Il porto di Genova

Fincantieri, Snam e Cdp insieme per innovare e rendere più ecologici i porti italiani

di Antonino Pane
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ROMA - Energia a costi più bassi e, soprattutto, maggiore rispetto per l’ambiente. Si comincia dai porti, giustamente ritenuti uno snodo fondamentale della blue economy. Ed è per questo che Cassa depositi e prestiti, Fincantieri e Snam hanno sottoscritto un accordo preliminare di collaborazione finalizzato a individuare, definire e realizzare “progetti strategici di medio periodo in alcuni settori chiave per l’innovazione e lo sviluppo delle strutture portuali in Italia, nonché per lo sviluppo di tecnologie sostenibili applicate al trasporto marittimo, in linea con quanto previsto dalla Proposta di Piano nazionale integrato per l’Energia ed il Clima (Pniec)”.

Il protocollo sottoscritto dagli amministratori delegati di Cdp, Fabrizio Palermo, di Fincantieri, Giuseppe Bono, e di Snam, Marco Alverà, riguarda in particolare i porti e aree costiere. Si lavorerà a progetti di costruzione, all’interno di strutture portuali o aree costiere, di infrastrutture di approvvigionamento, trasformazione e utilizzo di gas naturale liquefatto (gnl) e fonti di energia alternative nei trasporti marittimi. Inoltre uno spazio importante sarà riservato alle nuove tecnologie e alle energie innovative con attività di ricerca, sviluppo e realizzazione di impianti di trasporto marittimo basati su nuove tecnologie (turbine per moduli gnl, sistemi di contenimento e gestione del metano liquido e gassoso), nuovi fonti di energia innovative (gnl, idrogeno, celle combustibili);

L’accordo prevede anche attività di confronto e condivisione di modelli operativi e best practice tra le rispettive direzioni di ingegneria e costruzione. E ancora, per quanto riguarda una migliore efficienza energetica ci saranno iniziative tese al contenimento dei consumi, con particolare riferimento ai settori navale e industriale.

Per la riuscita dell’accordo, Fincantieri e Snam condivideranno le proprie competenze tecniche avviando dei tavoli di lavoro dedicati mentre Cdp supporterà, dal punto di vista economico-finanziario e in linea con la propria mission istituzionale, i progetti che abbiano ricadute positive a beneficio dell’interesse pubblico del Paese. L’intesa sarà eventualmente oggetto di successivi accordi vincolanti che le parti definiranno nel rispetto dei profili regolatori applicabili, ivi inclusi quelli in materia di operazioni tra parti correlate.

«L’intesa raggiunta - ha detto Giuseppe Bono, ceo di Fincantieri - ci consentirà innanzitutto di valorizzare il nostro patrimonio di esperienze e competenze in un megatrend come quello della sostenibilità ambientale. L’industria globale, compresa quella armatoriale, si rivolge in questa direzione, accogliamo quindi con grande favore che anche il nostro Paese metta in campo un accordo dal profilo altamente strategico come questo, che coinvolge tre eccellenze nazionali, con la finalità di incrementare le posizioni di leadership acquisite». 

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Mercoledì 16 Gennaio 2019 - Ultimo aggiornamento: 17-01-2019 14:29 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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