
Palm Beach Boat Show, al via il salone della super nautica. Cantieri italiani in prima fila per stile e innovazione hi-tech
La grande nautica è pronta a mettersi in mostra in una delle vetrine più ricche e glamour del mondo, ovvero a Palm Beach, sulla ricca e lussuosa costa della Florida, dove dal 19 al 23 marzo andrà in scena, nel Palm Harbor Marina, la 43ma edizione del Boat Show. Un evento di grande appeal, caro anche al presidente magnate Donald Trump, che acquistò qui, negli anni 80 del secolo scorso, nella zona di Mar-a-Lago, la casa dell’ereditiera Marjorie Merriweather Post, dove ha soggiornato spesso prima di dedicarsi a tempo pieno alla politica.
Sul versante più glamour e milionario d’America saranno in bella mostra più di 1.000 imbarcazioni in rappresentanza di 600 brand, con oltre 200 superyacht e una quarantina di unità tra i 40 e i 45 metri. I biglietti d’ingresso per il pubblico hanno costi variabili tra 35 e 60 dollari, ma si può arrivare anche oltre 400 se si accede agli esclusivi servizi della Windward VIP Experience, che include l’ingresso anticipato allo spettacolo e l’accesso esclusivo alla VIP Lounge con open bar premium, cibo gourmet e molto altro.
E’ in questo scenario che il Made in Italy reciterà, come tradizione, un ruolo importante, proponendo il meglio della nostra cantieristica, da tempo leader nel settore del lusso grazie ai gioielli firmati da cantieri che detengono, nel loro complesso, il primato globale per ordini di unità superiori ai 24 metri, con 572 yacht in costruzione su un totale di 1.138.
A guidare la flotta tricolore i nomi più prestigiosi della nostra cantieristica, come Azimut (che schiera la nuova linea Seadeck), Ferretti Group (presente con Ferretti Yachts, Riva, Pershing e Wally), Sanlorenzo (che schiera anche novità con il marchio Bluegame), Tankoa e Pardo Yacht (con due anteprime mondiali), per non dire di Aicon, che vanta la “doppia cittadinanza”, italiana e americana, avendo sede legale proprio in Florida e produzione a Giammoro, in Sicilia.
Azimut ha scelto la vetrina di Palm Beach per presentare 8 modelli, tra i quali la versione Sundeck del Seadeck 6 in anteprima mondiale, il Seadeck 7 e il Fly 62 al debutto sul mercato americano. A completare lo schieramento, Verve 48, Magellano 60, Magellano 30M, Fly 72 e Grande 26M.
Il marchio fondato dal compianto Paolo Vitelli sarà rappresentato nell’occasione da Giorgio Sarti, ingegnere gestionale di provata esperienza, di recente insediatosi nel ruolo di responsabile commerciale Azimut Americas, dopo aver ricoperto ruoli di sviluppo commerciale e gestione clienti nel settore automotive negli Stati Uniti e aver già contribuito alla crescita del brand oltreoceano, a partire dal 2020.
Alla vigilia del Boat Show, Sarti ha anticipato che l’Azimut Seadeck 6 sta riscuotendo un’ottima accoglienza, con le prime tre unità già in consegna agli armatori. “Questo entusiasmo – ha spiegato il manager - prova il successo della serie e ci fa guardare con grande fiducia al debutto del Seadeck 7, che prosegue la nostra visione per uno yachting più consapevole”.
Nell’occasione, è stato ricordato che anche l’Azimut Fly 62 sta catalizzando l’attenzione del mercato, “grazie a un concept che ha ridefinito gli standard del segmento e alla sua eccezionale versatilità”. E infatti, in vista del boat show è stato comunicato che il cantiere sta ricevendo richieste da diverse aree, dalla West Coast ai Grandi Laghi, fino alle Catalina Islands, le Bahamas, Miami e il Centro America.
Ma in che cosa consistono le novità introdotte sull’Azimut Seadeck 6 nell’allestimento Sundeck Version annunciato a Palm Beach? In pratica vengono ampliate le caratteristiche del modello introducendo il flybridge con una seconda postazione di pilotaggio pensata per chi ama la guida all’aperto. Per il resto, il Seadeck 6 Sundeck Version propone i principali elementi di innovazione della serie, presenti anche a bordo del Seadeck 7.
