Italiamare alla 49ma edizione del salone napoletano recita la parte del leone esponendo imbarcazioni dei marchi Azimut, Jeanneau e Wellcraft

Nauticsud, cosa c'è da vedere: dal fuoribordo mangiaplastica allo yacht. Il ministro Urso: «Sostenere il Made in Italy del Sud»

di Sergio Troise
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NAPOLI - In attesa dell’edizione numero 50, quella che nel 2024 dovrebbe sancire il definitivo rilancio del Nauticsud, il Salone napoletano ricalca la formula sperimentata da anni, mettendo in prima fila gommoni, fuoribordo e gozzi, ma questa volta non mancano presenze di un certo prestigio tra le imbarcazioni di dimensioni maggiori, in buona parte esposte da rivenditori locali.

E’ il caso di Italiamare, che alla 49ma edizione del salone napoletano recita la parte del leone esponendo imbarcazioni dei marchi Azimut, Jeanneau e Wellcraft. Come tradizione non manca Rio Yacht, che in Campania ha da anni una sede di rappresentanza molto attiva, così come Bavaria e Cayman. Grazie a Oven Yacht è presente inoltre Nassima, con il suo bellissimo N40HT, e non manca Invictus, che grazie al concessionario NauticaSud espone il suo recente TT420 reduce dalle anteprime a Cannes e Genova.

Tra i cantieri di maggior prestigio spicca la presenza di Rizzardi, con il già noto Rizzardi 50. Discorso simile per Itama, che tramite il concessionario locale espone il 45S, barca dal fascino senza tempo, magnifica espressione del miglior made in Italy. Tra i nomi di fama spicca anche quello di Tornado, marchio romano presente con la versione aggiornata del suo celeberrimo open 38, ora costruito in Campania, nel cantiere Pollio di Torre Annunziata.

EVO Yacht punta sull’originalità e la funzionalità con l’EVO R4 WA, che tra gli elementi di distinzione vanta la piattaforma “transformer”. Ma il cantiere napoletano espone anche il “vecchio” EVO T3, imbarcazione dallo stile classico introdotta prima della rivoluzione stilistica firmata dal designer di fiducia Valerio Rivellini. Da vedere lo stand di Canelli, cantiere specializzato in soluzioni fuori dal coro. Interessanti anche le proposte di Orange; più tradizionale la gamma Giupex.

Tra le barche in vetroresina di ultima generazione, e di dimensioni più contenute, spicca il Next 285 LX esposto da Nautica Mediterranea Yachting per conto di Ranieri International: un sundeck di quasi 9 metri (8,80 ft) motorizzabile con due fuoribordo e in grado di assicurare buone prestazioni ma anche 4 posti letto.

Tra i produttori di imbarcazioni in vtr mancano invece alcuni nomi illustri della cantieristica locale. Come Fiart, che mai prima aveva fatto mancare la sua presenza nel salone di casa. Il cantiere guidato dalla famiglia Di Luggo, tra l’altro, ha fatto coincidere proprio con la giornata inaugurale del Nauticsud la diffusione di un comunicato con cui annuncia la sua partecipazione ai prossimi saloni internazionali di Miami e Palm Beach, con i modelli Seawalker 43 e 35.

Altre assenze importanti, tra i nomi più illustri del Made in Campania, quelle di Gagliotta, Apreamare, Fratelli Aprea, MV Marine, Salpa. Per alcuni cantieri una scelta legata alla propria strategia commerciale, per altri pare che siano sorti contrasti con gli organizzatori sulla collocazione degli stand. E’ auspicabile che in vista dell’edizione del cinquantenario, prevista nel 2024, tornino tutti “a casa”.

Ha scelto invece di schierare la propria flotta al completo Mimì, presente con 10 gozzi. Reduce dal successo riscontrato al Boot di Düsseldorf, il cantiere guidato da Domenico Senese conquista la scena del salone di casa con i suoi capolavori in legno e vtr di misura compresa tra 6,6 e 11 metri, open e cabinati, riproponendo soluzioni aggiornate in materia di sfruttamento dello spazio, eleganza e prestazioni. Interessanti anche le proposte di Venere e di Maresca, non solo per i gozzi ma anche per le classiche lance adatte alla pacifica navigazione sotto costa.

Come sempre affollatissimo il comparto dedicato ai gommoni, tradizionali protagonisti del salone napoletano, con una varietà di proposte molto articolata, dal piccolo tender al maxi-rib, in gran parte prodotti “in casa”: la provincia napoletana è infatti tra le prime in Italia per la produzione di battelli pneumatici, e ci sono aziende che mettono in campo flotte molto ampie, come nel caso di Italiamarine, tradizionale protagonista del Nauticsud, con un mega stand che mette in mostra tutta la produzione di ultima generazione.

Tra le new entry spicca il Coastal Boat 12, battello di 12,20 metri con postazione di guida centrale, ben riparata, in grado di ospitare fino a tre persone, con un layout caratterizzato da una dinette di poppa con mobile bar attrezzato e tavolini separati che all’occasione possono unirsi o trasformarsi in ampio prendisole. Nello stand del cantiere napoletano anche i già noti Coastal 10 e 14.

