La Ford Puma

Ford Puma, il crossover divertente e funzionale: tecnologica e molto spaziosa

di Mattia Eccheli
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MALAGA – Il nuovo universo di Ford ruota attorno a due nomi. Uno è stato riesumato dal passato, il secondo è nuovo. Il primo, Puma, è lo stesso di una coupé compatta per il mercato europeo fabbricata tra il 1997 ed il 2002. Il secondo, Megabox, indica l’innovativa soluzione per aumentare la capacità del bagagliaio e renderla allo stesso tempo più flessibile. Con il nuovo crossover, offerto anche elettrificato, ed assieme alla Mustang Mach-E a zero emissioni che arriverà entro la fine dell’anno, l’Ovale Blu lancia due modelli inediti per tornare a crescere nel Vecchio Continente, dove ha chiuso con volumi in calo il 2019. La Puma nasce su una piattaforma di successo, quella della Fiesta, ma vanta un design decisamente accattivante, destinato a piacere anche al pubblico femminile. Le proporzioni sono quelle giuste per venire apprezzate da chi si muove molto in città. Misura 4,19 metri di lunghezza, vale a dire una quindicina di centimetri in più rispetto alla Fiesta, ma ha una carreggiata analoga a quella della Focus. È stabile e ben equilibrata, con un assetto composto e coerente e chi sta al volante può selezionare varie modalità per adattare le reazioni del veicolo.
 


Oltre a quella normale, ci sono la Eco, la sdrucciolevole, la sterrato e naturalmente la sport. A ciascuna corrisponde una diversa impostazione cromatica del quadro di controllo. A confronto della Fiesta, la Puma vanta anche 95 millimetri di passo in più. Che si fanno sentire quando si prende posto sul divano posteriore, dove non mancano né lo spazio per le gambe, né l’aria in testa (malgrado il profilo a tetto spiovente). L’abitacolo è confortevole e, con l’opzione del tetto panoramico, è anche molto luminoso e gradevole da occupare. Significa che è una macchina con la quale si possono affrontare anche viaggi lunghi.
E per questi ultimi, ma non solo, arriva in soccorso la “botola” ricavata nel doppio fondo del bagagliaio (tra i 456 ed i 1.050 litri di capienza), la Megabox da 764 millimetri di larghezza, 753 di lunghezza e 306 di profondità. Quella adottata attualmente sui modelli ibridi ha una capacità di 80 litri e può sopportare fino a 50 chilogrammi di peso, ma già tra qualche mese ne sarà disponibile una più grande. Ford ha già pianificato l’impiego di una nuova e più piccola batteria di Bosch che verrà installata sotto il sedile del passeggero anteriore, liberando ulteriore spazio dietro.
 

 

La vasca, che consente di stivare oggetti alti fino ad un metro e 15 centimetri, dispone anche di uno scarico per far defluire eventuali liquidi, eventualmente impiegati anche per pulirla. Una soluzione semplice quanto geniale: «Abbiamo lavorato all’insegna del motto “make it possibile”», sorride uno degli ingegneri tedeschi che si è occupato dello sviluppo della vettura. Il Megabox trasforma un normale crossover in un veicolo altamente funzionale e versatile. A fare la differenza non sono tanto gli 80 litri o i 50 kg aggiuntivi, quando la possibilità di trasportare facilmente oggetti “fuori misura” o delicati. Un esempio? Le piante. La principale motivazione di acquisto resta il design e l’assenza di funzionalità è decisiva per evitarlo: la Ford Puma è una risposta intrigante alle domande di bellezza e spaziosità.
Per stuzzicare ulteriormente l’interesse dei potenziali clienti, l’Ovale Blu punta su un paio di dotazioni esclusive. La Puma è il primo modello del segmento a offrire il sedile con massaggio lombare e l’apertura e chiusura del portellone senza l’uso delle mani. Entrambe le funzioni sono di serie sull’allestimento Titanium X, quello “intermedio”. La versione sportiva ST-Line, ispirata alle Ford Performance car, presenta caratterizzazioni distintive come i cerchi in lega da 19’’ nero matte, sospensioni sportive e volante a fondo piatto. «I nostri clienti hanno espresso il desiderio di poter avere un veicolo compatto con un look affascinante che offra anche soluzioni adatte alla vita di tutti i giorni», sintetizza Stuart Rowley, presidente di Ford Europa. «Il risultato è la nostra Puma, carismatica, pratica e tecnologica», aggiunge.

L’Ovale Blu ha grandi ambizioni, anche perché ha lasciato quasi carta bianca ai designer che l’hanno sviluppata affinché fosse innanzitutto bella. Ma è anche tecnologicamente al passo con i tempi e adatta ad un mercato ancora affamato di modelli a guida rialzata e con richiami al fuoristrada. «Per noi sarà la prima auto elettrificata di volumi – precisa Fabrizio Faltoni, amministratore delegato di Ford Italia – e riteniamo di poterne vendere trentamila l’anno». La dotazione di serie è non meno che significativa, tanto che gli accessori a listino sono pochi, per lo più concentrati in tre pacchetti, il più importante dei è quali è il Co-Pilot (1.000 euro) che completa la dotazione di sistemi di assistenza alla guida e sicurezza. Gli allestimenti in gamma sono tre: Titanium, Titanium X e St Line X. Entro l’anno arriverà anche una variante più esclusiva ispirata alla Vignale e quasi certamente anche una declinazione ad alte prestazioni, la St.
 

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Mercoledì 6 Maggio 2020 - Ultimo aggiornamento: 07-05-2020 10:05 | © RIPRODUZIONE RISERVATA
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