Di spicco la “fun island” disegnata da Alberto Mancini, che reinterpreta il concetto di pozzetto trasformandolo in una terrazza che si estende fino ad abbracciare il mare, eliminando ogni barriera fisica e simbolica per offrire un’esperienza di benessere fondata su una connessione profonda con la natura. L’uso consapevole di materiali naturali, riciclati e riciclabili, rafforza inoltre questa visione progettuale, espressa anche negli interni firmati da Matteo Thun & Antonio Rodriguez, che introducono un nuovo linguaggio nel mondo dello yachting.
Prim’ancora di sollevare i veli sulle new entry annunciate a Palm Beach, in casa Azimut tengono a dire che “Seadeck si afferma come la serie che rappresenta lo stato dell’arte dell’innovazione sostenibile, integrando soluzioni d’avanguardia in ogni aspetto del progetto”. E in effetti, oltre a un’architettura navale avanzata, il Seadeck 6 è disponibile anche in versione mild hybrid, mentre la prima unità di Seadeck 7 è l’unica al mondo a combinare la propulsione ibrida con il sistema IPS, basato sulla rivoluzionaria tecnologia ibrido-elettrica di Volvo Penta. Innovazioni tecnologiche che permettono di ridurre le emissioni di CO2 fino al 40% in un anno di uso medio.
Sul versante flybridge, il Fly 62 di Azimut segna invece una svolta con l’introduzione del Beach Cockpit, un’innovazione che ridefinisce il modo di vivere la poppa dello yacht. Lo specchio di poppa si apre verso l’esterno mentre il divano si abbassa con un movimento sincrono, eliminando ogni barriera fisica e trasformando lo spazio in un’ampia zona prendisole a pochi passi dall’acqua. Il risultato è un’esperienza di contatto con il mare senza precedenti per uno yacht di questa categoria.
Firmato da Alberto Mancini, il design esterno trae ispirazione dall’evoluzione dei volumi nel mondo automotive e SUV, ridefinendo l’estetica del segmento con linee moderne ed essenziali. Quanto agli interni, curati da Fabio Fantolino, esaltano la luminosità e il senso di apertura, amplificando l’esperienza di contatto con il mare.
C’è anche Baglietto tra i big italiani a Palm Beach. Il cantiere ligure presenta il T52 MY Daybreak e in prima americana il DOM133 MY Jules. Sebbene il salone della Florida venga descritto dall’azienda del Gruppo Gavio come il palcoscenico di “un’anteprima mondiale”, in realtà il T52 è un prodotto già noto nel mondo, tanto che ne sono stati già venduti 9 esemplari: un successo straordinario per un superyacht di 52 metri, tanto apprezzato per lo stile e i contenuti da aver già ispirato un modello leggermente più grande, il Baglietto T54, destinato a prenderne il posto nella gamma di prodotti in acciaio e alluminio che distingue la produzione del cantiere.
Firmato da Francesco Paszkowsky Design, lungo 52 metri, baglio massimo di 9,50, dotato di 6 cabine per 12 posti letto, più 9 per l’equipaggio, il Baglietto T52 può navigare, in regime dislocante, alla velocità massima di 16 nodi e tenere un’andatura di crociera di 11 nodi, con autonomia di 4.400 miglia. Ma in allestimento Hybrid può muoversi anche a emissioni zero, per poco più di 3 ore, a non più di 6,5 nodi, e offrire anche molti servizi di bordo sfruttando l’energia elettrica del sistema ibrido, introdotto con l’obiettivo di contribuire alla salvaguardia dell’ambiente. Tutto ciò assicurando all’armatore, alla sua famiglia e ai suoi ospiti tutto il comfort e il piacere di vivere sul mare a bordo di un’imbarcazione virtuosa e dallo stile inconfondibile.
L’allestimento esibito a Palm Beach si distingue per gli interventi di partner d’eccezione come West-East e Living Divani che hanno fornito tutti gli elementi outdoor, contribuendo a creare un ambiente unico, sofisticato ed esclusivo. Gli interni dello yacht sono ispirati ai valori senza tempo che trovano ispirazione nel patrimonio artistico e architettonico del movimento Deco americano e della manifattura e del design di lusso britannico. Degna di nota la scelta dei materiali a bordo, con l’utilizzo di pietre e marmi preziosi, legni esotici, pelli italiane pregiate e tessuti dei più antichi e affermati marchi italiani e internazionali.
