Fiat, in Brasile Fastback taglia il traguardo delle 100mila unità. Il B-Suv con linea da coupé raggiunge il target in due anni
Fiat 600, ecco la nuova versione mild hybrid perfetta per conciliare l'ecologia e i consumi ridotti
Stellantis, nuovo stop dello stabilimento di Mirafiori. Il monito: le vetture non basta produrle, bisogna anche venderle
Smiling to the future”, sorridendo al domani, è lo slogan che ha caratterizzato la festa del 125° compleanno di Fiat sulla Pista del Lingotto. Con messaggi di grande fiducia (dal presidente e dal Ceo di Stellantis, John Elkann e Carlos Tavares), richiami alla responsabilità sociale (del ministro per l'Impresa e il made in Italy Adolfo Urso) e la presenza dei rappresentanti di tutte le istituzioni politiche e dei vertici industriali. Una festa per omaggiare la storia, tracciare il futuro e rivendicare la centralità di Fiat nel panorama dell'automotive globale. Tavares, in particolare, ha reso omaggio a quello che ha definito «uno dei marchi più iconici della nostra costellazione».
Un importante endorsement. «Fiat porta l’italianità nel cuore dei nostri clienti in tutto il mondo – ha spiegato – e per il terzo anno consecutivo è stato il marchio numero uno di Stellantis in termini di volume. È leader nei quattro mercati domestici nel mondo: Italia, Brasile, Turchia e Algeria. Il suo obiettivo è offrire una mobilità pulita, sicura ed accessibile a livello globale. Torino resterà uno dei cuori pulsanti del gruppo, un fiore all'occhiello che sopravviverà a tutti noi e nel quale continueremo a investire». La storia è un patrimonio prezioso. L’11 luglio 1899 proprio a Torino veniva firmato l’atto costitutivo della “Società Anonima Fabbrica Italiana di Automobili-Torino”.
L'azienda che sarebbe sopravvissuta alle prove più difficili fino a diventare negli anni del boom un modello industriale d'eccellenza. La fabbrica che ha fatto diventare realtà il sogno della motorizzazione di massa. Le celebrazioni del compleanno sono state chiuse da una parata di vetture d’epoca e attuali divise per gruppi (icone, cittadine, utilitarie, familiari e veicoli commerciali leggeri) che hanno sfilato sulla leggendaria pista sopraelevata del Lingotto. I manager di Fiat hanno molto insistito sul Dna unico dell'azienda rivendicandone la forte vocazione all’internazionalità mostrata fin dalle origini con modelli prodotti in tutto il mondo (dalla 1100 alla 124 alla 127), ma sempre mantenendo testa e cuore nel capoluogo piemontese. Fiat è stata una delle poche società capaci di passare da una fase artigianale all’era industriale. La celebrazione del 125° anniversario è stata anche l’occasione per inaugurare il percorso museale Casa Fiat, progetto realizzato con la Pinacoteca Agnelli.
Lo spazio racconta la storia del brand intrecciandola a quella del Lingotto, luogo iconico per la produzione industriale progettato da Giacomo Matté Trucco negli anni Venti e ristrutturato da Renzo Piano negli anni Novanta. Grazie a un display interattivo, l’esposizione si dirama in più percorsi tematici - Car Design, Architecture, Society e Kids - dando la possibilità di immergersi nell’universo Fiat a 360°. Il marchio è protagonista delle diverse narrazioni: dagli albori fino alle più recenti evoluzioni. Casa Fiat si muove simbolicamente intorno alla 500 Master Model in legno, un'icona intramontabile.