Il Sanlorenzo SX112, yacht-crossover di 34 metri

Sanlorenzo a Genova con SX112, yacht-crossover di 34 metri. E dal partner Wooden Boats un luxury tender in stile Bentley

di Sergio Troise
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GENOVA - Tra i big della grande nautica italiana, quella che mira prevalentemente all’export, ce n’è uno che non ha mai tradito il “salone di casa”, ovvero il Nautico di Genova, e sarà dunque, ancora una volta, protagonista anche nell’anno del 60mo anniversario della rassegna ligure. E’ Sanlorenzo, il cantiere guidato da Massimo Perotti, che in questa delicatissima fase della (difficile) ripresa post lockdown ha acquisito nuovi meriti e attivato nuove iniziative, mostrando un dinamismo indomabile. Basti dire, in proposito, che l’azienda di Ameglia (con sedi anche a La Spezia e Viareggio) si è aggiudicata, per il terzo anno consecutivo, il Deloitte Best Managed Company, prestigioso riconoscimento assegnato ogni anno alle eccellenze italiane che si sono distinte per strategia aziendale, competenze, innovazione, responsabilità sociale, impegno e cultura aziendale, governance e misurazione della performance, internazionalizzazione.

Se non bastasse, Sanlorenzo ha ricevuto anche il Compasso d’Oro ADI 2020, assegnato per l’opera “Il mare a Milano”, allestita presso la Triennale di Milano, mentre, sul fronte societario, è stato appena avviato un programma di acquisto di azioni proprie sulla base della delibera approvata dall’assemblea ordinaria degli azionisti svoltasi il 31 agosto scorso: un’iniziativa che dovrebbe preludere a perfezionare ulteriormente l’assetto aziendale, sostenendo tra l’altro il piano di ammodernamento della gamma che già da qualche tempo ha modificato sensibilmente l’immagine degli yacht costruiti tra Liguria e Versilia.

Del rinnovamento in atto si avrà ulteriore, tangibile prova proprio al Salone di Genova, dove Sanlorenzo reciterà un ruolo da protagonista schierando in acqua l’SD126, yacht di 37,95 metri candidato al ruolo di ammiraglia della fiera. Ma non solo: in occasione del salone di casa, il cantiere ligure presenterà in anteprima mondiale il nuovo SX112, ammiraglia della linea crossover SX (finora rappresentata da SX88 e SX76) frutto della collaborazione di Zuccon International Project e, per gli interni, del lavoro di Piero Lissoni, art director del cantiere dal 2018.

Il nuovo SX112 è uno yacht di 34 metri, sintesi di classico e moderno, il cui stile segnala un mix tra un tradizionale motoryacht con flying bridge e l’innovativa tipologia explorer. Nelle intenzioni del cantiere “punta a proporre una nuova modalità di vivere il mare”. E, in effetti, i visitatori del Salone di Genova scopriranno che a bordo di questo nuovo yacht le barriere cadono e la barca si apre all’esterno entrando in relazione con il contesto marino.

Punto focale del progetto è la nuova zona di poppa che presenta una spaziosa beach area ampliabile grazie alle terrazze abbattibili. Nella parte interna c’è un’area gym direttamente connessa all’esterno attraverso grandi vetrate scorrevoli che permettono di vivere questi spazi in maniera inedita.

Certo, è possibile che certe soluzioni d’avanguardia non incontrino consenso da parte di tutti, e tantomeno dai conservatori legati allo stile classico. D’altra parte da quando Sanlorenzo, nel 2017, ha intrapreso questa nuova strada, la risposta del mercato è stata più che incoraggiante. E infatti nel cantiere di Ameglia si sottolinea, senza mezzi termici, che “Perotti ha dimostrato coraggio e capacità di rompere gli schemi, proponendo al mercato una tipologia nuova di yacht, in cui stile, flessibilità e funzionalità si fondono in un linguaggio comune”.

Zuccon, da parte sua, afferma convinto che “questo è un prodotto per chi ama davvero la natura del mare e che unisce a una tipologia abitativa trasversale e innovativa che altera i tradizionali equilibri distribuitivi, quelli che oggi sono i must have che il mercato richiede anche su imbarcazioni di dimensioni più contenute”. E Piero Lissoni aggiunge: “SX112 è un altro modello sperimentale, come ogni nuovo modello su cui lavoriamo con Sanlorenzo. In questo caso abbiamo portato un’attitudine ancora più architettonica: è un edificio galleggiante. Abbiamo connesso gli spazi esattamente come in un edificio attraverso delle aperture molto tecnologiche che mettono in relazione il dentro e il fuori e viceversa. Di fatto abbiamo costruito una villa che galleggia”.

Come tutte le ville sul mare - a Venezia (ma non solo) ne sanno qualcosa – disporre di un comodo tender per piccoli spostamenti è un must irrinunciabile. E se la “villa sul mare” è in realtà uno yacht di grandi dimensioni, l’imbarcazione di servizio è ancor più indispensabile. Perciò Sanlorenzo ha avviato una collaborazione con Woody Boats, cantiere boutique viareggino in grado di fornire tender hi-tech, costruiti in composito di carbonio e PVC, caratterizzati però da linee classiche, nello stile dei taxi veneziani e, soprattutto, personalizzabili in base alle richieste dei vari armatori.

Wooden Boats sta dunque costruendo un tender custom di 10 metri e uno di 8. Ma, soprattutto, ha già messo in acqua un originalissimo tender-limousine destinato al fortunato armatore di un Sanlorenzo 52Steel (motoyacht in acciaio di 52 metri), che non potrà di certo passare inosservato. Lungo 27 piedi (circa 8 metri) ricorda sì i classici taxi lagunari, ma si distingue per caratteristiche uniche: è costruito interamente in fibra di carbonio utilizzando l’infusione sottovuoto per ottenere un peso a medio carico di 2600 kg, e si ispira chiaramente alle auto sportive. Basti dire, in proposito, che dispone di un hardtop in fibra di carbonio, diviso in due sezioni, che può essere rimosso, trasformando così la barca da “coupé” in “cabriolet”. Soprattutto, l’elemento più vistoso della “parentela” con le auto sta nella scelta delle luci posteriori: l’armatore ha preteso che fossero esattamente quelle della Bentley Mulsanne. Se non bastasse, provengono dalla casa automobilistica inglese anche i rivestimenti in pelle degli interni.

Per la motorizzazione, invece, è stato adottato un diesel Mercruiser 3.0 TDI, con iniezione elettronica accoppiato a un piede poppiero Mercury Bravo 3, che permette di raggiungere una velocità massima di 36 nodi. A richiesta sarebbe possibile adottare anche due motori entrobordo, diesel o benzina. Dipenderà dai capricci del prossimo armatore…

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Martedì 29 Settembre 2020 - Ultimo aggiornamento: 30-09-2020 10:03 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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