All’esterno, la poppa aperta con un beach club su tre livelli è ormai diventata una caratteristica distintiva del nuovo corso Baglietto: la grande piscina, dotata di un pavimento a movimentazione up/down, si chiude “a scomparsa”, consentendo di ampliare lo spazio del ponte quando non è in uso. Inoltre, lo sky lounge sull’upper deck, con finestrature a scomparsa su tre lati, mantiene il contatto con il mare anche all’interno. Il ponte sole, lungo circa 24 metri, è senza rivali sul mercato delle imbarcazioni di dimensioni e volumi simili.
A Palm Beach, Baglietto presenta anche il DOM 133 MY Jules, yacht in alluminio di 41 metri (per la precisione 40,93) in grado di ospitare fino a 11 ospiti in 5 cabine (più 9 membri d’equipaggio) e destinato al mercato del charter di lusso. Nelle dotazioni non mancano piscina, vasca Jacuzzi e un’ampia scelta di attrezzature per sport acquatici.
Ferretti Group ha scelto 4 dei suoi 7 marchi per schierarsi a Palm Beach. In bella mostra, dunque, sono annunciati il Ferretti Yachts 860; tre yacht Riva (130 Bellissima, 90 Argo e Dolceriva); il Pershing GTX116 e il Wallypower 58. Una nota della holding guidata dall’avvocato Alberto Galassi enfatizza la presenza al boat show americano sottolineando che “Ferretti Group porta innovazione e bellezza con 6 barche straordinarie”.
Delle 6, la più affascinante è forse il Riva Bellissima, ma ha le carte in regola per conquistare gli americani anche il Pershing GTX116, sport utility yacht in alluminio, in grado di rappresentare il DNA del marchio con uno stile innovativo, dirompente, emozionante, che esalta sportività, prestazioni, eleganza, abitabilità e comfort.
L’ammiraglia della gamma GTX misura 35 metri e il baglio massimo supera i 7 metri. La struttura si sviluppa su due ponti e nella parte superiore c’è uno “sportfly” che può accogliere comodamente fino a 10 persone. Il layout prevede 5 cabine, e sono inoltre previste 3 cabine per 5 membri d’equipaggio. Motorizzata con 2 MAN V12 da 2000 cv, l’imbarcazione è accreditata di una velocità massima di 34 nodi (29 di crociera). Una nota del cantiere sottolinea che “mai come in questo caso sono state coniugate tecnologie avanzate e sapere artigianale propri del marchio Pershing”.
E’ fuor di dubbio che anche le innovative soluzioni di design del Wallypower 58 e la straordinaria eleganza degli yacht Riva schierati a Palm Beach potranno incontrare il favore del pubblico americano. E il discorso vale anche per il Ferretti Yachts 860, flybridge apparentemente “classico”, ma in realtà all’avanguardia per soluzioni progettuali e alta tecnologia, dove gli elementi stilistici e architettonici sono armonizzati in ogni minimo dettaglio, con l’obiettivo di dare forme e contenuti a una barca in grado di distinguersi per comfort, attenzione al benessere, prestazioni, ottimizzazione degli spazi e possibilità di personalizzare la configurazione degli ambienti.
In tema d’innovazione si segnala Sanlorenzo, presente a Palm Beach sia con il marchio omonimo, sia con Bluegame. Per la prima volta il cantiere guidato da Massimo Perotti espone a un salone americano l’SD118 e il 500 Exp, modelli rappresentativi delle divisioni yacht e superyacht nati dalla passione per l’innovazione e l’eccellenza nel design. In una nota diffusa dal cantiere alla vigilia del boat show americano si legge che “i due modelli sorprenderanno gli appassionati di yachting con soluzioni senza precedenti in termini di design e funzionalità, di estetica sofisticata, innovazione tecnologica, eleganza senza tempo ed eccellenza Made in Italy”. Obiettivo dichiarato, consolidare la presenza del brand sul mercato americano nel segmento degli yacht sopra i 24 metri.
L’SD118 si distingue, com’è noto, per la carena semi-dislocante e la sua identità innovativa, fondata sul concetto di asimmetria, firma rivoluzionaria del cantiere, che diventa protagonista di un design che ridefinisce lo spazio e l’esperienza di bordo, creando un “dialogo” armonioso tra ambienti interni ed esterni.
Gli americani scopriranno dunque una barca fuori dal coro, a bordo della quale lo sviluppo dell’upper-deck permette una connessione totale con l’ambiente marino. Qui il lato sinistro presenta un passavanti che conduce senza soluzione di continuità da poppa a prua, lungo il quale l’impavesata in corrispondenza del salone si apre per formare una terrazza; il lato di dritta si presenta invece come quello di uno scafo wide body, che amplifica il comfort interno offrendo ambienti accoglienti e raffinati, pensati per un’esperienza di navigazione senza eguali.
