventilatori a frequenza e a velocità controllata assicurano infatti il consumo dell’energia realmente necessaria, evitando dispersioni. Tutti i motori elettrici standard di bordo hanno inoltre la più alta classe di efficienza energetica: IE3 Premium Efficiency. Gli ascensori a “consumo zero” sono in grado di recuperare e rimettere totalmente in circolo l’energia utilizzata per il loro funzionamento».
 

 

 E ora l’hotellerie. «Nelle camere e nelle aree pubbliche, Costa Smeralda utilizza esclusivamente la tecnologia led a basso consumo, gestita da un sistema di controllo intelligente della regolazione della luminosità. La minimizzazione dei consumi viene applicata anche in cucina attraverso l’utilizzo di forni da cucina a basso impatto con sistema di ventilazione e modalità di cottura controllato. Il recupero e riutilizzo del calore residuo aumentano significativamente l'efficienza energetica delle cucine e delle aree pubbliche. Il calore prodotto dai motori, compreso quello dell'acqua di raffreddamento, viene convogliato attraverso un sistema centrale di distribuzione e destinato ai servizi di bordo con il più alto fabbisogno energetico in maniera programmata».

Seppur alimentata a Gnl, Costa Smeralda è predisposta per poter ricevere in futuro energia elettrica di terra durante la sosta in porto. Al momento nessuno dei porti compresi nel suo itinerario offrono questa possibilità.

«Su Costa Smeralda - spiegano ancora i tecnici di Costa Crociere, sono impiegati dissalatori all’avanguardia, in grado di trasformare l’acqua di mare, permette di coprire l’intero fabbisogno necessario per tutti i servizi di bordo». Nello specifico la nave è dotata di un evaporatore a recupero, che utilizza il calore prodotto dai motori diesel generatori e da tre impianti a osmosi inversa ad alta efficienza. L’acqua rappresenta una risorsa preziosa: per questo motivo, qualora sia necessario, il rifornimento a terra viene effettuato solo ed esclusivamente nei porti in cui non vi è emergenza idrica. Sempre in quest’ottica, a bordo di Costa Smeralda sono state implementate una serie di innovazioni per l’ulteriore efficientamento del consumo di acqua a bordo. Le lavanderie sono ad esempio attrezzate con un nuovo ‘tunnel washer’, il quale grazie al suo sistema di estrazione e riciclo consente un risparmio di acqua del 50% per ogni chilogrammo di bucato effettuato. Le nuove lavastoviglie di ultimissima generazione garantiscono inoltre una riduzione del 35% nel consumo di acqua giornaliero, mentre i nuovi rubinetti e docce con getto controllato un ulteriore risparmio del 30%. 

Tutte cose, queste, che hanno convinto il Comune di Savona e tutta la Liguria ad “adottare” Costa Smeralda. «Sulle navi della flotta Costa, compresa la nuova ammiraglia Costa Smeralda, - ha detto il direttore generale di Costa Crociere - viene posta grande attenzione alla gestione dei rifiuti. A bordo viene infatti effettuato il 100% di raccolta differenziata. Per avere un termine di paragone, il comune italiano più virtuoso è Ferrara con l’86% di raccolta differenziata, mentre tra le capitali europee Lubiana è la migliore con il 68%. Il sistema di gestione del materiale destinato allo smaltimento va oltre la semplice categorizzazione e il rispetto della compliance. Quanto prodotto a bordo viene raccolto e organizzato nell’ottica di favorirne l’avvio al riciclo e il conseguente recupero una volta scaricato in porto, superando quindi la normativa vigente. Alluminio, vetro, plastica e metallo vengono gestiti nell’ottica della valorizzazione della materia e dell’importanza di garantire che il rifiuto si trasformi in risorsa. Per questo motivo il personale addetto, l’intero equipaggio e gli ospiti vengono direttamente coinvolti e sensibilizzati sulle attività di recupero e riciclo. Un esempio unico nel settore a livello globale è la partnership con il Consorzio Imballaggi Alluminio (CiAL), grazie alla quale è stato possibile raccogliere e riciclare dal 2007 oltre 500 tonnellate di alluminio permettendo inoltre la riduzione del 95% delle emissioni di CO2. L’ingresso in operatività di Costa Smeralda - ha sottolineato - coincide con un significativo passo avanti verso la progressiva eliminazione della plastica monouso, grazie al quale l’azienda si propone di anticipare ampiamente la direttiva europea. Prima compagnia a livello mondiale ad aver intrapreso in maniera sistematica da circa vent’anni la riduzione della plastica monouso e l’eliminazione delle microplastiche, Costa Crociere mette in pratica un’ulteriore razionalizzazione di questo materiale, ampliando le aree di bordo interessate. Con un risparmio di circa 45 milioni su base annua di campioni monouso per l’igiene personale a partire dal 2000, l’azienda ha iniziato un percorso che l’ha portata a sostituire anche una serie di articoli presenti nell’ambito della ristorazione. Dal 2003 cannucce, posate e bicchieri sono infatti stati sostituiti da prodotti in Mater-Bi, bioplastica interamente compostabile e biodegradabile, o in legno».

 

  • condividi l'articolo
Martedì 24 Dicembre 2019 - Ultimo aggiornamento: 26-12-2019 10:55 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
COMMENTA LA NOTIZIA
0 di 0 commenti presenti