La testimonial Sophie Marceau con la DS5 in Cina

DS, l'olimpo francese del brand premium illustrato dal numero uno Yves Bonnefont

di Nicola Desiderio
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ROMA - Gli dei dell’Olimpo ci guardano dall’alto e invece in un DS store le dee ci guardano negli occhi. Sono immobili, intorno ad un salotto che mette al centro chi, tra il mortale genere umano, desidera portarsene una in garage e, con essa, un pezzo di quel modo di concepire l’auto di lusso francese. È un mondo che parla con una lingua diversa da quella tedesca, inglese, per non parlare di quella giapponese. Un mondo nel quale le due lettere DS si pronunciano “déesse”, proprio come la parola “dea” e che nel 1955, quando comparve il mitico “squalo” DS, erano l’acronimo di Désirée Spéciale. Sacerdote di queste desiderabili divinità transalpine è Yves Bonnefont, numero uno mondiale del marchio DS che abbiamo incontrato nel DS store a Roma, uno dei due già operativi in Italia.

«Sono qui perché spendo un giorno a settimana per visitare la rete in tutto il mondo. Sette giorni fa ero in Francia e la prossima volta sarò in Cina». Ed è qui che DS ha trovato il proprio Eden: nel 2015, su 76.500 unità vendute (+20,7%), il 21% sono andate nel paese della Grande Muraglia, ma non chiedete a Bonnefont quali sono le previsioni per i prossimi anni perché non vi risponderà, non per giocare a nascondino, ma per missione: «Io non gestisco DS per le vendite. Lo so è strano, ma il mio compito è costruire un brand premium e posizionarlo sul mercato come il simbolo del lusso francese nell’industria automobilistica. Se ci riusciamo, le vendite arriveranno».

Intanto quel brand, nato nel 2013 come una costola, è diventato una nuova Eva e ha la stessa dignità del suo “Adamo” Citroën e di Peugeot all’interno del Gruppo PSA, anche visivamente. Sulle DS, infatti, il “double chevron” è scomparso, il frontale dei modelli ha una nuova identità e la rete di vendita è sempre più specializzata per offrire quell’esperienza che deve essere alla base di un marchio premium francese, dunque chic, sofisticato, senza complessi di inferiorità e fiero del proprio charme e della propria diversità, ma sempre al passo con i tempi e con uno sguardo al futuro.

Un po’ come avviene per la moda, senza dimenticare le nuove tecnologie e i nuovi modi di fruizione dell’auto. E non è un caso che Bonnefont usi più volte la parola “fashion”, esalti l’artigianalità delle vetture: «La DS4 è l’unica del suo segmento ad avere la plancia rivestita in pelle, per di più senza cuciture, grazie ad una lavorazione che richiede 7 ore di lavoro manuale». E parli di connettività e nuovi servizi: «Già il 70% delle DS vendute in Europa sono connesse, ma è un mondo in continua espansione che sta rivoluzionando l’auto aprendo la porta a nuovi servizi e a nuovi modi di fruizione dell’auto. Per noi è talmente importante che io sono anche il capo della business unit che si occupa dei nuovi servizi di mobilità per tutti e tre i brand del Gruppo». DS guarda inoltre al noleggio con DS Rent, al car sharing, grazie ad un accordo con il gruppo Bolloré e dimostra di disegnare il proprio futuro anche attraverso gli aspetti “hard” e tradizionali dell’automobile, come la sportività, che troverà espressione sempre più numerose nella gamma DS Performance e ha già la sua vetrina nel team DS Virgin che partecipa al Campionato di Formula E.

Ma il vero manifesto stilistico e tecnologico de “la marque” è la E-Tense, un concept di coupè 2 posti da 402 cv, 250 km/h e 0-100 km/h in meno di 4 secondi ad emissioni zero in una veste emozionante e interni firmati dalle migliori firme francesi. «Se decidessimo di farla ora, costerebbe 230 mila euro. Siamo lontani da quel posizionamento, ma quella è la nostra direzione» afferma Bonnefont che conferma anche un altro orizzonte per DS e tutto il Gruppo: «Ormai è ufficiale: torneremo in America» e il grimaldello saranno proprio il marchio di lusso e i nuovi servizi di mobilità, ma anche 6 modelli globali, uno dei quali non condividerà neppure un bullone con qualsiasi altra Citroën o Peugeot. E, assicura Bonnefont, sarà davvero divina.

 

 

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Martedì 6 Settembre 2016 - Ultimo aggiornamento: 15-09-2016 12:39 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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