A bordo del Sanlorenzo SD118 gli spazi esterni sorprendono con la loro versatilità e un fascino esclusivo. A prua, un elegante living su due livelli crea un’area di relax scenografica e avvolgente, mentre a poppa la lounge si trasforma in una vera e propria oasi sul mare, una “spiaggetta” di 19 metri quadri che prende vita grazie alle terrazze laterali apribili e alla piattaforma lift, avvicinando gli ospiti al mare. L’innovativo layout fonde eleganza senza tempo con una reinterpretazione contemporanea dello stile della linea semi-dislocante, e il risultato è uno yacht con volumi inediti, pensato per gli armatori che abbracciano il comfort più esclusivo in totale armonia con il mare.
Il 500 EXP è stato pensato invece per armatori che desiderano spingersi oltre i confini della navigazione tradizionale. Lungo 47 metri, e con una stazza di poco inferiore alle 500 tonnellate, viene definito in cantiere come “un superyacht sofisticato e visionario”, e viene presentato per la prima volta in Florida come un prodotto “capace di unire eleganza e tecnologia sofisticata e di assicurare navigazioni confortevoli e sicure anche su lunghe distanze”.
Ispirate ai profili delle grandi navi da esplorazione, le sue linee racchiudono un’anima capace di navigare con consumi ridotti e affrontare traversate oceaniche, grazie anche alla straordinaria autonomia di oltre 4.000 miglia nautiche. Tra i plus, la possibilità di ospitare un elicottero, accogliere un grande tender, un idrovolante e perfino un sommergibile: roba rivoluzionaria per yacht di queste dimensioni.
Per il resto, il main deck si trasforma in un ampio solarium affacciato sul mare, perfetto per momenti di puro relax e convivialità. Sul ponte inferiore, il beach club regala un contatto ancora più intimo con l’acqua e grazie ai portelloni apribili, quest’ultimo diventa una terrazza esclusiva sul mare. Una volta a bordo, gli interni conquistano con il loro fascino avvolgente e l’attenzione ai dettagli, firma e simbolo inequivocabili del gusto dell’armatore, che rendono unica ciascuna unità. La scelta di materiali preziosi, inoltre, definisce ambienti eleganti, dove ogni elemento d’arredo è un’opera d’arte, realizzata su misura.
Con il marchio Bluegame viene presentato il BG74, modello simbolo del DNA del marchio controllato da Sanlorenzo, che sfida le categorie tradizionali. E’ il primo open che rappresenta l’anello mancante tra le imbarcazioni open e fly-bridge, capace di mettere finalmente d’accordo gli estimatori di entrambe le tipologie. Alla vigilia del salone americano, il cantiere ha tenuto a ricordare che “il percorso di Bluegame nel 2025 continua sull’onda dei successi ottenuti nel corso del 2024, primo fra tutti il progetto BGH-HSV (Hydrogen Support Vessel), chase boat alimentata a idrogeno che ha affiancato i team American Magic e Orient Express Racing Team nell'America’s Cup a Barcellona, grazie alla quale nascerà una nuova gamma di multiscafi per il mercato, chiamata BGF (Blue Game Foil), il cui primo modello, il BGF45 , sarà varato nell’estate 2025.
Nell’occasione, Bluegame ricorda anche che entro l’estate dell’anno in corso arriverà sul mercato americano la versione del BGM75 equipaggiata con due giroscopi sincronizzati, sviluppata in collaborazione con Smart Gyro, che garantisce livelli di stabilità e comfort senza precedenti per un multiscafo. “Un traguardo – si legge in una nota del cantiere – che consolida il ruolo del nostro brand quale pioniere nell’innovazione tecnologica nel panorama internazionale della nautica”.
Anche Tankoa Yacht si farà apprezzare tra i big italiani presenti a Palm Beach. Per il cantiere genovese è previsto infatti un doppio debutto, ovvero l’anteprima mondiale del T450, uno yacht sotto i 50 metri, e la prima americana del Diamond Binta, yacht di 58 metri concepito “su misura”, disegnato a realizzato come un abito sartoriale, in base ai desideri del suo armatore.
Costruito in acciaio e alluminio, il T450 è un progetto innovativo sviluppato da Cassetta Yacht Design & Architecture, il cui stile mantiene l’estetica senza tempo di Tankoa, introducendo al contempo elementi verticali audaci nella sovrastruttura e linee orizzontali che creano un profilo distintivo e moderno.
