Il pick-up R1T di Rivian

Edison Team, obiettivo zero emissioni: la strategia Ford inizia da un Suv elettrico che si ispira alla Mustang

di Nicola Desiderio
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AMSTERDAM La leggenda dice che Henry Ford abbia pensato per la prima volta la sua automobile come elettrica e solo successivamente si sia convinto che la cosa migliore era alimentarla con il cosiddetto “carburante liquido”. A dissuaderlo fu niente di meno che Thomas Edison sin dal primo incontro avvenuto nel 1896. Allora il giovane ingegnere lavorava in una delle società dell’inventore della lampadina, ma divennero subito amici e, quando anch’egli diventò un capitano d’industria, diede ad Edison 700mila dollari per sviluppare una batteria per la sua automobile. I tempi non erano ancora maturi, ma quel sogno c’è ancora e a Dearborn hanno deciso di dargli lo stesso nome: Edison Team. Così si chiama infatti il gruppo di lavoro che il presidente Jim Hackett ha voluto creare per elettrificare le Ford e vi ha messo a capo Ted Cannis, un veterano con 30 anni di servizio all’interno della compagnia, tutti o quasi passati in funzioni finanziarie. A lui risponderà per l’Europa Steve Hood. Questo dice molto dell’approccio dell’Ovale Blu: l’auto elettrica deve essere prima di tutto un modello di business sostenibile: globale ma attento alle specificità di ogni mercato, aperto come quello di una start up ma legato ai simboli del passato. Per questo, la casa dell’Edison Team è un vecchio opificio ristrutturato che risale al 1907, l’anno in cui Henry Ford cominciò a pensare alla Ford T, e ubicato nel cuore di Detroit, nel distretto di Corktown dove ancora prima erano arrivati gli avi della famiglia, provenienti dalla contea irlandese di Cork. E per le stesse ragioni il simbolo supremo delle Ford elettriche sarà un crossover con lo stile della Mustang. Il nome in codice è Mach 1, come una delle tantissime varianti della sportiva più venduta al mondo, e arriverà nel 2020. Avrà una piattaforma dedicata, un look inconfondibile, prestazioni all’altezza ed un’autonomia di 600 km. E sarà elettrico anche un altro simbolo di Ford, il pick-up F-150 che diventerà ad emissioni zero utilizzando la piattaforma della Rivian, il costruttore nel quale anche Amazon ha investito 700 milioni di dollari e che vuole essere “la Tesla dei truck” con i suoi Suv R1S e il pick-up R1T, dotati di 4 motori e batterie fino a 180 kWh per un’autonomia di 650 km. È quello che ci vuole per noi, hanno pensato a Dearborn che ha dunque messo sul piatto 500 milioni di dollari piazzando nel board dell’azienda di Livonia uno dei suoi pezzi da 90: il presidente Automotive, Joe Hinrichs. E siccome anche nel gioco delle piattaforme non c’è 2 senza 3, l’ultimo tassello potrebbe arrivare da Volkswagen e dalla sua MEB, in nome di un interesse comune: spalmare costi di investimenti colossali che nessun costruttore, neppure i più grandi, può affrontare da solo.
 

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Domenica 5 Maggio 2019 - Ultimo aggiornamento: 06-05-2019 11:33 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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