
CES 2025, l'auto gioca al rialzo. L’industria della mobilità a Las Vegas mostra i suoi indirizzi e suoi confini sempre più ampi
Elettronica e automobile, un binomio sempre più stretto e simbiotico. E anche simbolico. Lo dimostra ancora una volta il Consumer Electronics Show di Las Vegas, meglio conosciuto come il suo acronimo CES e diventato oramai il luogo dove l’industria automobilistica, oltre ai nuovi prodotti, mostra dove sta rivolgendo il proprio sguardo per immaginare la mobilità del futuro percorrendo sentieri originali. Tra questi c’è sicuramente la Sony Honda Mobility, l’alleanza nata anni fa proprio al CES e che quest’anno si è finalmente concretizzata nella Afeela 1, una berlina lunga 4,92 metri che concentra il meglio di quello che due giganti della tecnologia possono mettere a fattor comune su quattro ruote. La Afeela 1 ha due motori da 180 kW, una batteria da 91 kWh per un’autonomia di 480 km e un’architettura elettronica centralizzata SoC (System on Chip) con processore Qualcomm ad Intelligenza Artificiale che viaggia a 800 TOPS (800mila miliardi di operazioni al secondo) e governa l’intero veicolo aggiornandosi continuamente over-the-air. Grazie ai 40 sensori (18 telecamere, 1 Lidar, 9 radar e 12 sensori ultrasonici) e all’interazione con lo sterzo by-wire e le sospensioni pneumatiche, l’Afeela 1 potrà offrire la guida autonoma di livello 3 (dove è concesso) e una qualità di marcia di livello superiore.
Per non parlare del sistema di infotainment immersivo che, grazie al numero indefinibile di schermi, altoparlanti e Watt, le permette di essere una sorta di consolle da viaggio capace di offrire ad ogni passeggero contenuti personalizzati, aprendo loro le portiere senza maniglie e accompagnandoli con un Personal Agent presente sullo smartphone e tutto l’ecosistema messo a disposizione da Sony e Honda. Quest’ultima costruirà la vettura, ma la Afeela 1 seguirà canali commerciali e di assistenza completamente separati. E si può già ordinare online a partire da 89.900 dollari. E per Honda non è finita qui visto che ha scelto Las Vegas per mostrare nella loro veste praticamente definitiva i primi due modelli della 0 Series, la nuova generazione di veicoli elettrici su piattaforma definita da software che debutteranno nel 2026. Si chiamano Saloon e SUV e rappresentano un salto quantico in termini di stile, tecnologia e sicurezza. Anche qui parliamo di architettura elettronica centralizzata ad Intelligenza Artificiale con un cervello capace di ben 2.000 TOPS e che gira su sistema operativo Asimo OS, ispirato nel nome all’umanoide sul quale dall’anno 2000 Honda ha sperimentato le tecnologie robotiche poi applicate anche ai propri veicoli.
Grande attenzione all’ecosistema di ricarica, capace di gestire in modo efficiente e “seamless” sia il rifornimento domestico sia quello presso la rete pubblica condividendo, in modo interattivo, l’energia contenuta nei veicoli. Per farlo nel modo più intelligente possibile, Honda ha stabilito un accordo con Amazon per il suo cloud, a dimostrazione che il futuro della mobilità è nella condivisione e nella gestione intelligente di energia e dati e che, accanto al software, il nuovo hardware strategico delle automobili è costituito dai microprocessori. Dunque non è un caso se NVIDIA ha scelto la passerella di Las Vegas per comunicare di aver aggiunto Hyundai e Toyota al suo già ricco bouquet di clienti dei suoi chip “AI by design”. La casa giapponese è stata presente con un trionfante Akio Toyoda che ha annunciato il completamento di Woven City, la città sorta alle pendici del monte Fuji per sviluppare e sperimentare le tecnologie di mobilità. Da ottobre del 2025 si partirà con 360 abitanti e presto si arriverà a 2mila. BMW invece è tornata al CES per svelare un altro tassello delle tecnologie che tra qualche mese troveremo sul primo dei sei modelli basati sulla piattaforma Neue Klasse: è il Panoramic iDrive ovvero come trasformare l’intero parabrezza in un head-up display tridimensionale che mescola, senza soluzione di continuità, i dati del veicolo con l’ambiente circostante.
Anche in questo caso è chiaro come il sole che anche la mescolanza tra reale e virtuale sarà una parte importante delle automobili del futuro. E, a proposito di sole, al CES c’era anche l’Aptera, una tre ruote aerodinamica come un missile (cx di 0,13) provvista di pannelli fotovoltaici capaci di produrre 700 Watt che, dopo una lunga gestazione tecnica finanziaria, annuncia di essere pronta per il mercato. È disegnata da Pininfarina, per il 60% sarà fatta in Italia e può prendere dal sole l’energia per percorrere fino a 10.000 km all’anno. Pininfarina firma anche lo stile del Land Aircraft Carrier, il van a 6 ruote che integra al proprio interno un’eVOTL (electric Vertical Take-off and Landing) e che la Xpeng si prepara a produrre entro il 2025. C’erano una volta il motore a pistoni e le ruote…