Il Diamond Binta è invece uno yacht completamente personalizzato, creato per un armatore che aveva già familiarità con Tankoa, avendo precedentemente posseduto il 50 metri S501 Binta d’Or. Per dare vita al progetto, il cantiere ha collaborato nuovamente con Francesco Paszkowski Design e il risultato – viene anticipato dai vertici del cantiere – “incanterà i visitatori del boat show americano”.
Spicca anche Pardo Yacht tra gli italiani presenti a Palm Beach. Il cantiere forlivese ha scelto infatti il boat show della Florida per presentare in anteprima mondiale l’Endurance 72, nuova ammiraglia della gamma Endurance, nata con il proposito dichiarato di “ridefinire gli standard del long-range luxury yachting”. Più in dettaglio, è una barca studiata ad hoc per chi non vuole scendere a compromessi tra stile, massima vivibilità, efficienza, tenuta di mare e – dettagli non trascurabili – con ampi margini di personalizzazione e un occhio attento alla sostenibilità e ai consumi grazie al regime “eco speed”.
Gli americani presenti a Palm Beach scopriranno dunque uno yacht di 22 metri ft, con baglio massimo di 5,66, caratterizzato da linee accattivanti e distintive, con prua rovescia, slanci decisi e una sovrastruttura filante che ne accentua le forme contemporanee e snelle. Le finestre alternate nello scafo enfatizzano l’idea del movimento, mentre il tipico ponte walkaround rimarca una filosofia progettuale sempre tesa a coniugare forma e funzione.
All’insegna della vivibilità e dello stile che caratterizza tutte le imbarcazioni di Pardo, l’Endurance 72 offre una cucina a poppa del ponte principale, mentre sottocoperta abbiamo quattro cabine, ciascuna con bagno privato, un bagno diurno aggiuntivo e una cabina marinaio con bagno, accessibile esternamente dalla prua.
Sarà possibile scegliere tra due motorizzazioni: standard, con 2 Volvo Penta D13 IPS 1050, e optional, con 2 Volvo IPS 1350. Entrambe possono essere installate senza modifiche nel vano motore, già predisposto per l’integrazione di un sistema ibrido. Con questa barca viene introdotto, come detto, il parametro eco-speed, che consente di individuare la velocità ottimale per il miglior rapporto tra consumi, assetto e comfort. Nel caso della configurazione IPS 1350, l’”eco-velocità” si raggiunge intorno ai 12 nodi, con un consumo di 80 litri/ora e un’autonomia di 72 ore/900 miglia. Oltre all’Endurance 72, saranno in esposizione a Palm Beach anche alcuni dei modelli più iconici della flotta Pardo Yachts, ovvero il 38 Outboard, il Pardo 43, il 50, il GT52 e il GT75.
Anche i battelli pneumatici Made in Italy saranno protagonisti a Palm Beach. Di spicco la partecipazione di Sacs Tecnorib con la gamma Rebel, una linea che ha rivoluzionato il settore nautico portando lo spirito dei maxi-RIB su imbarcazioni di 40/60 piedi e creando un nuovo segmento di mercato.
La line-up presente al PBIBS comprende i modelli Rebel 40, Rebel 47 e Rebel 50G, già protagonisti al Miami International Boat Show. In particolare, quest’ultimo sarà esposto nella sua versione Forward Lounge, caratterizzata da un ampio divano a U con tavolo estensibile centrale, che può trasformarsi in zona pranzo o area living con prendisole. Una porta a vetri a tutta altezza separa questo ambiente dalla timoneria e dalla porzione coperta del ponte, offrendo visibilità e comfort climatizzato. Sottocoperta, due cabine assicurano il massimo del comfort e della funzionalità, ottimizzando gli spazi per una perfetta esperienza in mare. Sullo stesso pontile di Sacs Tecnorib, presso lo stand di Iconic Yachts sarà inoltre presente il Pirelli 42 equipaggiato con tre Mercury Verado da 400 hp: frutto della collaborazione con il Mannerfelt Design Team, questo modello combina sportività, design ed elevate prestazioni.
Italiani a parte, il Palm Beach Boat Show 2025 ospiterà anche altri cantieri europei. Tra questi spicca la presenza di Saxdor, cantiere finlandese con sede a Helsinki e con stabilimento produttivo a Elk, in Polonia, da tempo impegnato in una campagna d’internazionalizzazione che ne accompagna la crescita. Dopo il debutto in Europa, al Cannes Yachting Festival del settembre 2024, al salone della Florida verrà presentato dunque, in anteprima per il mercato americano, il Saxdor 340 GTWA, barca di circa 11 metri dal design innovativo, che si distingue per la sua versatilità in tutte le condizioni atmosferiche. Obiettivo dichiarato è la conquista del mercato nelle regioni centrali del Paese, puntando ai grandi laghi.