Altra tradizione rispettata, la massiccia presenza di motori fuoribordo, con i giapponesi di Yamaha e Suzuki in grande evidenza, grazie a rivenditori locali molto attivi. Yamaha, in particolare, si segnala per i package con Capelli e Lomac, e anche per le moto d’acqua Waverunner. Ma non solo: al Nauticsud viene presentata Mia 18, nuova imbarcazione motorizzata Yamaha dedicata al noleggio, nata proprio dalla collaborazione tra il cantiere e Yamaha Italia. A tutto ciò si aggiunge l’annuncio di incentivi all’acquisto di fuoribordo 40 cv (quelli che si possono utilizzare senza patente) riservati ai visitatori del salone, con sconti fino a 1000 euro e agevolazioni per l’acquisto di accessori e per i contratti di manutenzione.

Interessante, infine, la gamma di gonfiabili YAM: la gamma S, rappresentata al Nauticsud dal 340, è dotata di un pianale a lamelle rivisitato e rafforzato che conferisce rigidità all’imbarcazione, favorendo la tenuta di mare e offrendo un deck piatto per lo stoccaggio di oggetti e per l’equipaggio. Per garantire robustezza ed estetica, anche lo YAM 340S è realizzato con materiale PVC HEYTEX di ultima generazione, le cuciture e le giunzioni sono rinforzate con adesivo per ottimizzare la tenuta e la sicurezza e il risultato è una superficie esterna pulita ed elegante con la massima resistenza ad abrasioni, salsedine e raggi solari.

Grazie a Nautica Mediterranea, Suzuki è presente con uno spazio espositivo ricco di novità. In prima linea i tecnologici fuoribordo di ultima generazione, quelli della linea “The Ultimate Outboard Motor”, in particolare i top di gamma DF350AMD e DF300BMD. Basati sui consolidati Suzuki DF350A e DF300B, di cui replicano la potenza massima e la meccanica, a partire dal sistema a elica controrotante, i nuovi fuoribordo sono dotati del sistema di timoneria elettronica integrata con comandi Drive by Wire: una tecnologia, disponibile a partire dal 115 hp, che offre un maggiore feeling di guida e semplicità di installazione. I nuovi DF350AMD e DF300BMD sono dotati inoltre di una scatola del cambio ridisegnata, che ha portato a un affinamento della parte frontale del profilo del piede del 4%, migliorando l’idrodinamica e contribuendo ad aumentare la velocità massima del 2%, riducendo nel contempo i consumi.

Ma in casa Suzuki la parte del leone la fa il sistema “Lavalacqua” (Suzuki Micro Plastic Collector) dedicato ai motori di media potenza: un rivoluzionario marchingegno studiato per contribuire al disinquinamento del mare (e dei laghi) che è possibile vedere in azione grazie a un espositore dedicato. In tal modo si può comprenderne il funzionamento all’interno del motore e la sua efficacia in termini di raccolta delle microplastiche in navigazione.

Non mancano, nello stand del marchio di Hamamatsu, anche i fuoribordo più piccoli, i più gettonati nel noleggio e tra i diportisti senza patente nautica. Per rispondere alle esigenze di chi cerca un piccolo tender, è possibile vedere anche la gamma dei tender Suzumar, proposti in package con i fuoribordo di ultima generazione. Interessanti package e motori di ultima generazione sono infine in mostra negli stand di Marinelli, in rappresentanza di Honda, e di Nautica Schiano per Mercury.

Gli organizzatori del salone hanno mostrato soddisfazione per l’affluenza di pubblico registrata nel primo weekend, ma il principale motivo d’orgoglio è legato all’attenzione dedicata alla manifestazione da alcune delle massime autorità di Governo. Dopo il messaggio augurale della premier Meloni, giunto nella giornata inaugurale, è pervenuta infatti al presidente di AFINA Gennaro Amato una lettera del ministro delle imprese e del Made in Italy Adolfo Urso.

Nella lettera, il ministro riconosce alla nautica il ruolo di settore di punta dell’economia italiana e, soprattutto, ricorda le opportunità da cogliere per sostenere l’ulteriore sviluppo del settore. Tra queste, il nuovo fondo da 100 milioni previsto nella legge di bilancio e i due collegati dedicati alla riforma degli incentivi e alle misure finalizzate alla formazione e alla riqualificazione delle competenze.

Nel messaggio di Urso viene sottolineata anche l’importanza di avere istituito di nuovo un ministero del Mare e viene ricordato l’inserimento del nostro paese nel programma Horizon Europe, che ha lo scopo di sostenere progetti di ricerca e innovazione per la transizione verso una economia blu. Il ministro ha ricordato infine che sono disponibili 16 milioni di euro per il cofinanziamento delle imprese italiane selezionate nell’ambito dei bandi transnazionali congiunti e che una quota del 40% sarà riservata a imprese del Mezzogiorno.

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Lunedì 13 Febbraio 2023 - Ultimo aggiornamento: 15-02-2023 13:36 | © RIPRODUZIONE RISERVATA