Grandi manovre in casa Grand Banks, cantiere asiatico (di origine americana) con sedi anche in Florida (e in Australia), che ha scelto Palm Beach per il debutto mondiale del Grand Banks 62, definita dal Ceo Mark Richard “una barca rivoluzionaria che segna una nuova era per le imbarcazioni di lusso da crociera a lungo raggio”. Sarà disponibile nelle versioni Flybridge o Skylounge e si distinguerà per qualità strutturali, capacità di navigazione anche su lunghe distanze e spazio vivibile a bordo.
Se è vero che nelle fasi di lancio di nuovi prodotti capita sovente di registrare parole cariche di enfasi, ispirate dal marketing e mirate a “conquistare la scena”, nel caso di Grand Banks vale forse la pena valutare l’effettivo peso di certe frasi. Chi le ha pronunciate, ovvero Mark Richards, infatti, è sì un visionario, ma è anche un noto navigatore, un marinaio e yachtman appassionato, esperto e competente, prim’ancora che un costruttore navale. Insomma, una persona credibile quando dice che “l’obiettivo di Grand Banks è costruire una gamma di yacht che riflettano una filosofia radicata secondo cui la perfezione è effettivamente raggiungibile e non ci sono mezze misure”.
E’ su queste basi che lo storico cantiere prepara il lancio del nuovo Grand Banks 62, fratello maggiore del Grand Banks 60, in grado di distinguersi per la modernità delle sue soluzioni tecniche in simbiosi con le forme classiche che da sempre contraddistinguono le imbarcazioni del cantiere. Il Grand Banks 62 esposto a Palm Beach si basa sul successo del popolarissimo Grand Banks 60. La differenza più evidente tra i due modelli è che il volume interno aggiuntivo del 62 consenta una cabina ospiti di dritta più ampia con un letto matrimoniale trasversale e una cuccetta singola, nonché un’area di servizio che incorpora una lavatrice/asciugatrice standard. Con la lunghezza aggiuntiva, Grand Banks può usufruire inoltre di un bagno privato per questa cabina ospiti di dritta, creando un layout estremamente confortevole e lussuoso, con tre cabine e tre bagni per massimizzare il comfort.
Come tutti i modelli Grand Banks, anche il nuovo 62 è costruito e infuso con un rapporto preciso di resina e fibra E-Glass, unidirezionale e multiassiale. Lo scafo viene quindi fuso direttamente alla struttura in fibra di carbonio, alle paratie, al ponte e alla sovrastruttura. E tutto ciò contribuisce all’efficienza dei consumi, alla resistenza e alle prestazioni.
La motorizzazione è affidata a due Volvo D13, con potenza nominale di 900 cavalli ciascuno su alberi dritti, con trasmissioni marine Twin Disc MGX 5096A di serie. I pacchetti motore opzionali includono due Volvo D13 con trasmissioni ad albero nominale di 1.000 cavalli ciascuno, o Volvo IPS 1200S con potenza nominale di 900 cavalli. Sulla base dei test in mare, il cantiere dichiara per il Grand Banks 62 una velocità massima di 30 nodi e una velocità di crociera di 27 nodi.
Gli inglesi di Pearl Yacht saranno tra i protagonisti del Boat Show di Palm Beach grazie al rivenditore locale Atlantic Yacht and Ship, che presenterà tre dei modelli più noti del cantiere: il Pearl 62, il Pearl 72 e l’ammiraglia Pearl 95.
Dalla Spagna tornano negli USA gli spagnoli di Maxim Yachts, cantiere di Barcellona che presenta a Palm Beach il Max 44R, barca planante di 44 piedi (circa 13 metri) già esposta al Boat Show di Miami. Progettata in collaborazione con Alex Cherigny per il design e con lo studio Isonaval per l’ingegneria, è una barca in grado di superare i 50 nodi con tre motori fuoribordo Mercury Verado per complessivi 1.200 cv, o anche con tre Yamaha da 450 cv per un totale di 1.350 cv. L’obiettivo dichiarato è conquistare spazio sul mercato americano, dove il cantiere spagnolo ha appena insediato David Frazer come suo rappresentante in Florida.